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Crisi

Paradigma 1: Il Telegraph diceva già l’anno scorso che per sollevare l’Italia dalla depressione si sarebbe dovuto tornare alla lira. Caro Renzi, guardati dai tuoi e soprattutto da Scalfari

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Renzi lo avevo avvertito: tutte le grane dell’euro austero, tutte le colpe per le disgrazie italiche anche se solo ereditate dal giovin Matteo, alla fine sarebbero state imputate proprio a lui. E le condanne più pesanti, scrissi, sarebbero arrivate dal suo stesso partito.

Lo scorso fine settimana Scalfari nel suo editoriale su Repubblica lo ha detto chiaramente: Renzi avrà delle colpe, pesanti. E questo in merito alla necessità scalfariana di cedere sovranità a favore dell’Europa, vedendo il giovane politico fiorentino titubante nel dare la spallata finale. Povero nonnetto Scalfari – lo dico con simpatia, ritenendo in ogni caso assolutamente non condivisibili le sue idee – ormai la senescenza sembra aver fatto il suo corso, non si è accorto che così facendo, avallando l’euro austero, noi tutti in Europa stiamo solo aiutando la Germania a prendere le redini del potere continentale con 70 anni di ritardo, l’Europa solidale dei padri fondatori è stato un bluff tedesco, ai tempi lasciarono fare solo perché avevano appena perso una guerra disastrosa. Scalfari dice che a noi europei non tedeschi questa europa conviene, io dico il perfetto contrario, ai posteri l’ardua sentenza ma i fatti di una costruzione non solidaristica e non rispettosa dei principi del Trattato di Roma sono dalla mia parte!… In ogni caso oggi si ricomincia con le prevaricazioni questa volta con l’arma finanziaria, finalizzate loro a crescere e noi a morire di austerità [seguirà il paradigma 2 in cui farò argomentare tecnicamente tale aspetto deleterio del rigore tedesco, i compiti a casa li faccio]. E poi mi si permetta caro Scalfari, è assurda la sua argomentazione sul rischio per un’Italia senza l’EU di essere semplice pedina nella scacchiera globale: faccio notare che oggi siamo invece una pedina ma nella microscacchiera europea, manco ci invitano agli incontri del direttorio franco-tedesco, ma per favore…

L’oggetto del presente intervento vuole solo ricordare a Renzi che non ha scelta, ossia se non vuole finire lui stesso sulla graticola stile Cavaliere – Scalfari non gliel’ha mandate a dire – dovrebbe fare un U-turn rispetto all’euro e a questa Europa insana.

Infatti se continuerà a convergere verso gli austeri desiderata euro-tedeschi ucciderà il paese e renderà molto povera la gente, ossia non verrà più votato perdendo disastrosamente le prossime elezioni, diamogli tempo. Se non lo farà – ma sempre ipotizzando che non rinneghi la struttura europea attuale – lo infilzeranno quelli del suo partito, la cricca Scalfari-Debenedetti per intenderci, leggasi anche l’intellighenzia con il cuore a sinistra ed il portafoglio all’estero. Dunque, O che continui ad avallare l’inutile ed anzi controproducente [per l’Italia e per i periferici in generale] austerità O che la rinneghi senza dire che l’euro – questo euro – non è praticabile, finirà come il Savonarola, se gli va bene… Dunque se Renzi vuole sopravvivere la scelta è obbligata: deve svelare il segreto di Pulcinella, che questo euro austero è a vantaggio della sola Germania e dunque rimanerci dentro è una fesseria per l’Italia. Si noti bene che i tempi sembrano essere maturi e convergenti: la sfida della Grecia alla troika gli darà l’assist in politica internazionale, mentre lo strumento di mobilitazione interna sarà la mancata volontà europea di prendersi in quota parte i profughi in arrivo dal Mediterraneo – ossia facendo leva su tale stupida presa di posizione europea potrà facilmente portarsi dietro le masse italiche, ndr -: i migranti africani rappresentano una diaspora di diseredati che la stessa Europa ha generato autorizzando la destituzione violenta del Rais Gheddafi.

E speriamo che nel mentre anche Obama abbia capito che il tempo è arrivato per avallare il crollo della costruzione eurotedesca (vedasi oltre), anche lui rischia di far parte dei perdenti al cospetto della mirabile strategia di Berlino.

FireShot Screen Capture #102 - 'Italy's Renzi must bring back the lira to end depression - Telegraph' - www_telegraph_co_uk_finance_comment_ambroseevans_pritchard_11032571_Italys-Renzi-must-bring-back-

I dettagli su come agire Renzi li può trovare nell’articolo di Ambrose Evans Pritchard del Telegraph dello scorso Agosto*. Solo un appunto, a sfregio della politica estera di Cameron: gli UK contribuirono ad affossare l’Italia in Libya nel 2011 e come risultato oggi si trovano soli contro Francia e Germania, prospettivamente anche contro la Russia. Si, perché il gioco nella Vecchia Europa è sempre stato che l’Italia, la piccolina, stava a carro del blocco dei perdenti, in Europa ci sono sempre stati tre poteri tradizional-coloniali, gli UK, la Francia e la Germania, il gioco era di evitare che fossero uno contro tre, ironia della sorte nel caso libico capitò proprio questo a danno dell’Italia e Londra sbagliò a non impedirlo, infatti oggi è sola con l’Italia quasi impotente e con l’asse franco tedesco piglia tutto…

FireShot Screen Capture #103 - 'Putin al Corriere della Sera_ «Non sono un aggressore, patto con l’Europa e parità con gli Usa» - Corriere_it' - www_corriere_it_esteri_15_giugno_06_intervista-putin-cor

Parallelamente è ormai chiaro che la Germania si avvicinerà alla Russia, l’intervista di Putin di questo fine settimana lo ha fatto capire chiaramente: agli USA che hanno investito nel rapporto privilegiato – o almeno così si credeva a Washington – con Berlino non resterà che rendere l’Europa ingovernabile per vendetta (o forse per sopravvivenza). Ossia gli USA dovranno creare la fronda interna all’EU per il tramite dei propri alleati, Italia in primis. Dunque ritengo che a termine l’Italia sia destinata a diventare un campo di battaglia geostrategico, la rivolta contro l’Europa partirà oltre che da Londra – che ormai è fuori dai giochi europei – anche da Roma, che invece è cruciale per la sopravvivenza della creatura euro-tedesca. Non appena qualcuno al di là dell’oceano capirà che si è fatto fregare e che l’asse russo tedesco esiste già ed andrà inevitabilmente rafforzandosi ne vedremo delle belle…. Purtroppo temo che anche questo tragico aspetto farà parte della collezione di disastri obamiani in politica estera, li valuteremo nella loro completezza fra un lustro o giù di lì.

Spero che la sinistra al governo legga bene i consigli del Telegraph, mi sembrano argomenti più che convincenti. Soprattutto oggi.

Faccio presente che – come lo scrivente – molti, anzi moltissimi in Italia sarebbero pronti a supportare chiunque dovesse riconoscere nella forma l’errore compiuto con la pedissequa accettazione dei piani germanici incentrati nella moneta unica ma solo in presenza della dovuta sostanza caratterizzata dal mettersi bellamente di traverso ai piani euro-tedeschi, anche minacciando una uscita, come molto probabilmente vorrà fare Atene…

Mitt Dolcino

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* http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/ambroseevans_pritchard/11032571/Italys-Renzi-must-bring-back-the-lira-to-end-depression.html

 

 


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