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OPS: MACRON DICE “NON” AD ALBANIA E MACEDONIA NELLA UE. Juncker furioso nei suoi ultimi giorni

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Macron mete uno stop ad ogni possibilità anche remota,almeno per ora, che Albania e Montenegro entrino nella UE, e questo nonostante tutte le promesse di Juncker, Mogherini e Sassoli circa un possibile via libera ai due piccoli stati balcanici.

Il Consiglio dell’Unione Europea, che esprime il voto dei paesi del’Unione, non è riuscito a prendere una decisione ed a superare la contrarietà di alcuni paesi all’eventuale presa di considerazione dell’entrata di Albania e Macedonia del Nord all’Unione. Il problema è che Macron è decisamente contrario all’operazione e dato che si decide all’unanimità anche un solo voto è stato sufficiente a bloccare il processo ed a rinviare la decisione ad una data futura. Consideriamo che  non si trattava di votare l’entrata di questi paesi sulla UE; ma la preautorizzazione a presentare domanda di adesione, quindi uno stadio iniziale del processo. Nonostante questo Macron non ha dto il via libera.

I motivi della scelta francese possono essere diversi:

  • questi paesi non avranno baciato ancora adeguatamente la Sacra Pantofola del Napoleone moderno;
  • si tratta di paesi poveri che sarebbero diventati percettori di fondi, e questo preoccupa il secondo paese finanziatore europeo dopo la Germania, visto che poi il Regno Unito sta per uscire;
  • Macron vuole affermare la sua qualità di Dominus asoluto dell’Europa, per cui nulla passa che lui non voglia.

La Mogherini si è arrabbiata, ma la ricaduta di questo nervosismo non supera le soglie del suo ufficio dato che il suo peso politico è pari a zero. Invece l’arrabbiatura di Juncker indica che ormai  siamo al “Sic Transit Gloria Mundi”,cioè il lussemburghese è un polletto appartenente al passato il cui potere è in esaurimento e non è stato ancora sostituito da quello della Von Der Leyen, se sarà lei il nuovo presidente della Commissione.

Però la mossa ha anche innervosito i paesi del gruppo di Visegrad, che speravano in un’alleanza con i paesi nuovi entrati per rafforzare il proprio peso all’interno dei meccanismi europei. Invece per ora, grazie a Macron gli è andata male. Certo se l’Italia avesse un ministro degli esteri potrebbe cercare di aggregare questi paesi così vicini sotto la propria guida, ma per ora la Farnesina è stata affittata direttamente a Macron.

 

 


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