Difesa
Nove membri del SAS britannico sotto accusa per Crimini di Guerra
Nove soldati britannici sono sotto inchiesta per crimini di guerra avvenuti in Siria, durante missioni contro l’ISIS
Nove soldati delle forze speciali britanniche potrebbero andare sotto processo per presunti crimini di guerra in Siria, secondo i dati del Ministero della Difesa (MoD). Questo per diversi episodi accaduti durante la loro carriera militare, cme riporta il Daily Mail.
Nel marzo scorso, secondo quanto riportato da fonti dello Special Air Service (SAS), durante un’operazione in Siria è stato rinvenuto un giubbotto esplosivo armato nelle vicinanze di un sospetto ucciso, anche se quest’ultimo non lo indossava al momento della morte.
Secondo quanto riferito al Daily Mail, i militari stavano monitorando di notte un complesso dove si sospettava la presenza di jihadisti. I sospetti sarebbero fuggiti dalla struttura poco prima di un’operazione pianificata.
Uno dei jihadisti è stato avvistato immobile dietro un cespuglio, senza che fosse chiaro se fosse morto, ferito o semplicemente nascosto.
I soldati del SAS si sono avvicinati alla sua posizione e hanno aperto il fuoco a distanza ravvicinata. Le fonti riferiscono che sono stati sparati colpi aggiuntivi per il timore che il sospetto potesse far detonare un giubbotto esplosivo.
Il caso è venuto alla luce mentre è in corso un’inchiesta pubblica dell’Alta Corte britannica su presunti omicidi di prigionieri talebani da parte di soldati del SAS in Afghanistan. Secondo le accuse, tra il 2010 e il 2013 sarebbero stati giustiziati fino a 80 sospetti talebani mentre erano in custodia.
Un portavoce del Ministero della Difesa ha dichiarato: “Il nostro personale britannico è rispettato in tutto il mondo per gli standard più elevati e saranno presi provvedimenti contro chiunque non rispetti tali standard, compreso il licenziamento dal servizio, ove appropriato. Sarebbe inopportuno commentare ulteriormente le indagini in corso”.
La Service Prosecuting Authority (SPA), l’equivalente del pubblico ministero nei tribunali civili, sta valutando un caso relativo a un individuo e un altro che ne coinvolge otto.
All’inizio di quest’anno, il Daily Mail ha riportato che cinque soldati in servizio della SAS stavano affrontando un’indagine per omicidio per la morte di un sospetto jihadista in Siria due anni fa.
I capi delle forze speciali avrebbero affermato che le truppe hanno usato una forza eccessiva e che avrebbero dovuto arrestare il sospetto, che è stato ucciso con un colpo di pistola. I soldati erano convinti che il sospetto rappresentasse una minaccia e avesse intenzione di compiere un attacco suicida.
La Royal Military Police sta indagando se l’uccisione dell’uomo sia un crimine di guerra.
Certo che per i poliziotti che sono tranquilli in caserma sarà facile giudicare un soldato che si trovava sul campo di battaglia. Le accuse sembrano ignorare che la realtà operativa del campo d’azione è molto diversa dalla situazione civile. La cosa migliore sarebbe quella di evitare di inviare forze speciali, se non si ha il coraggio di affrontarne le conseguenze.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
You must be logged in to post a comment Login