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Nuovo Trattato di egemonia Franco-Tedesca, Aquisgrana 22 /1/19

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French President Emmanuel Macron and German Chancellor Angela Merkel exchange the French-German friendship treaty during the signing ceremony, on January 22, 2019 in the town hall of Aachen, western Germany. – France and Germany signed a new friendship treaty seeking to boost an alliance at the heart of the European Union as Britain bows out and nationalism advances around the continent. (Photo by Ludovic MARIN / AFP) / ALTERNATIVE CROP

Appena firmato il Trattato Franco-Germanico di collaborazione egemonica tra i due Stati, il primo di questa importanza dopo la creazione della Unione Europea. Infatti il loro precedente accordo risale al 1963.

Il Trattato di Aquisgrana cade non certo a caso alle porte delle elezioni Politiche del nuovo Parlamento UE.

Con la consapevolezza dello scollamento politica/ popolo(sovrano) espresso ampiamente in Francia con le manifestazioni di protesta dei Gilet Gialli.

Con la esplicitazione del nostro Governo circa la giusta stanchezza Italiana verso diktat irragionevoli di freno alla nostra economia, persino contro una fin troppo blanda legge finanziaria.

Con la consapevolezza che sempre più persone stanno prendendo coscienza che l’immigrazione di massa della popolazione Africana è diretta non oltre la barriera Alpina (lo dimostrano i respingimenti Francesi ai confini e il rifiuto di ripartizioni) e che si tratta di un’ immigrazione non di vera necessità, come la falsa bandiera finanziaria globalista vorrebbe propagandare, ma di uno svotamento programmato del Continente Africano per lasciare campo libero ai colonialisti Francesi, Inglesi, Cinesi, assetati delle sue risorse minerarie. Questo confermano anche Capi di Stato Africani e sacerdoti cattolici in loco.
Altro motivo di ingolfare l’Italia di 40 MILIONI di Africani (dichiarazioni ufficiali ONU, con motivazioni irreali) è anche creare uno squilibrio socio-economico nei Paesi che hanno la sfortuna di essere in mezzo al mediterraneo, Italia, Malta, Spagna, Grecia, quelli spregiativamente definiti Pigs (maiali) da chi davvero vorrebbe ridurci a grufolare in una pozza di fango, con norme internazionali penalizzanti a senso unico.

Quindi, in vista di una probabile sconfitta elettorale alle Europee da parte dei partiti sostenuti da Macron e Merkel, i due si accordano per creare uno Stato allargato e militarmente prontato, in contrasto con l’esistenza del soggetto politico Unione Europea.

Basti già citarne l’art. 3 che sovrappone competenze già attribuite alla Ue, prevedendo tra Germania e Francia “la loro collaborazione in materia di politica estera, difesa, sicurezza esterna e interna”.

Le espressioni più ricorrenti nel trattato riguardano proprio la loro “difesa”, “sicurezza”, “forze armate”, “dispiegamenti congiunti”, “aggressioni armate”, “loro industrie della difesa”, esportazioni di armi” e a questi fini istituiscono, quale organo politico, il Consiglio franco-tedesco. Ciò che inquieta, in questo ambito, è la creazione di “un’unità comune per le operazioni di stabilizzazione di paesi terzi” (Art. 6 del Trattato)
Ma allora stanno scaricando la Nato ?

L’egemonia tedesca nel Trattato si evidenzia con la richiesta irrituale, da parte della Francia, che la Germania Paese perdente nella seconda guerra mondiale diventi membro permanente del Consiglio di sicurezza ONU.

All’art. 20 del Trattato sanciscono un’integrazione tra le loro due economie (a dire il vero molto diverse) con regole comuni (esautorando di fattole regole comuni della Unione Europe) e all’art. 23 una commistione tra i due Governi Francese e Tedesco.

Stiamo a vedere se i loro rispettivi Parlamenti ratificheranno questo Trattato che sembrerebbe ad personam tra i due reggenti temporanei.

Nel frattempo è auspicabile un corrispondente cambiamento ragionato di assetto politico da parte degli altri Paesi membri dell’Ue, Italia compresa che per nulla al mondo deve farsi privare illegalmente della propria sovranità Popolare legislativa e territoriale da norme estere, come dimostra l’attuale inaccettabile attacco giudiziario verso un Parlamentare/Ministro/vice Presidente del Consiglio espressione di volontà politica popolare.

Valentina Lucarelli
Consulente legale, specializzata in Diritto alimentare
Blogger e speaker radiofonica


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