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Obbligo vaccinale? Perchè non allora un “Obbligo penale” se risultasse inefficace?

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Governo dovrebbe voler dire responsabilità, soprattutto quando si prendono delle decisioni controverse, che in parte contrastano con i fatti, e che comunque sono avversate da una grossa parte della popolazione.

Nel pomeriggio odierno mi hanno colpito due articoli: il primo, letto su Libero che riprendeva Il Corriere, parla di oltre il 30% di italiani contrari al Green Pass, come riportato da un sondaggio di Pagnoncelli. Il secondo da Affaritaliani, riporta come il governo si avvii a proclamare l’obbligo vaccinale covid-19.

Premettiamo che l’articolo sull’obbligo è un po’ confuso. Si parla di obbligo, ma anche di lockdown per i non vaccinati, cioè due misure sovrabbondanti e contrastanti: se tutti sono vaccinati, che senso ha applicare un lockdown? A meno che, come sembra trasparire, il realtà l’obbligo non sia tale, ma una specie di tassa, da 600 a 3600 euro per i non vaccinati. Una misura pericolosa e vi spiegheremo perchè.

Iniziamo con alcune osservazioni importanti:

  • prima, in senso generale, imporre un contributo aggiuntivo per un servizio universale come il Servizio Sanitario Nazionale, garantito a tutti i cittadini italiani indipendentemente dal reddito e dai comportamenti, apre la strada a una china pericolosissima. A quando un contributo speciale per gli obesi, o per i fumatori, o per chi stringe la mano o per chi trasmette malattie veneree?
  • il vaccino è veramente efficace? Proprio oggi Scenarieconomici ha riportato il caso della stazione antartica belga duramente colpita dal contagio nonostante lockdown, doppia vaccinazione test e richiami. Non solo: il paese che ha puntato maggiormente sui vaccini, completi di richiamo, cioè Israele, sta avendo una nuova ondata. Anche l’Austria, che ha preparato la strada all’obbligo, vede ora un’inversione dei casi. I dati preliminari sulla variante Omicron danesi indicavano come questa colpisse in modo indiscriminato vaccinati e non vaccinati…
  • perfino la stampa mainstream, come in New York Times, afferma che la copertura anche del Booster contro Omicron dura solo 10 settimane, pari a due mesi e mezzo scarsi. Che senso ha l’obbligo vaccinale, a meno che il governo non pensi di far vaccinare tutti i cittadini ogni due mesi e mezzo? I cittadini, a fronte di rischi limitati lo accetterebbero?
  • Quale vaccino? Se c’è un obbligo, allora il vaccino dovrebbe essere definitivo e a bassissimo rischio. Non si firma più il consenso informato, già di per se superfluo. Se il governo impone un vaccino che poi si rivela non ottimale, allora qualcuno deve pagare. Magari può essere eccessivo ricordare il caso Poggiolini, ma la scelta di un vaccino che si rivelasse non ottimale sarebbe spiegabile solo con qualche pratica torbida.
  • Infatti la scelta degli obblighi vaccinali, in passato, è avvenuta solo dopo lunghe e inequivocabili sperimentazioni. Il vaccino antipolio fu sperimentato per quattro anni prima di diventare obbligatorio (versione Sabin, quella che diventò ufficiale, mentre il Salk fu ancora più contrastato). Qui si è accelerato tutto, e ora si accelera anche l’obbligo.

Politici e virologi in quest’anno hanno detto tutto, e l’esatto opposto di tutto: che con la vaccinazione al 70% ci sarebbe stata l’immunità di gregge; poi l’80%, poi il 90% , poi, ora , l’obbligo. E poi? Quando si vedrà che, anche questo, non frena i casi, che cosa succederà? Promettere un rimborso a chi subisce effetti avversi è un po’ poco, anche perché avrebbe già dovuto essere fatto. Non si può avere la pretesa eterna di continuare a sbagliare e poi di rimanere, intoccabili, al proprio posto. Capisco il disprezzo assoluto di burocrati e “Tecnici” per la democrazia, ma ci deve essere un limite a tutto questo, per ragioni di decenza e, alla lunga, di ordine pubblico. A meno di non utilizzare metodi brutali cinesi, bisognerebbe evitare la cinesizzazione della politica. Quindi, nell’impossibilità politica di andare a elezioni e consultare veramente gli italiani, l’alternativa è prevedere una forma di responsabilità penale nel caso che le misure imposte si rivelassero, come prevedibile, inutili a fermare i contagi. Nulla di grave, ma sufficiente a togliere i responsabili, a livello politico, tecnico e di alta burocrazia dello stato, dalla possibilità di permanere nelle proprie posizioni. Per molto meno si è fatta la Severino, che poi era mirata a una singola persona, per cui sarebbe più che opportuno una norma che azzerasse una classe dirigenziale fallimentare. Soprattutto quando la presa in giro è stata prolungata e si è estesa a tutti gli italiani.

Non lo faranno, il tempo sarà buon, ma duro, giudice.

 


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