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Obbligo vaccinale: sanitario Reintegrato con provvedimento d’urgenza ex 700 CPC

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Un sanitario sospeso in quanto non vaccinato viene reintegrato con un motivato e lungo procedimento di urgenza ex art 700 CPC da parte del Tribunale di Padova. Si tratta di un provvedimento molto importante perché, anche per le motivazioni, apre la strada a una serie di ricorsi d’urgenza anche in altre città italiane che possono portare in brevissimo tempo i lavoratori ancora dove appartengono, cioè ai propri posti di lavoro.

Il giudice ha ben motivato la decisione. Comprendendo che la ragione dell’obbligo vaccinale per i sanitari è quella della tutela dei terzi, non propria, contesta la decisone con i dati relativi al boom di casi positivi proprio nel pieno della campagna vaccinale, senso che la stessa non è efficace nel fermare i contagi. Tutto questo viene quindi a far ritenere fondate le ragioni che ritengono il provvedimento dell’obbligo vaccinale illegittimo, anche nell’ottica della tutela del lavoro dal punto di vista giuslavoristico e della tutela dei diritti costituzionali. Per tutti questi motivi il giudice d’urgenza accetta l’istanza di reintegro del lavoratore sanitario, che tornerà quindi a svolgere la propria opera, e a percepire la propria remunerazione, in un istituto sanitario privato.

Per chi vuole legegre la sentenza può trovarla allegata qui.


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