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Penso anch’io che STAMPANO: ci sono dati che lo fanno presupporre; i PRODUTTORI Tedeschi chiave della decisione.

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DOMANDA: L’EUROPA A BREVE TERMINE STAMPERA’ MONETA’ E SALVERA’ LA GRECIA, E QUINDI L’EURO?

FK di recente di ha postato l’articolo IT’S QE TIME, in cui ha previsto che a breve l’Europa stampera’.
Immagino l’abbia fatto sulla base dei informazioni finanziarie e sul suo intuito.
Ho voluto, con la mia metodologia un po’ statistica ed un po’ ingegneristica verificare se c’e’ quelche segnale in questo senso.

PREMESSA: PERCHE’ I TEDESCHI ACCETTARONO L’ITALIA NELL’EURO?

Su questo discorso s’e’ fatto un gran parlare. E’ comunque un fatto, che l’Italia (e non solo essa) furono accetate nell’Euro oltre un decennio fa, pur non avendo le carte in regola.
Cio’, nei fatti, fu possible, grazie al fatto che LE FORZE PRODUTTIVE TEDESCHE (in primis gli industriali) FECERO PRESSIONE SULL’ALLORA GOVERNO TEDESCO PER ACCETTARE L’ITALIA, pur se la maggioranza della popolazione non ne era troppo entusiasta.
Lo Ripeto: l’Italia entro’ nell’EURO non per spirito di carita’ di qualcuno, o per meriti propri, o per l’intervento di chissachi’ (USA, Francia, Mercati, etc), o grazie al favore dei Partiti, governanti o del popolo Tedesco, ma per precise pressioni del mondo produttivo Tedesco, che consentirono di vincere ogni ritrosia.

All’epoca l’Italia era piu’ forte di oggi, ed aveva un PIL pro-capite analogo a quello Tedesco, ed una PRODUZIONE INDUSTRIALE MANIFATTURIERA di tutto rispetto, seconda in Europa solo a quella Tedesca, e di valore aggiunto complessivo pari al 65% di quello della Germania (concentrate essenzialmente nel Nord Italia). Un’Euro senza Italia, significava un concorrente tosto. La confindustria Tedesca, aveva gia’ nel passato vissuto le svalutazioni competitive Italiane, e da queste aveva sempre avuto impatti non propriamente positivi. La Germania accetto’ l’Italia, ma a patto di un suo ingresso ad un livello di cambio assurdo (990 lire per un marco), che di fatto sterilizzava l’industria italiana per almeno un quinquennio. Il piano Tedesco, poi, utilizzare quell tempo a disposizione per rendere l’apparato produttivo locale piu’ competitivo, grazie a riforme e detassazioni sul mondo produttivo, ma anche grazie ad azioni deflazionistiche, che avrebbero consentito ai Tedeschi di avere minore inflazione rispetto agli altri paesi europei (in primo luogo l’Italia, che piaccia o non piaccia, era e rimane in seno all’Europa il maggiore competitor manifatturiero dei tedeschi) acquistando competitivita’. L’Italia, ingabbiata, ovviamente non riusci’ a cambiare rapidamente mentalita’, e prosegui’ nelle sue non-politiche (mancanza riforme, mancanza di riduzione delle inefficienze pubbliche, mancanza di politiche deflattive).
Nei piani degli industriali tedeschi, l’entropica Italia doveva diventare terra di conquista e di ricezione dei prodotti made in Germany, ed a livello produttivo doveva fortemente ridimensionarsi e divenire una sorta di “subcontractor” della macchina produttiva tedesca.
Il piano funziono’ alla perfezione, e negli ultimi 7 anni, la produzione industriale tedesca e’ salita del 12%, quella Italiana e’ scesa del 15% (nel complesso PIIGS e Francia sono a -14% sul 2005).

DOMANDA: COSA REALMENTE POTREBBE CONVINCERE LA MERKEL A CAMBIARE IDEA SULLA POLITICA DA “FALCO” SULL’AUSTERITY?

Frau Merkel, negli ultimi 3-4 anni, ha ceduto pochissimo a chiunque e difatti ha imposto un’austery quasi “punitiva” a tutti i partners. Il governo Tedesco e’ stato sottoposto a pressioni incredibili, per aprire i cordoni della borsa, tanto dai mercati, quanto dagli USA (sempre piu’ preoccupati che l’apocalisse dell’Euro posso riperquotersi in ultima istanza sugli USA stessi, paese comunque super-indebitato a tutti I livelli), quanto dalle istituzioni internazionali, quanto dagli altri paesi della UE (non solo i PIIGS, ma anche la Francia ed altre Nazioni).
Frau Merkel ha comunque ceduto pochissimo, e per ora la sua linea ha vinto, nonostante pezzi d’Europa e le relative popolazioni vivano sistuazioni drammatiche. Il governo Tedesco (e la popolazione) non si sono troppo scomposti, e sono andati avanti per la loro strada, nonostante gli enormi pericoli finanziari di una conclusione negativa finale della crisi.
Ricordiamoci che la Germania e’ un paese particolare, che non ama affatto la finanza o la societa’ dei servizi (vissute come “impurita” del mondo anglosassone), ne’ ama il dirigismo statalista fine a se’ stesso o alla grandeur (tipico della Francia, ma anche di altri paesi dell’unione). In Germania c’e’ massima considerazione del mondo produttivo, e la priorita’, vissuta ad ogni livello della societa’ e’ la PRESERVAZIONE DELLA MACCHINA PRODUTTIVA ESPORTATRICE MANIFATTURIERA, orgoglio ed emblema della serieta’ del paese.
In conclusione, ritengo che la forza che potrebbe convincere “Merkel, governo e politica tedesca, e popolazione” e’ ancora una volta LA CONFINDUSTRIA (E RELATIVI ALLEATI, SINDACATI INCLUSI).
La confindustria tedesca, per ora s’e’ sempre schierata a favore dell’Euro, perche’ sa perfettamente che senza di esso avrebbe problemi piuttosto seri; ma fino ad oggi le cose andavano bene cosi’, ed anzi i risvolti della crisi hanno portato vantaggi (tassi di interesse vicino allo zero, finanziamenti copiosi, etc).
Ora pero’ all’orizzonte, per la macchina produttiva tedesca, vi sono 2 pericoli semplicemente enormi, legati al collasso dell’Euro o ad una prosecuzione dell’attuale crisi:
a)      La perdita di vasti mercati (quelli del Sud Europa) ed il rischio di rinascita di competitors sotto casa
b)      Gli impatti a catena di un crollo finanziario globale

GUARDATE UN PO’ A MARZO COS’E’ SUCCESSO NEI SALDI COMMERCIALI EUROPEI?
A Marzo 2012 sono usciti una serie di dati Interessanti, in particolare sul fronte dell’Import Export.
Qui in tabella, vi metto I Dati di Germania, Italia ed Europa, nelle componenti Extra-UE ed UE.
 In coda c’e’ un focus sugli scambi del mese tra Italia e Germania.

 slide Copy 19 Penso anchio che STAMPANO: ci sono dati che lo fanno presupporre; i PRODUTTORI Tedeschi chiave della decisione.

Notate niente?
La Germania ha peggiorato il Saldo Commerciale di Marzo 2012 (la cosa non si vedeva da lungo tempo) di 1.4 miliardi rispetto al 2012, e cio’ potrebbe essere causato proprio dall’Italia. Infatti:
a)      E’ peggiorato in un solo mese di 1,2 miliardi l’interscambio Tedesco con l’Italia, a causa del tracollo dell’export verso il bel paese
b)      Dei 5.1 miliardi di miglioramento dei interscambio complessivo dei 27 paesi UE col resto del Mondo, l’Italia se ne e’ accaparrati 3,6 e la Germania solo 1,4 (agli altri praticamente niente), e cio’ grazie ad un certo dinamismo dell’export Italiano
La sintesi e’ che l’austerity ordinate da Frau Merkel a Monti, ha oltrepassato l’immaginabile; la montagna di tasse imposte da Monti agli Italiani ha fatto crollare verticalmente i consumi, penalizzando l’Import pesantemente (e quindi I Tedeschi), ed ha spinto le imprese Italiane, letteralmente disperate dal tracollo produttivo, a maggiore aggressivita’ sul fronte dell’export.
Pochi sanno, che ancora oggi, nonostante tutto, e nonostante non vi sia alcun motive razionale per un imprenditore per restare in Italia, il Bel Paese ha ancora la seconda “macchina manifatturiera continentale”, ovviamente provata, ma ancora con ampia capacita’ produttiva inutilizzata.
Facendo 2 conti, l’impatto sulla Germania a Marzo 2012 della sola austerity Italiana, potrebbe essere di circa 2 miliardi nel Saldo Commerciale (1,2 nell’interscambio diretto, e 0,8 almeno in quello ccon paesi terzi).  Se ad Aprile queste tendenze si confemeranno, sara’ un campanello d’allarme per il Made in Germany. 2 miliardi al mese, fa 24 miliardi all’anno, l’1% del PIL, che non e’ roba da poco.
Figuriamoci l’impatto nel caso di una svalutazione della Lira: a quell punto, si aggiungerebbe il fattore “cambio” ed il conto potrebbe salire. Poi, ovviamente, manifatture non ci sono solo in Italia, ma pure in altre nazioni.

HO COME L’IMPRESSIONE, CHE SE AD APRILE E MAGGIO STI DATI SI CONFERMASSERO, LE FORZE PRODUTTIVE TEDESCHE, POTREBBERO CONVINCERE FRAU MERKEL E GLI INOSSIDABILI GOVERNANTI E CUSTODI DELL’ORTODOSSIA LUTERANA, AD ACCETTARE QE A NASTRO, E MAGARI ANCHE UNA VERSIONE PRIMORDIALE DI EUROBOND, PER EVITARE IL TRACOLLO DELL’EURO (e magari per evitare che Monti faccia un’altra manovra…. Visto che pare le sue manovra abbiano impatti negativi, non solo sui poveri Italiani, ma pure sui panzer tedeschi)

GPG Imperatrice
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