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Euro crisis

Nove studi e rapporti a confronto sul break-up dell’Euro

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Torniamo a parlare di Euro.

In questo post vi proponiamo i LINK a tutti gli Studi Numerici affrontando la questione degli scenari economici che ci attendono con e senza Euro. Non abbiamo inserito gli Studi Qualitativi, ma unicamente quelli numerici.

Si badi bene che:

a)  un eventuale “collasso dell’Euro” e’ qualcosa di inedito, per cui ogni previsione vale fino ad un certo punto

b) quanto accadrebbe in uno scenario di “ritorno alle valute nazionali” dipende dalle ipotesi di come si realizzerebbe il ritorno alle valute nazionali (in modo traumatico o consensuale)

Euro_Crack-Up

 

Detto questo, buona lettura (cliccate sui Titoli per aprire gli articoli originali):

 

1) Studio Game theory and euro breakup risk premium – Cause and Effect di  Bank of America e Merrill Lynch

2)  L’impact d’une sortie de l’Euro sur l’économie française di Jacques Sapir. 

3) Esclusiva Analisi: simulazione di cosa accadrebbe con e senza EURO di Scenarieconomici.it

4) Studio “Bertelsmann Stiftung”: in caso di rottura dell’EURO grossi guai per la Germania

Sono tutti studi basati su uno scenario di ritorno non traumatico alle valute nazionali. Il risultato e’ sempre il medesimo: i paesi periferici (in primis l’Italia) avrebbero decisi vantaggi, mentre le nazioni centrali (in primis la Germania) avrebbero decisi svantaggi da tale processo.

Anche il nostro Studio (letto da 35.000 utenti solamente sul nostro sito) ha ipotesi non traumatiche, e conferma che  la rottura dell’Euro e la rivalutazione del Marco penalizzerebbero pesantemente la Germania, ed avvantaggerebbero le economie periferiche, quella Italiana in primis

   

5) Rapporto NOMURA “Euro Exit and Breakup – Legal Risk, Contingency Planning and Uncertainty”

Il Rapporto e’ molto tecnico e serio, ed analizza: i Rischi, gli aspetti legali ed i possibili piani. Si entra nel merito delle previsioni degli impatti sul sistema bancario e sulle ridenominazioni dei bond, nonche’ sulle previsioni dei nuovi valori di cambio. Lo scenario segue nel complesso il solco dei precedenti, seppur analizza altri aspetti. QUI trovate un’altra versione dello studio.

 

6) Euro break-up – the consequences di UBS Investment reserch

E’ uno dei primi studi fatti, in cui vengono unicamente presentati risultati, completamente discordi dagli altri studi. Lo scenario e’ traumatico, e si ipotizzano entita’ di svalutazione delle valute periferiche fortissime, ed un collasso del PIL generalizzato, tanto nelle nazioni core, che in quelle periferiche.

 

7) Leaving the Euro: a practical Guide di Roger Bootle

8) A primer on the Euro break-up: Depart, Default, and Devalue as the Optimal Solution di Jonathan Tepper for Wolfson Economics Prize 2012

Il primo studio studio analizza un’infinita’ di variabili macroeconomiche. Le conclusioni chiave sono per ambedue gli studi che l’Eurozona non e’ un’area ottimale e che e’ interesse strategico per le nazioni periferiche uscirne e tornare alle valute nazionali.

 

9) The future of the euro – An economic perspective on the eurozone crisis di McKinsey

Questo studio analizza una serie di scenari, tra cui quello di una spaccatura tra Euro del Nord ed Euro del Sud. A differenza di altri studi, si prevede nell’Europa del Sud una fiammata di inflazione maggiore nell’europa del Sud e vantaggi poco significativi. Nel Europa del Nord si confirmerebbe quanto gia’ detto da tutti ed 8 gli studi precendenti: una situazione molto pesante, con anche impatti su conti pubblici e debiti.

 

CONCLUSIONI

Come gia’ detto in premessa, un eventuale Collasso dell’Euro e’ assai difficile da prevedere, e molto dipende da come avverrebbe. Gli studi analizzati, per lo piu’ fatti nel 2012 e 2013, in qualche caso partono da ipotesi diverse (scenari di divorzio amichevole o scenari catastrofici).

Tutti gli Studi, senza alcuna eccezzione, prevedono, seppur in differenti misure, che la fine dell’Euro produrra’ serie conseguenze per la Germania ed i paesi “Core”. Su questo punto nessuno studio diverge nelle conclusioni. Certamente la Germania e’ individuata da tutti gli studi come il maggior beneficiario in termini di competitivita’ dell’era Euro, e conseguentemente nell’ipotesi di una sua dissoluzione sarebbe proprio la competitivita’ e l’export tedesco a soffrirne, con conseguenze su PIL, Occupazione e Conti Pubblici negative.

Divergono invece gli studi sulle valutazioni relative all’Europa Periferica. La quasi totalita’ degli Studi prevede che questa area avra’ vantaggi (piu’ o meno significativi) dal ritorno alle valute nazionali. McKinsey vede tali vantaggi piuttosto modesti rispetto a scenari di mantenimento dell’Euro (evitando pero’ l’austerity), mentre UBS e’ sostanzialmente l’unico studio che prevede una sorta di catastrofe generalizzata (in tutta Europa a dire il vero).

Rammentate pero’ che nella seconda meta’ degli anni 90 uscirono molti studi, anche numerici, che sostenevano all’unisono che l’Euro avrebbe prodotto vantaggi per l’economia, ed alcuni fecero previsioni numeriche. La realta’ a 15 anni di distanza ha complessivamente smentito dali simulazioni, e l’Europa ha vissuto la minor crescita economica planetaria, nonche’ una crisi sistemica. Per cui, prendete questi studi come interessanti e ben fatte simulazioni previsionali, ma non prendeteli come oro colato.

 Articolo pubblicato il 27 Agosto 2013 e riproposto in Reload

 

By GPG Imperatrice

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