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Parodontite in Italia: ecco i numeri di un’epidemia silenziosa

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Sorriso di ragazza
Sorriso di ragazza (© Depositphotos)

In Italia, come negli altri Paesi industrializzati, l’attenzione dell’opinione pubblica e il dibattito mediatico sulla salute complessiva tendono a concentrarsi su emergenze sanitarie di ampia risonanza sociale. Tuttavia, è molto frequente il diffondersi di una patologia silenziosa e ancora sottovalutata, che porta con sé significative conseguenze sia a livello individuale sia collettivo: la parodontite.

Spesso trattata alla stregua di una leggera infiammazione gengivale, si tratta di una malattia infiammatoria a progressione cronica, che coinvolge i tessuti di sostegno dei denti (il parodonto), comportando la perdita dei denti, se trascurata. La parodontite in Italia rappresenta un problema di sanità pubblica che merita un’analisi approfondita.

Un’incidenza preoccupante: ecco i dati di OMS e ISS

I dati di cui disponiamo in base alle più recenti analisi delineano un quadro da non trascurare. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le malattie orali, tra cui la parodontite, interessano quasi il 50% della popolazione mondiale, rappresentando un onere sanitario globale rilevante.

Nel nostro Paese, le cifre confermano questa tendenza. I dati della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIDP) e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) mettono in evidenza che la parodontite in forma severa colpisce una fascia significativa della popolazione adulta, con un’incidenza che aumenta gradualmente con l’età.

Recenti studi riportano che circa il 60% delle persone adulte italiane sopra i 35 anni soffre di una forma di parodontite, con un picco del 70% tra le persone over 60. Ancora più preoccupante è la percentuale di diagnosi tardive, che si calcola superi il 50%.

Infatti, molte persone tendono a ignorare i sintomi iniziali, come per esempio il sanguinamento gengivale, considerandoli trascurabili o passeggeri. Questa mancanza di consapevolezza, il vuoto culturale e l’assenza di screening precoci trasformano un problema reversibile (la gengivite) in una patologia cronica.

L’impatto economico della parodontite sulla sanità pubblica

La diffusione della parodontite si traduce in un peso economico notevole per la sanità pubblica. Il trattamento di questa patologia, soprattutto nelle sue fasi avanzate, richiede interventi invasivi e alle volte costosi, dalla pulizia profonda delle radici (scaling e root planning) alla terapia chirurgica per la rigenerazione dei tessuti.

In Italia, le cure odontoiatriche sono prevalentemente a carico della persona, ma i costi indiretti a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) non sono certo trascurabili.

Le stime sui costi a livello sociale delle patologie dentali in Italia includono diverse voci:

  • Costi diretti: farmaci, terapie odontoiatriche, protesi (impianti, ponti).
  • Costi indiretti: per esempio riduzione della produttività, costi legati a malattie sistemiche correlate.

La letteratura scientifica ha da tempo dimostrato una stretta correlazione tra la parodontite e altre patologie croniche, come ad esempio diabete, patologie cardiovascolari e ictus.

Infatti, un’infiammazione cronica nel cavo orale può incidere negativamente sulla salute complessiva, rendendo più onerosa e complicata la gestione. Ignorare la parodontite significa sostanzialmente accettare un incremento dei costi sanitari.

Perciò, alla luce di questi dati, si rende sempre più necessario sensibilizzare le persone, fare prevenzione per alleggerire il peso economico della parodontite e ridurre la diffusione della malattia.

Consapevolezza e prevenzione come strategie virtuose

Davanti a questo scenario, la prevenzione della parodontite in Italia emerge come la strategia più sostenibile ed efficace.

Un approccio proattivo, che si basa sull’educazione della popolazione e sull’accesso a protocolli di screening, può migliorare la qualità della vita delle persone, ma anche ridurre sensibilmente i costi sanitari nel lungo periodo.

In questo senso, la Società Italiana di Parodontologia (SIDP) organizza da tempo campagne di sensibilizzazione per incoraggiare visite di controllo regolari e igiene orale domiciliare, ma l’applicazione delle linee guida a livello esteso è ancora una sfida.

È perciò fondamentale che i professionisti e le professioniste della salute lavorino in sinergia con le istituzioni sanitarie, per spostare il focus dalle cure tardive alla diagnosi precoce. Da questo punto di vista, un esempio virtuoso è l’approccio adottato da studi odontoiatrici all’avanguardia, come lo Studio Vaccari di Modena, che si fanno carico di questa missione educativa.

Lo Studio Vaccari a Modena: un esempio di eccellenza nella prevenzione

Lo Studio Vaccari di Modena rappresenta un modello esemplare e un caso di studio interessante su come l’odontoiatria moderna possa attivamente contribuire alla prevenzione.

Il team dello studio ha ben compreso che il ruolo dell’odontoiatra non si limita a curare la patologia conclamata, ma si estende all’educazione delle persone e all’implementazione di programmi di screening precoci.

Presso lo Studio Vaccari, la prima visita non è un semplice controllo, ma un momento di valutazione approfondita della condizione di salute parodontale.

Tramite l’impiego di strumentazioni diagnostiche all’avanguardia e un approccio specialistico, il team è in grado di individuare i segnali precoci di infiammazione e di gengivite, prima che questa sfoci in parodontite.

Ciò consente di intervenire tempestivamente con una terapia specifica, evitando la progressione della patologia. L’impegno dello studio dentistico nella formazione continua e nella sensibilizzazione di ogni paziente lo rende un punto di riferimento sia per la cura, sia per la promozione di una cultura preventiva che, nel lungo periodo, porta benefici concreti per la salute pubblica e per l’economia.

La necessità di cambiare prospettiva

La malattia parodontale in Italia non è un semplice problema estetico o un disturbo passeggero, ma una condizione cronica con un notevole impatto sulla salute e sull’economia pubblica.

La strada da percorrere passa attraverso una maggiore consapevolezza, una migliore educazione sanitaria, diagnosi precoci e l’adozione di un modello di prevenzione virtuoso, sull’esempio di alcune eccellenze del settore che già oggi stanno mettendo in pratica tutto ciò.

Fonti

Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIDP)

1) Fonte:
https://www.salute.gov.it/new/it/tema/salute-orale/malattia-parodontale/
SIdP – “La diagnosi in parodontologia”
https://imedica.it/wp-content/uploads/2020/07/LA-DIAGNOSI-IN-PARODONTOLOGIA-.pdf

2): “La parodontite, che da sola costa 2,5 miliardi ma il Servizio Sanitario Nazionale copre appena il 5,4% delle prestazioni. E’ questa la ‘fotografia’.”
Fonte: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2017/11/23/impianti-e-dentiere-a-un-milione-italiani-annocolpa-gengive_8f9d2fd5-5b8c-45bf-b8b9-e66195be0f66.html
SIdP – “Novità e informazioni flash”

Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

WHO-Oral health

Oral diseases, while largely preventable, pose a major health burden for many countries and affect people throughout their lifetime(…)It is estimated that oral diseases affect nearly 3.7 billion people(…)Severe periodontal diseases are estimated to affect more than 1 billion people worldwide.”

Fonte: WHO – Oral health Fact sheet

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