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OBIEZIONE DI COSCIENZA CONTRO UNA LEGGE INFAME CHE NON TUTELA GLI STUDENTI E SCARICA LE RESPONSABILITÀ SU PRESIDI, INSEGNANTI E FAMIGLIE

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Se fossi dirigente scolastico non applicherei la norma sull’alternanza scuola-lavoro obbligatoria, ripeto obbligatoria, nel caso in cui il Ministero non mi garantisse fondi extra per pagare i docenti preposti – facoltativamente – alla vigilanza costante sugli alunni minori (senza tralasciare che la scuola è tenuta a vigilare anche sui diciottenni).

E continuerei a non applicarla se lo stesso Ministero, o chi per lui, non mi assegnasse altri fondi per non far spendere un euro alle famiglie. Pagare l’obbligatorietà è iniquità, figlia della contemporanea meschinità politica.
Dopo di che i Consigli di classe, che nel loro giudizio sono sovrani, promuoverebbero o meno gli studenti in base alle regole consuete, prescindendo dall’alternanza scuola-lavoro.

A questo punto cosa potrebbe fare il Miur? Un bel niente! Provate ad immaginare se una protesta del genere si estendesse in tutta Italia: scioperi, manifestazioni, ecc. non servirebbero. Sarebbero opportuni, invece, un bel po’ di attributi.
Il Ministero, a questo punto, non potrebbe “sollevare” dall’incarico centinaia di dirigenti scolastici, né sanzionarli in alcun modo; tanto più che qualsiasi tribunale gli darebbe in testa! Mani legate, figuraccia storica!
Fatelo sapere in giro, se vi va.

Giovanni Panunzio
Coord. naz. Osservatorio Antiplagio

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