Attualità
OBAMA CONTRO IL BREXIT, LA RISPOSTA DI FARAGE… e Di Maio a Londra
Secondo i desiderata di tutta la stampa progressisto-europeista inglese (Il Guardian ne aveva parlato ben due giorni fa…) il Presidente USA Obama si è lanciato contro il Brexit perché l’uscita di Londra dalla UE indebolirebbe la lotta contro il terrorismo e l’ISIS. Quindi Obama ha proseguito ricordando le vite di migliaia di soldati americani morti proprio per l’Europa. (da ad. AGI)
Non è chiaro come un Regno Unito fuori dalla UE renderebbe la già tenue guerra all’ISIS meno robusta, visto che poi in Europa le posizioni in merito sono varie ed eventuali, ma suscita un po’ di scandalo, almeno in chi ha un po’ di rimembranze storiche, la seconda parte dell’affermazione: a dir la verità i soldati USA son morti a migliaia per tenere l’Europa (quella di Hitler) FUORI dalla Gran Bretagna, e poi per cacciarlo definitivamente. Ed in questo sforzo gli Inglesi non furono esattamente spettatori passivi.
Nelle medesime ore il leader del M5S Luigi Di Maio era in visita istituzionale a Londra, al parlamento britannico, con un notevole seguito di giornalisti. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal Huffington Post.
In mattinata aveva spiegato ad alcune agenzie di essere contrario a questa ipotesi (brexit NdR), poi ha precisato che il M5s è “contrario all’eventuale uscita dell’Italia dall’Unione europea, ma non si pronuncia sul destino dei britannici”, pur apprezzando il fatto che sia data la possibilità ai cittadini di esprimersi con il referendum di giugno. “Anche in questo modo gli inglesi si fanno rispettare”. Un’occasione, quella referendaria, che per i grillini andrebbe offerta anche agli italiani che “dovrebbero essere resi più partecipi delle decisioni”. E del resto, se il M5s è contrario a una possibile uscita dell’Italia dell’Ue, “tutt’altro discorso vale per l’euro”, ha ribadito Di Maio.
Comunque all’ingerenza sul Brexit hanno risposto sia Boris Johnson sia Nigel Farage. Il primo sul “Sun” ha scritto che l’intervento di Obama è stato “Incoerente, inconsistente e assolutamente ipocrita” e che “gli Stati Uniti chiedono alla Gran Bretagna di restare nell’Ue, ma non cederebbero mai il controllo di così tanta parte della loro democrazia come ha fatto il Regno Unito con Bruxelles”. Inoltre l’aggressivo Boris ha anche affermato che la causa di questo astio di Obama per il Regno Unito gli deriva dalla sua origine Keniota, e quindi dell’esser stato parte di un impero difeso da Churchill.
Ancora più bruciante la risposta del leader dello UKIP Nigel Farage
“This is why the likes of President Obama and Goldman Sachs are so passionate in their insistence of the UK remaining in the EU. Rather than dealing with individual governments, they can deal with and lobby unelected EU Presidents and Commissioners directly. Unaccountable to the electorate, these people now have the power to push the TTIP agenda. This subversion of democracy and the real threat it represents to our country is an issue that transcends and blurs traditional left/right divides.“
“Questo è il motivo per cui i favori del presidente Obama e di Goldman Sachs sono così a favore della permanenza del Regno Unito nella UE: invece che trattare con un governo eletto possono fare pressione lobbistica direttamente sul non eletti Presidenti e Membri della Commissione europea. Senza curarsi dell’elettorato questi signori hanno ora la possibilità di spingere sul cammino del TTIP. Questa sovversione della democrazia e la vera minaccia che ne deriva sono un problema che trascende e cancella le tradizionali divisioni fra destra e sinistra.”
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