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Non accontentiamoci della Mini-Flat Tax!

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Dal 2019 la rivoluzione fiscale della Flat Tax o “tassa piatta” partirà solo in maniera “soft” , purtroppo per ora la versione integrale è stata parzialmente accantonata per lasciare spazio a provvedimenti come il reddito di cittadinanza, la quota 100 per il superamento della legge Fornero e non dimentichiamoci del congelamento della clausole di aumento dell’iva (che era previsto dal primo gennaio 2019).

Chiaramente sia la manovra che i decreti collegati dovranno passare tutto l’iter parlamentare con conseguenti (si spera) miglioramenti e modifiche ma per ora sappiamo già alcuni dettagli.

La mini-flat tax che partirà dall’esercizio fiscale 2019 consente di estendere  la platea dei soggetti che accedono al Regime Forfettario, cioè quel regime che sostituisce l’iva e le imposte sui redditi con un’imposta sostitutiva al 15% (5% per le start-up per i primi 5 anni) calcolata su un “forfait” dei ricavi annuali che è fissato con un limite massimo che va da 30.000 a 50.000 euro in base all’attività svolta.

  • Con la riforma il limite massimo dei ricavi annui per aderire al regime Forfettario viene esteso a 65.000 euro (in un primo momento si era parlato di 100.000 euro ma l’Unione Europea consente la forfettizzazione dell’iva solo fino a 65.000 euro).

 

  • Per le imprese con  ricavi dai 65.000 ai 100.000 euro è prevista una tassazione agevolata del 20%. Non è chiaro se questi soggetti potranno aderire comunque al regime forfettario o avranno semplicemente un’aliquota agevolata per il regime ordinario (rispetto alla tassazione Irpef a scaglioni attuale che parte con un aliquota minima al 23%);

 

  • La possibilità di pagare un’aliquota al 15% fino a 65.000 euro dovrebbe essere estesa anche alle società di persone Snc, Sas e società di capitali Srl che optano per il regime di trasparenza;

 

  • E’ introdotta un’aliquota agevolata IRES per le società che investono in ricerca e sviluppo, macchinari e assunzioni stabili (vedremo poi come sarà nel dettaglio quando saranno emanati i decreti applicativi).

Dal 2020 dovrebbe iniziare a prendere forma la “Dual Tax” per le famiglie prevista dal contratto di governo. Riconosco che non sarà facile introdurla per quel che riguarda le famiglie perché va rivisto e ridimensionato tutto il sistema delle detrazioni che negli ultimi anni hanno permesso a tante imprese di determinati settori di sopravvivere (esempio detrazioni sulle ristrutturazioni, bonus mobili, detrazioni sul risparmio energetico, ecc..)

C’è bisogno di riforme più efficaci a favore delle piccole medie imprese come per esempio l’abolizione dell’imposta Irap o l’applicazione della Flat Tax già da subito a tutte le imprese che non superano dei limiti fissati di fatturato annuo (per esempio 500.000 euro).

Auspico che il governo nei prossimi mesi possa fare di più per le imprese e per lo sviluppo economico .


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