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Ops, la Francia di un Macron in crisi supera il 3% di deficit / Pil già da ora

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Mezza Europa dichiara, per motivi puramente politici, guerra all’Italia, ma qualcun altro è il grande malato d’Europa. In Francia Macron sprofonda nei sondaggi:

Secondo un interessante articolo su La Verità scritto da Capezzone ormai Macron è anche, psicologicamente , distrutto, tanto dall’aver cancellato tutta l’agenda presidenziale per 5 giorni, cosa non avvenuta se non nei giorni finali (in senso esistenziale) di altri presidenti.

Però questo non è l’unico problema della Francia. La politica di tagli fiscali sulla casa , avente come obiettivo quello di riconquistare un po’ di sostegno popolare, sta mandando le casse francesi in un profondo un po’ più rosso del previsto. Il fabbisogno finanziario ha toccato i 87,1 miliardi in settembre contro i 76,3 dello scorso anno, un 10,8 miliardi di euro, in più. Le riduzioni nella tassa sulle grandi ricchezze e nella tassa sugli immobili non sono state fronteggiate da un’adeguato calo delle spese. Ricordiamo che il deficit francese 2017 è stato del 2,6% e , se prosegue questo trend, toccherà il 3% nel 2018.

Se analizziamo i dati disaggregati vi è stato un leggero effetto moltiplicatore delle riduzioni fiscali, con un aumento degli incassi da IVA di 2,7 miliardi, non sufficienti a supportare il calo stesso. Insomma per ora la Curva di Laffer non ha fatto sentire il suo effetto, o meglio non lo ha fatto sentire ancora, oppure il tipo di imposte ridotto è stato ben scelto: i redditi elevati hanno anche un tasso di risparmio elevato, quindi basso moltiplicatore. Probabilmente una campagna di aiuti fiscali a classi con redditi più basse sarebbe stata più utili, economicamente e socialmente, ma avrebbero contraddetto la politica elitista del giovane presidente.

 

 


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