Attualità
Parlamentare USA tiene discorso alla Camera con una voce creata dalla AI
La deputata statunitense Jennifer Wexton, gravemente ammalata, ha tenuto un discorso con una voce ricreata dalla AI. Per lei un grande aiuto, che però apre la strada anche a situazioni inquietanti
Questa settimana la deputata Jennifer Wexton è entrata nella storia diventando la prima persona a tenere un discorso alla Camera dei rappresentati degli Stati Uniti utilizzando una voce clonata dall’intelligenza artificiale. Alla Wexton è stata diagnosticata una paralisi sopranucleare progressiva (PSP), una grave malattia neurologica che compromette il linguaggio e altre funzioni, nel 2023.
“La mia battaglia contro la paralisi sopranucleare progressiva (PSP) mi ha privato della capacità di usare tutta la mia voce e di muovermi come facevo prima”, ha dichiarato.
Ma la tecnologia AI ha fornito alla democratica della Virginia una rinnovata capacità di comunicare efficacemente nonostante le sue condizioni mediche.
“Non posso più tenere lo stesso tipo di discorsi appassionati e improvvisati durante i dibattiti in aula o le audizioni in commissione”, ha detto Wexton, utilizzando la tecnologia AI. “Questa impressionante riproduzione della mia voce da parte dell’intelligenza artificiale si occupa di parlare in pubblico al posto mio”.
Ecco il discorso della parlamentare statunitense:
Una voce autentica
In precedenza Wexton si era affidato a un’applicazione text-to-speech tradizionale, che trasformava i testi in parole, ma i risultati sembravano robotici e innaturali. La voce clonata dall’intelligenza artificiale, invece, appare molto più naturale e tiene conto del tono del testo.
“Sentire per la prima volta la nuova versione AI della mia vecchia voce è stata musica per le mie orecchie. È stata la cosa più bella che abbia mai sentito e ho pianto lacrime di gioia”, ha detto durante il suo discorso.
La tecnologia ha permesso alla deputata di continuare il suo lavoro di rappresentante nonostante la diagnosi, che inizialmente l’aveva portata ad annunciare che non si sarebbe ricandidata nel 2024.
La tecnologia è stata sviluppata dalla startup ElevenLabs. In particolare, ElevenLabs è una società di software specializzata nella sintesi vocale naturale.
Ha contattato l’ufficio della Wexton e si è offerta di creare un programma di modelli vocali che riproducessero la sua voce prima della diagnosi. Utilizzando ore di discorsi e apparizioni pubbliche passate, sono riusciti a clonare la sua voce in pochi giorni.
“La nostra tecnologia offre alle persone che hanno perso la voce la possibilità di parlare come una volta, con l’emozione e la passione che provano, e speriamo di aiutare la deputata a fare proprio questo”,
A cosa può condurre questa tecnologia?
In questo caso l’uso di una voce ricreata dalla Ai può essere visto come positivo, perché permette ad una persona malata e invalida di comunicare efficacemente con l’esterno. Però appare evidente che questa tecnologia può aprire la strada a frodi politiche di grande portata: immaginate se la voce di un politico leggesse un messaggio destabilizzante o francamente stupido.
La signora Wexton è consapevole di questi rischi e, per mitigare i potenziali pericoli, il suo team ha limitato l’accesso alla sua voce clonata e ha implementato misure di sicurezza avanzate.
Per quanti politici saranno in futuro attenti come l’onorevole statunitense?
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