Economia
Quali paesi vedono i lavoratori più poveri dopo il Covid
Secondo i dati OECD, molti paesi non sono riusciti a recuperare il livello di stipendi che vi erano prima del covid. Fra questi paesi, gli USA, l’Italia, e i paesi nordici. Un danno per i lavoratori.
Secondo un recente rapporto, circa la metà dei Paesi OCSE guadagna meno di quanto guadagnasse prima della pandemia.
Come riporta Katharine Buchholz di Statista, se si considerano i salari reali orari – salari aggiustati per l’inflazione – le persone negli Stati Uniti, in Canada, Giappone, Australia e in molti Paesi europei hanno oggi meno denaro a disposizione rispetto a circa quattro anni fa. Non sono stati pubblicati dati per Turchia, Cile e Colombia.
Mentre la pandemia ha causato problemi ad alcune industrie, altre hanno iniziato a pagare di più i lavoratori, che si sono ritrovati a scarseggiare a causa degli sconvolgimenti occupazionali provocati dalla Covid-19. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia all’inizio del 2022, la maggior parte dei lavoratori di tutto il mondo ha subito un colpo ai propri salari reali, in quanto l’inflazione si è fatta sentire in molti Paesi, facendo sì che gli aumenti dei prezzi superassero di fatto qualsiasi crescita salariale potenziale.
Secondo l‘Employment Outlook 2024 dell’OCSE, Finlandia, Italia, Repubblica Ceca, Svezia e Nuova Zelanda sono state le più colpite da questo fenomeno, con una diminuzione dei salari reali di oltre il 5%.
La Svezia ha registrato la diminuzione maggiore dei salari, pari al 7,5%. Il Paese è noto per i salari reali relativamente bassi rispetto al suo costoso tenore di vita: le retribuzioni sono inferiori dell’11% rispetto alla vicina Danimarca e del 16-20% rispetto a Germania, Paesi Bassi o Norvegia. I sindacati negoziano la maggior parte dei contratti nel Paese che ha posto l’accento sull’uguaglianza, ma come in molte nazioni europee, la contrattazione collettiva è diventata più controversa. In questo contesto, gli osservatori hanno addirittura parlato di un “decennio perduto” per i salari svedesi. L’Italia risuta essere fra i paesi in cui la perdita rispetto al pre-covid risulta essere comunque più alta.
Gli Stati Uniti sono andati meglio di altri, in quanto i salari reali erano inferiori dello 0,8% nel 1° trimestre del 2024 rispetto al 4° trimestre del 2019. Il vicino Canada ha perso il 2,4% dei salari reali orari all’incirca nello stesso periodo di tempo, mentre la perdita è stata ancora più grave in Australia, con il 4,8%. L’Università di Sydney commenta che l’abbandono della contrattazione collettiva e la diminuzione dell’industria manifatturiera hanno influenzato i lavori che un tempo rappresentavano i picchi di crescita salariale nel Paese.
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