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Lo scandalo sulla pedofilia USA (e globale) sta per scoppiare: dopo Weinstein ci saranno altri nomi di finanziatori del Clan Clinton? Anche italiani?

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Donald J. Trump lo aveva promesso: la deriva pedofila in USA è e soprattutto sarà inaccettabile. Stessa linea del suo ministro della giustizia, Jeff Sessions, con cui c’è stata sì ruggine soprattutto per non aver voluto mediare la nomina del Grand Jury sul Russiagate ma sulla pedofilia e dintorni resta un’affinità totale (Sessions si sfilò dalla nomina di Mueller, lasciando la scelta al suo vice al DoJ, Rosenberg, lo stesso che poco prima contribuì in modo determinante a licenziare James Comey dall’FBI, … – Do ut des –).

Ca va sans dire che il nuovo capo dell’FBI nominato da Trump al posto di Comey, Chris Wray, è uno dei massimi esperti mondiali di pedofilia, che conosce bene avendola combattuta in prima linea.

Ora, vicini alle scadenze veramente importanti (riforma delle tasse, tetto del debito ecc.) la resa dei conti si avvvicina. Infatti sembrerebbe che molti pedofili e predatori sessuali già condannati o oggi a processo abbiano – almeno fino ad ora – un denominatore comune: erano finanziatori della campagna di Hillary Clinton nonchè ferventi filo Dem. Mi domando, possibile che esista una deriva peccaminosa in seno a certi ambienti Dem? Ai posteri l’ardua sentenza. Noi possiamo solo rilevare i fatti: per ora gli indagati per abusi sessuali sono, appunto tutti Dem, Harvey Weinstein, Jeff Epstein, Anthony Weiner, Mark Salling oltre a ben 11 sindaci Dem USA. Lo riporta la stampa USA.

La scorsa settimana Donald Trump in un tweet – massimo esempio di democrazia diretta, con collegamento online con elettori e/o cittadini – ha detto che era la “quiete prima della tempesta“, senza svelare a cosa si riferiva. Magari sta scoppiando il tanto agognato scandalo pedofilo a Capitol Hill e dintorni?

E, visti i passati scandali pedofili sempre ben occultati in Europa (…), ci sarà anche il coinvolgimento di soggetti Europei? E, nel caso il Clan Clinton dovesse emergere essere veramente collegato a tale deriva criminogena, gli “uomini” del Clan in Europa ed anche in Italia che fine farebbero? Potranno restare al loro posto, dopo essere avvicinati al sospetto di cotanto sgarbo peccaminoso?

Ammettiamolo, molti avevano annunciato per tempo che sarebbe finita così (…). Per adesso il vero pezzo da ’90 dello spettacolo e della comunicazione USA, il fondatore di Miramax ovvero uno dei più premiati produttori di Hollywood, H. Weinstein, è caduto nella rete degli abusi sessuali. Verrà giudicato. E tutti si affrettano ad abbandonarlo, mediaticamente. Anche la mitica Meryl Streep. Tutto il mondo è paese.

Sarà solo l’antipasto? E – punto essenzialeforse il mondo di Hollywood ed i media in genere da oggi in avanti coglieranno l’occasione per cambiare registro sulle fake news, troppo spesso anti Trump? Magari sapendo che “in troppi al vertice” rischiano grosso?

Lo abbiamo ricordato in passato che Trump a breve avrebbe avuto il comando totale delle operazioni d’oltreoceano con un potere – per la pervasività dei ruoli coperti su sua indicazione e per il numero di governatori e maggioranze oltre che ruoli operativi – mai visto dalla guerra civile americana. Manca solo la Fed, che sarà ufficialmente allineata dal febbraio prossimo, sebbene le dimissioni di Stanely Fischer di fatto abbiano già portato Janet Yellen in minoranza, ben sapendo che il presidente può rapidamente eleggere diversi governatori che rinnegherebbero immediatamente la linea Dem degli ultimi 8 anni.

Tutto cambia perchè nulla cambi. Poi un giorno si scopre che qualcosa è successo durante la notte. Ed il domani diventa diverso da ieri. E tutti applaudono al cambiamento…

Vedremo se anche i censori della rete continueranno a perseverare con la linea, appunto, indirizzatamente oscurantista degli scorsi mesi ed anni.

MD


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