Economia
Ecco il chip Blackwell “depotenziato” di Nvidia: la risposta strategica per riconquistare la Cina
A causa dei blocchi USA, la quota di Nvidia in Cina crolla dal 95% al 50%, spianando la strada a Huawei. In arrivo un nuovo, e più economico, chip AI per riconquistare il mercato.

La quota di mercato di Nvidia in Cina è crollata dal 95% al 50% negli ultimi quattro anni, a causa delle restrizioni super aggressive alle esportazioni di chip imposte dall’amministrazione Biden. Le restrizioni hanno aperto la strada al rivale cinese Huawei, che ha rapidamente conquistato quote di mercato con il suo chip Ascend 910B.
Secondo Reuters, Nvidia sta preparando il lancio di un nuovo chip AI con specifiche inferiori basato su un design architetturale Blackwell per conformarsi alle normative statunitensi e riconquistare la quota di mercato persa nella seconda economia mondiale.
Secondo queste fonti, il nuovo chip di Nvidia avrà un prezzo notevolmente inferiore rispetto al chip H20 recentemente soggetto a restrizioni. Chi ha familiarità con i tempi di produzione afferma che la produzione in serie è prevista per il mese prossimo.
Il nuovo chip, la cui produzione di massa dovrebbe iniziare a giugno, rimane entro il limite di larghezza di banda di memoria di 1,7-1,8 TB/s imposto da Washington utilizzando la memoria GDDR7, rispetto ai 4 TB/s dell’H20. Le fonti affermano che una seconda GPU Blackwell specifica per la Cina sarà rilasciata intorno a settembre.
Le fonti hanno fornito ulteriori dettagli sui prezzi e sulle specifiche del chip:
La GPU, o unità di elaborazione grafica, farà parte dell’ultima generazione di processori AI con architettura Blackwell di Nvidia e dovrebbe avere un prezzo compreso tra 6.500 e 8.000 dollari, ben al di sotto dei 10.000-12.000 dollari a cui è stato venduto l’H20, secondo due delle fonti.
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Sarà basata sulla RTX Pro 6000D di Nvidia, un processore grafico di classe server, e utilizzerà la memoria GDDR7 convenzionale invece della più avanzata memoria ad alta larghezza di banda, hanno affermato le due fonti.
Hanno aggiunto che non utilizzerà la tecnologia avanzata di packaging Chip-on-Wafer-on-Substrate (CoWoS) di Taiwan Semiconductor Manufacturing, apre una nuova scheda.
Nelle ultime settimane, il CEO di Nvidia Jensen Huang ha concluso accordi multimiliardari per chip AI in Arabia Saudita dopo che il presidente Trump ha revocato le restrizioni sui chip.
Huang ha criticato aspramente le restrizioni sui chip dell’era Biden, definendole un “fallimento”, ovviamente si oppone a quelle, altrettanto stringenti dell’era Trump.
Appare ovvio che Nvidia punta a riconquistare la quota di mercato persa nel settore cinese dei chip per l’intelligenza artificiale, del valore di 50 miliardi di dollari, anche per evitare che i grandi gruppi cinesi, come Huawei, possano essere tentati di sviluppare prodotti succedanei e sostitutivi, introducendo un nuovo concorrente sul mercato. Non distribuire una categoria di prodotti un’area come la Cina significa creare dei concorrenti.
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