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Euro crisis

PARTITE CORRENTI NEGATIVE IN EUROZONA? SIGNIFICA CHE L’EURO HA FUNZIONATO PERFETTAMENTE (secondo ovviamente la teoria della crescita neoclassica)

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Mentre stavo preparando la documentazione per il mio intervento del primo aprile a Roma, mi sono imbattuto in uno studio di 3 economisti (due tedeschi e uno irlandese) secondo i quali il sistema euro ha creato partite correnti negative in alcuni paesi e positive in altre ma è stato adeguatamente compensato dai flussi di capitale, come normalmente avviene in un sistema di crescita neoclassico.

Qual e’ il loro ragionamento?

Se l’italia aveva le partite correnti negative nel 1985, positive nel 1995, quasi zero nel 2000 e negative nel 2006 e se la Germania ha sperimentato un andamento opposto, positivo nel 1985, negativo nel 1995, ancora negativo nel 2000 e positivo nel 2006, non è che questo fenomeno vada letto solamente alla luce dei probabili peggioramenti nella competitività (che riguarda tutti i paesi che sperimentano partite correnti negative) come sostiene Blanchard, bensì alla luce del PARALLELO TRASFERIMENTO DI FONDI MONETARI DAI PAESI RICCHI A QUELLI POVERI (IN CERCA DI RENDIMENTI MAGGIORI RISPETTO A QUELLI GARANTITI DAL PAESE DI PROVENIENZA).

In teoria il discorso non fa una piega!

Peccato pero’ che il denaro arrivato nei PIIGS, invece di sostenere l’industria con investimenti finalizzati a riequilibrare le partite correnti, hanno creato quegli squilibri persistenti che oggi mettono in crisi l’Eurozona. Germania ed Olanda si siano avvalse di tale sistema di valuta comune per attuare il piratesco mercantilismo pro-proprie fabbriche. Ergo, a fronte della crescita delle “NET EXTERNAL LIABILITIES” (indebitamento estero) non vi e’ stato alcun ammodernamento/sviluppo industriale nei Piigs ma una vera e propria occupazione militarcommerciale!

Eppure, secondo i signori AHERNE di Galway, SCHMITZ e VAN HAGEN di Bonn, ossia secondo il loro lavoro del 2007: “Current Account Imbalances in Euro Area”, sperimentare deficit verso Germania e Olanda per lunghi anni compensando le partite correnti con il mercato dei capitali era sinonimo di perfetto funzionamento sia dell’EMU che dell’Euro in quanto creatore di un perfetto mercato dei capitali.

Dov’è che tale teoria pecca di analisi? Nell’aver sottostimato sia il livello di pirateria insito in tedeschi ed olansesi, sia l’immensa voglia delle grandi multinazionali di smantellare le PMI dei PIIGS in loro favore, come da antico progetto americano:

Trattasi di documento del 1972 di cui non rammento ne’ titolo ne’ ente di emissione MA non serve, poiché le sue conclusioni le ritroviamo in questo documento:

dedicato alla moneta comune africana.

Da tale paper ho tratto e tradotto il seguente pezzo:

“….Inoltre, l’unione monetaria ECOWAS ha ampliato la dotazione di mercato e di risorse come conseguenza di un’unione monetaria e facilitato lo sfruttamento delle economie di scala da multinazionale.”

Ossia, una moneta comune crea le condizioni per l’attrazione degli investimenti diretti esteri poiché si determinano le condizioni per un concreto sviluppo delle multinazionali. Si sa che chi ha immensi capitali a disposizione tende a creare mercati in cui vi siano ALTE BARRIERE D’INGRESSO E ALTE BARRIERE D’USCITA grazie a cospicui investimenti, ma necessitano parallelamente di un grande mercato. Peccato quindi che gli investimenti NON SIANO VENUTI NEI PIIGS, assieme ai capitali finanziari, ma siano rimasti in Germania. Chiaro che le economie di scala dei tedeschi hanno fatto si che la loro merce costasse sempre meno e hanno quindi buttato fuori mercato molti competitor dei PIIGS. Di tal guisa, l’incremento di vendite in Germania e’ avvenuto per sostituzione delle ditte morte. Il flusso di capitali non ha alimentato investimenti nei nell’Europa del sud ma solo i consumi. Si è così retta l’occupazione in Germania (nonostante investimenti tecnologici di per se sostitutivi della manodopera) grazie alla crescita di debito privato (prestiti bancari) degli abitanti di Porcilandia che hanno acquistato (a debito) prodotti tedeschi sempre più convenienti.

Il problema, è che poi non hanno rimborsato le banche gettando l’intero sistema Euro in totale crisi!

Bella idea, davvero una brillante idea!

Ad maiora.


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