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Omicron: la paura sta pian piano passando sulle borse

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Se le borse sono la previsione di quello che dovrebbe succedere nel prossimo futuro, allora la paura di Omicron sta lentamente passando, anche se non c’è stato un forte rimbalzo. Le borse orientali ci dicono questo oggi:

Il Giappone sta ancora digerendo qualcosa, mentre la Cina si stabilizza e l’India si riprende. Molto male la borsa saudita, ma qui c’entra , ovviamente, il petrolio. I Futures sul Dow Jones e sullo S&P500 sono al rialzo, segno di tempo discreto.

 

Già venerdì comunque Goldman Sachs aveva affermato che le sue posizioni d’investimento non sarebbero cambiate per la Omicron, il cui peso veniva visto come limitato. Secondo l’analista della banca Borislav Vladimorov, anche se la trasmissibilità potenzialmente elevata ha suscitato preoccupazioni sul mercato, ora si segue cosa succede nella realtà. Omicron è stata molto veloce nel diffondersi: in due settimane ha raggiunto il peso che aveva raggiunto Delta in tre mesi, e questo aveva fatto esplodere le paure la scorsa settimana.  Però non si era  tenuto conto di alcuni fattori ambientali, come il luogo di diffusione, il Gauteng, la provincia più popolata del Sud Afrcia con una densità superiore di 17 volte la media del paese.

Però non abbiamo informazioni sull’impatto della variante sui ricoveri e sulla mortalità. Sarà essenziale un attento monitoraggio dei dati del Gauteng nelle prossime due settimane. Non sappiamo nulla di reale sull’efficacia dei vaccini.

Nella realtà i lockdown in atto in Europa sono dovuti alla Delta, e per sapere gli effettivi, eventuali, dati di Omicron ci sarà da aspettare due-tre settimane. Quindi quello che sentite in TV sulla diffusione è aria fritta al momento.

Se mai i problemi economici, in questa fase, possono giungere sia dalla non comprensione dell’inflazione, sia dal ritardo nella normalizzazione dell’economia e delle reti logistiche legato ai ritorni dei lockdown. Un cammino che sembrava predefinito, soprattutto nel Regno Unito e in alcuni paesi nordici, è stato interrotto, anche se magari temporaneamente. L’inflazione fa ancora paura, soprattutto perché non è ben chiara quale possa essere la cura, mentre per ora di Omicron nulla sappiamo che lo renda peggio di quanto già vista.

Poi ricordate sempre il peso della politica in queste situazioni: basti ricordare che la variante doveva chiamarsi Xi, seguendo l’alfabeto greco, ma la si è chiamata Omicron per non dispiacere il leader cinese Xi Jinping…

 


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