Seguici su

Crisi

Non riesci a pagare un debito, scegli il saldo e stralcio!

Pubblicato

il

banca1Quando un soggetto in debito nei confronti di una banca o di altri istituti di credito subisce un imprevisto, come la perdita del lavoro o del coniuge, un aumento inatteso del tasso d’interesse del mutuo a tasso variabile, la separazione o un lutto, l’economia familiare subisce un forte crollo e molto spesso ci si ritrova impossibilitati a saldare con regolarità il proprio debito, anche dilazionandolo in più rate.

Ti starai chiedendo quando si può applicare questa formula?

Se stai vivendo un momento economicamente difficile saprai che quando il soggetto che vanta il credito (creditore) non vede più saldare le rate del mutuo o del finanziamento dopo poco avvia un iter giudiziario nei tuoi confronti e tu vedrai il tuo bene immobile pignorato.

Questa procedura ha inizio prima con l’atto di precetto e poi con il “decreto di trasferimento”, un atto in cui si notifica al debitore che ha perso la “libera disponibilità” dell’immobile pur rimanendone il proprietario, e da quel momento non potrà opporsi per alcun motivo alla vendita  della sua casa.

Considerando il periodo di crisi nazionale che stiamo vivendo , anche le banche hanno grossi deficit da colmare e di conseguenza devono incassare denaro, per questo che oggi come non mai una soluzione di saldo e stralcio viene accettata con più facilità, in quanto l’ente creditore è certo di ottenere subito una parte del debito anziché intraprendere azioni giudiziarie dalle tempistiche molto lunghe e senza avere la certezza di veder saldato il proprio credito in una misura soddisfacente.

Se siete in questa situazione optate per il saldo e stralcio, se non siete pronti per affrontarlo da soli il consiglio è quello di affidarvi ad un esperto in materie che via sappia guidare passo dopo passo sino all’azzeramento del debito.

Ti aspetto al mio prossimo articolo!

Domenico Panetta – Fondatore Angeli della Finanza


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito