Esteri
L’eredità di Obama, sarà recessione e crollo delle borse? Cercheranno di dare la colpa a Trump ma il colpevole è l’ex Presidente! Ecco perchè
Sono settimane che mi ostino a collezionare tutti i dati che possano spiegare che l’economia USA è prossima alla recessione. Anzi molto probabilmente è già in recessione, il crollo di borsa verrà a seguire, come da copione.
Prima di tutto il dollaro: è troppo alto e sta annientando i profitti USA, guarda caso ha iniziato a salire a livelli insostenibili proprio a seguito della vittoria di Trump che in teoria – stando agli analisti di Wall Street pre elezioni – avrebbe dovuto portare un crollo azionario che non c’è stato.
Vi propongo una sfilza di grafici che ci danno come imminente il declino economico USA, mentre la finanza USA – in larga parte in mano democratica – per il momento vuole nascondercelo per continuare ad incensare Obama quale reggente politico di un partito Dem USA al disastro dopo la bruciante sconfitta:
Ora introduciamo alcuni indicatori che evidenziano la fragilità di importanti fondamentali economici USA che si sono formati sotto la doppia presidenza Obama, soprattutto durante l’ultimo mandato:
Ora il mercato: di fatto post elezione di Trump è andato contro i fondamentali, facile attendersi un ritracciamento (e probabilmente molti a Wall Street non aspettano altro per dare al colpa a Donald J. Trump del crollo, senza guardare alla radice del problema) :
Dobbiamo dunque chiederci perchè Obama si ostini a voler mettere in evidenza solo dati positivi come legacy della sua presidenza.
Tre ragioni. La prima e più semplice: ha molto da nascondere, ossia a breve sarà chiaro a tutti come l’eredità economica e in politica estera di Obama sarà addirittura fallimentare, vaticinata non tanto dai prossimi inevitabili crolli economici quanto dalla molto probabile scoperta – con il team Trump al comando – delle mistificazioni utilizzate sistematicamente dalla corrente presidenza per occultare la realtà delle cose, che non è così scintillante come ci vorrebbero far credere. In secundis, molto probabilmente spera di potersi ricandidare (o sua moglie) per un successivo mandato alla presidenza dopo Trump; e se questo non fosse possibile almeno per avvalorare la tesi di una ottima presidenza, viatico per un prossimo presidente nero degli USA.
Ma la ragione più importante è un’altra ossia oggi Obama sta cercando lo stesso azzardo perpetrato da Bill Clinton quando “pompò” l’economia allo spasimo con borse in perenne salita prima dell’elezione del 2000: l’elezione presidenziale 2000 (persa da Dem) avvenne a novembre, il giuramento il 20 gennaio 2001 e la discesa delle borse che portò al crollo/bolla dotcom iniziò il 9 marzo successivo. Poi vennero le torri gemelle, precisamente 6 mesi dopo.
Bene, mi aspetto qualcosa di simile nel 2017, io sto già vendendo le mie di azioni. Molto probabilmente oggi qualcuno vuole – sostenendo le borse dopo la sconfitta Dem – calciare il barattolo nel campo dell’avversario, i cocci saranno del successore alla Casa Bianca. In tale contesto fa sorridere che gli stessi media che attaccarono Trump in campagna elettorale… oggi dicono che si erano sbagliati, nessuna recessione in vista (magari si preparano ad attaccare il nuovo Presidente nel giro di qualche mese?)
Oggi Obama deve necessariamente dare l’impressione di una legacy positiva in quanto è il vero strumento con cui la finanza USA, sostanzialmente in mano ai Dem, cercherà di minare la prossima presidenza Trump dandogli poi la colpa della discesa dei corsi e del disastro che verrà. E dunque indirizzandola.
La realtà virtuale di un’economia obamiana solida sta piano piano lasciando il posto ad uno scenario pienamente recessivo: la colpa del futuro crollo dei corsi borsistici deriva dalla la falsa eredità (avvelenata) che Obama ci sta lasciando, fatta di manipolazioni statistiche dei dati economici ed anche dei mercati per nascondere il disastro con la connivenza di Wall Street che con Obama al potere ha fatto un sacco di soldi ai danni della classe media, con le borse sostenute dagli acquisiti anche diretti delle banche centrali in proporzioni mai viste nella storia capitalistica. E che dire dei disoccupati? Solo finzione: dire che la disoccupazione è scesa è una bugia, infatti Obama ha avuto l’idea geniale di sistematicamente togliere dal computo i soggetti che non lavorano e che non cercano più lavoro, stesso trucco usato in Italia dall’obamiano Renzi e che causerà immani disastri nel Belpaese La vera legacy di Obama è fatta di una divisione interna socio-economica mai cosi evidente dai tempi della guerra civile, da un conflitto inter generazionale di proporzioni epiche, da un’occupazione di bassissimo livello e di un accumulo di denaro delle elites mai visto nella storia, almeno non a seguito di una guerra dichiarata.
La cosa tragica è che i terribili dati economici USA sotto Obama vanno di pari passo con una forte riduzione delle libertà personali, dallo spionaggio massivo di stato dei dati informatici, di una presidenza tanto guerrafondaia per numero di conflitti quanto quella di Truman che gettò la bomba atomica, da un numero di destabilizzazioni globali volute dagli USA che non ha eguali nella storia. Dulcis in fundo, aggiungiamoci la sistematicizzazione delle “fake news”/notizie false inaugurate ufficialmente con la scorsa campagna elettorale al fine di discreditare Donald Trump (fonte: politico.com, vedasi recente report di CIA e CNN contro Trump, e parallelamente tenendo nascosti gli scandali della Fondazione Clinton poi emersi via Wikileaks – FACCIO NOTARE CHE NESSUNA DELLE MAIL DI WIKILEAKS CHE HANNO MESSO ALLA BERLINA HILLARY ED IL SUO STAFF SONO STATE CONTESTATE NEI CONTENUTI IN QUANTO VERE, SEMPLICEMENTE CI SI E’ LAMENTATI DEL FATTO CHE GRAZIE AI “RUSSI” [in realtà la fonte sembrerebbe totalmente americana] TALI MAIL SIANO STATE RESE PUBBLICHE VIA SUPPOSTO HACKERAGGIO, …).
Mala tempora currunt.
Mitt Dolcino