Esteri
Pakistan: l’imboscata talebana che scuote il Waziristan e svela la profonda instabilità del Paese
Un sanguinoso attacco dei talebani pakistani non solo aggrava la crisi di sicurezza del paese, ma mette a serio rischio i cruciali investimenti cinesi per le nuove vie della seta.

Almeno 19 soldati sono stati uccisi sabato in un’imboscata dei talebani pakistani nel nord-ovest del Pakistan, secondo quanto riferito ad Al JAzeera da funzionari del governo locale e delle forze di sicurezza. Un altro segnale che la tensione fra Afghanistan e Pakistan è alle stelle e l’ennesimo scontro di frontiera fra i due paesi.
La militanza islamica è tornato a crescere nelle regioni di confine con l’Afghanistan dal ritorno al potere dei talebani afghani a Kabul nel 2021.
Un convoglio militare stava attraversando una città nel distretto di South Waziristan intorno alle 4:00 del mattino quando “uomini armati hanno aperto il fuoco da entrambi i lati con armi pesanti”, uccidendo 12 membri delle forze di sicurezza e ferendone quattro, ha detto un funzionario del governo locale. Si è trattato del classico agguato in stile afgano che i soldati occidentali avevano più volte affrontato nel tempo.
Un ufficiale di sicurezza di stanza nella zona ha confermato il bilancio delle vittime e ha detto che gli aggressori hanno sequestrato le armi del convoglio.
I talebani pakistani, il Tehreek-e-Taliban (TTP), hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco in un messaggio sui social media. Il gruppo è separato ma strettamente legato ai talebani afghani.
È stato uno degli attacchi più mortali degli ultimi mesi nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, dove il TTP un tempo controllava vaste aree di territorio fino a quando non è stato respinto da un’operazione militare iniziata nel 2014.
Islamabad accusa il vicino Afghanistan di non aver espulso i militanti che utilizzano il territorio afghano per lanciare attacchi contro il Pakistan, un’accusa che le autorità di Kabul negano.
Da diverse settimane, i residenti di vari distretti del Khyber Pakhtunkhwa segnalano la comparsa di graffiti con il nome del TTP sugli edifici.
Dicono di temere un ritorno al dominio del TTP sulla regione durante il picco della “guerra al terrorismo” degli Stati Uniti che si è estesa dall’Afghanistan.
Un alto funzionario del governo locale ha recentemente dichiarato all’AFP che il numero dei combattenti del TTP e degli attacchi è aumentato.
Secondo un conteggio dell’AFP, dal 1° gennaio quasi 460 persone, per lo più membri delle forze di sicurezza, sono state uccise in attacchi compiuti da gruppi armati che combattono lo Stato, sia nel Khyber Pakhtunkhwa che nella provincia meridionale del Balochistan. Il Pakistan sta avedno grossi problemi a controllare il proprio territorio, sempre più milancciato da milizie separatiste.
Lo scorso anno è stato il più sanguinoso in Pakistan negli ultimi dieci anni, con oltre 1.600 morti, quasi la metà dei quali soldati e agenti di polizia, secondo il Centro per la ricerca e gli studi sulla sicurezza con sede a Islamabad. Tutto questo rende molto difficile gli investimenti stranieri, soprattutto cinesi, nel sud del Paese, che Pechino vorrebbe trasformare in un punto cardine delle proprie rotte commerciali.

Le milizie dei talebani pakistani minacciano la sovranità pachistana – elaborazione AI ispirata a foto reali
Domande e Risposte
1) Qual è la vera importanza di questo singolo attacco? Questo agguato non è un evento isolato, ma il sintomo più evidente della rinascita del Tehreek-e-Taliban (TTP) e del fallimento dello stato pakistano nel controllare le sue aree tribali. La sua importanza risiede nel dimostrare che la presa del potere dei talebani a Kabul ha dirette conseguenze sulla sicurezza regionale, creando un “santuario” de facto per gruppi che destabilizzano i paesi vicini. Evidenzia una spirale di violenza che il Pakistan, nonostante gli sforzi militari del passato, non riesce più a contenere, minando la sua stessa integrità territoriale.
2) Quali sono le ricadute economiche e geopolitiche di questa instabilità? La ricaduta principale è la paralisi degli investimenti esteri. Il Corridoio Economico Cino-Pakistano (CPEC), un progetto da oltre 60 miliardi di dollari, è messo a serio rischio. Nessun investitore, neanche uno stato potente come la Cina, può operare serenamente in un’area dove convogli militari vengono annientati. Geopoliticamente, indebolisce il Pakistan come attore regionale, aumenta la tensione con l’Afghanistan e crea un’area di instabilità cronica in una regione cruciale, stretta tra Iran, India e Cina, peraltro dotata di armi nucleari.
3) Perché il ritorno dei talebani in Afghanistan ha rafforzato i talebani pakistani? Il Tehreek-e-Taliban (TTP) e i talebani afghani, pur essendo gruppi distinti, condividono la stessa ideologia fondamentalista pashtun e hanno stretti legami storici e operativi. La vittoria dei talebani a Kabul ha fornito al TTP un enorme impulso morale, un modello a cui ispirarsi e, soprattutto, una profondità strategica. Il confine poroso permette ai militanti del TTP di trovare rifugio, addestrarsi e pianificare attacchi in territorio afghano, per poi colpire in Pakistan. Per il TTP, il successo dei “fratelli” afghani è la prova che la vittoria contro lo stato è possibile.

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