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Nuovo attacco missilistico degli Houthi contro il petrolio Saudita

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Seguendo da vicino l’attacco di droni e missili di domenica lanciato dal territorio yemenita Houthi nel cuore dell’industria petrolifera dell’Arabia Saudita, in particolare sull’impianto Saudi Aramco a Ras Tanura, le forze armate saudite riportano un nuovo attacco, ieri , sul territorio del Regno.

Secondo una dichiarazione della coalizione guidata da Riad, i sauditi “hanno distrutto un missile balistico diretto verso Khamis Mushait e un drone con trappole esplosive diretto verso la regione meridionale del Regno”.

L’alleanza filosaudita ha incolpato di questo attacco i ribelli Houthi, che sono in guerra con i sauditi e gli Emirati Arabi dal 2015.

Successivamente la notizia è stata confermata dalle agenzie di stampa saudite e degli emirati, che hanno condannato un attacco diretto, come quelli di domenica, contro le strutture petrolifere della società Aramco.

Questo è un video dell’attacco degli Houthi di domenica:

Nel frattempo la Casa Bianca ha commentato l’ondata di ultimi attacchi, con un portavoce che ha detto che i sauditi affrontano “autentiche minacce alla sicurezza” da parte degli Houthi dello Yemen. Ricordiamo che però la Casa Bianca ha tolto la qualifica di terroristi ai ribelli yemeniti.

Riguardo ai dettagli dell’attacco di domenica, una nuova dichiarazione saudita ha detto che “una scheggia di un missile balistico è caduta vicino a un complesso residenziale a Dhahran utilizzato dalla Saudi Aramco, la più grande compagnia petrolifera del mondo”, secondo Reuters.

Ecco dove si trova Dhahran, per comprendere quanto siano potenti i missili dei ribelli Houthi

L’attacco di domenica ha portato il petrolio Brent a 70 dollari al barile. Dove potrebbe portare i prezzi energetici un nuovo attacco riuscito? Ogni aumento del prezzo del petrolio spinge l’inflazione nei paesi occidentali, ma anche la produzione negli USA.

 

 

 


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