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Nuova ondata di cause con Bayer… ma stavolta dagli azionisti. Finalmente chi investe fa il proprio lavoro

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Si prepara una nuova ondata di cause legali contro la Bayer, sempre per il Glifosato, ma questa volta non dagli utilizzatori finali, che ne lamentano i danni alla salute. Ora è il turno degli azionisti della società, soprattutto di quelli precedenti l’acquisizione di Monsanto che ha portato in dote il noto pesticida e tutte le relative cause legali.

Come riporta Handelsblatt numerosi azioni della società tedesca hanno intrapreso una casua legale contro il CdA di Bayer accusandolo di aver ignorato   i rischi legali durante l’acquisizione della Monsanto, violando così obblighi previsti dalla legge per gli amministratori.

Le prime due azioni sono già state ricevute dal tribunale regionale di Colonia. Uno dei querelanti è la società di investimento statunitense Kingstown, rappresentata dallo studio legale di Berlino Hausfeld. Il rimborso richiesto è pari a  37 milioni di europer il danno che si dice abbia subito come azionista  a seguito delle varie cause legali, perse, negli USA, contro i querelanti per i danni da Glifosato.  Handelsbatt affeerma che queta non è l’unica causa  intentata dagli azionisti arrabbiati.

Il Glofosato era utilizzato nel noto erbicida Monsanto “Roundup” che negli USA è stato al centro di decine di migliaia di cause per i danni collegati al suo uso, oltre che per pubblicità erronea e falsa etichettatura. I rimborsi sono stati pesantissimi ed hanno porrtato ad un calo del valore azionario dell’ordine del 60% da quando fu deciso  l’acquisto di Monsanto per 66 miliardi di dollari.

Il management delle multinazionali ragiona in termini di crescita dimensionale, senza porsi le ricadute sugli utili. Al contrario, giustamente, gli azionisti ragionano in termini di utili. Quindi è giusto che, finalmente, gli azionisti faccino il proprio mestiere di controllo e non seguano il management come delle pecore.

 

 


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