Economia
OpenAI e Jony Ive insieme: addio Smartphone? La nuova scommessa AI senza schermi che sfida Apple
OpenAI acquisisce la startup di Jony Ive (ex Apple) per $6.5 mld. Obiettivo: device AI innovativi, senza schermi e vocali. Una svolta per la tecnologia.

OpenAI, colosso dell’intelligenza artificiale, punta a rivoluzionare il settore dell’elettronica. Mercoledì ha annunciato l’acquisizione per 6,5 miliardi di dollari di io Products, la start-up fondata da Jony Ive, ex capo designer di Apple, celebre per aver progettato icone come iPod e iPhone. Ive guiderà lo sviluppo hardware di OpenAI, con l’obiettivo di creare dispositivi AI innovativi, privi di schermi e controllati tramite comandi vocali.
La collaborazione nasce da un’intesa informale tra lo studio di design di Ive, Lovefrom, e OpenAI, rapidamente evolutasi in progetti concreti. L’idea? Superare gli smartphone con una nuova generazione di computer basati sull’intelligenza artificiale. “L’IA richiede un nuovo terminale, perché cambia il modo in cui interagiamo con la tecnologia. La lingua sarà la chiave”, ha dichiarato Sam Altman, CEO di OpenAI, che ha confermato lo sviluppo di un dispositivo AI insieme a Ive. In un recente video su YouTube, Altman ha descritto un prototipo di Ive come “il pezzo di tecnologia più fantastico che il mondo vedrà mai”.
I dettagli sui dispositivi restano riservati, ma le recenti registrazioni di marchi suggeriscono un’ampia gamma di prodotti: cuffie, smartwatch, headset e persino robot umanoidi. OpenAI sembra voler costruire un ecosistema completo per l’era dell’IA, riducendo al contempo la dipendenza da Nvidia con lo sviluppo di chip AI proprietari.
Questa mossa segna una svolta: OpenAI, ex partner di Apple per l’integrazione di GPT in Siri, si pone ora come concorrente diretto. L’annuncio ha scosso i mercati, con le azioni Apple (AAPL) in calo del 2,31% mercoledì, chiudendo a 202,09 USD (dati aggiornati al 21 maggio 2025).
Un aspetto critico emerge: l’abbandono degli schermi a favore di interfacce vocali potrebbe marginalizzare la scrittura, il più antico sistema di comunicazione umana. L’IA di OpenAI, come ChatGPT, sembra spingere verso un’interazione sempre più verbale, ma la mente umana è profondamente legata agli stimoli visivi. È questa la direzione giusta? Eliminare gli schermi rischia di alienare un elemento fondamentale della nostra esperienza cognitiva.
L’evoluzione è affascinante, ma solleva interrogativi. E chissà, magari un giorno vedremo un “Grok Phone” da xAI, sfidante diretto di questa visione. Per ora, l’acquisizione, attesa per l’estate 2025 previa approvazione, segna un punto di svolta nel futuro della tecnologia.
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