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Economia

Norvegia, boom di investimenti nel petrolio nel 2025, ma la festa sta per finire

La Norvegia si gode un anno record per gli investimenti in petrolio e gas, che nel 2025 raggiungeranno i 26,6 miliardi di dollari. Ma è l’ultimo boom: le stime prevedono un calo a partire dal 2026. Però la Norvegia non può ritirarsi dagli investimenti, pena la perdita del proprio status

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Gli investimenti nel settore petrolifero e del gas in Norvegia raggiungeranno quest’anno un livello record, trainati dall’aumento degli investimenti nei giacimenti in produzione, secondo quanto ha affermato martedì Statistics Norway nell’ultima indagine sui piani di investimento delle aziende.

L’indagine trimestrale sui piani di investimento ha mostrato che gli investimenti totali nelle attività petrolifere e del gas in Norvegia nel 2025, compreso il trasporto tramite oleodotti, sono stimati a 26,6 miliardi di dollari (269 miliardi di corone norvegesi), con un aumento del 6% rispetto alle stime del trimestre precedente.

“La revisione al rialzo per il 2025 è in gran parte determinata dalle stime più elevate nella categoria dei giacimenti in produzione”, ha affermato l’ufficio di statistica.

Però la crescita non sarà eterna: gli investimenti dovrebbero raggiungere il picco quest’anno e iniziare a diminuire moderatamente a partire dal 2026. Secondo l’ufficio di statistica, la stima per il 2026 è ora di 20,5 miliardi di dollari (207 miliardi di corone), in calo del 4,3% rispetto al livello di investimento previsto per il 2025.

Gli investimenti nel 2023 e nel 2024 hanno registrato un’impennata grazie al pacchetto fiscale norvegese sul petrolio del 2020, che ha incentivato gli operatori a presentare un piano di sviluppo e gestione (PDO) per diversi nuovi giacimenti, ha osservato Statistics Norway.

Anche l’inflazione e l’aumento dei costi della catena di approvvigionamento hanno contribuito ad aumentare il valore degli investimenti negli ultimi due anni, per cui la crescita può essere vista come anche nominale, non solo reale.

Considerando che “dal 2022 si sono verificati pochissimi nuovi sviluppi”, non sorprende che quest’anno si registri un moderato calo degli investimenti nello sviluppo dei giacimenti. Tuttavia, secondo l’ufficio di statistica, questo calo degli investimenti nello sviluppo dei giacimenti è compensato dalle aspettative di un’attività di investimento molto elevata nei giacimenti già in produzione.

Ulteriori sforzi di esplorazione e nuove scoperte sarebbero fondamentali per rallentare il calo previsto della produzione di petrolio e gas in Norvegia nel 2030, hanno affermato negli ultimi anni le autorità del più grande produttore di petrolio e gas dell’Europa occidentale.

La produzione dalla piattaforma continentale norvegese dovrebbe diminuire gradualmente nei prossimi anni, ha affermato in aprile la Direzione norvegese per le attività offshore nel suo rapporto annuale.

“Tuttavia, l’entità di questo calo dipenderà dal volume delle nuove risorse scoperte e dalla quantità di risorse scoperte che saranno sviluppate e effettivamente messe in produzione”, ha affermato l’autorità di regolamentazione.

Quindi, anche nel futuro, comunque la Norvegia dovrà continuare a investire nel gas e nel petrolio, se vorrà mantenere il proprio status di fornitore energetico dell’Europa e di elemento di stabilizzazione continentale.


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