CinaEconomia
Nexperia: L’Olanda commissaria il produttore di chip di proprietà cinese. Una scelta sensata?
‘Olanda commissaria Nexperia, azienda di chip cinese. La mossa, basata su una legge da Guerra Fredda, è ufficialmente per “gravi carenze”, ma il caso dei chip nei droni russi svela il vero rischio. Ora si attende la reazione di Pechino.

Il governo olandese ha avviato un’azione senza precedenti nei confronti di Nexperia, produttore di semiconduttori con sede a Nimega ma di proprietà cinese. Con una mossa che segnala un netto indurimento nella politica di sicurezza economica, il Ministero degli Affari Economici ha ottenuto dalla Camera delle Imprese la sospensione del CEO della società, Zhang Xuezheng, di fatto ponendo l’azienda sotto un rigido controllo statale e sospendendo i diritti di voto della compagine cinese.
La decisione, tanto drastica quanto inusuale, si fonda su basi legislative che affondano le radici nel passato della Guerra Fredda.
La base legislativa e le motivazioni ufficiali
L’intervento è stato reso possibile dall’applicazione della “Wet op beschikbaarheid goederen” (Wbg), una legge sulla disponibilità dei beni concepita per garantire allo Stato il controllo su risorse strategiche in periodi di crisi. Un’arma legislativa potente, rimasta a lungo in disuso.
Secondo la comunicazione ufficiale del ministero, l’intervento si è reso necessario per due ragioni principali:
- Gravi carenze gestionali: Sono stati rilevati “chiari segnali di gravi carenze e atti di cattiva gestione” all’interno della dirigenza di Nexperia.
- Sicurezza nazionale degli approvvigionamenti: L’azione mira a “prevenire che i beni prodotti da Nexperia non siano disponibili in una situazione di emergenza”, assicurando così la continuità di forniture considerate essenziali per l’industria nazionale ed europea.
L’operazione è quindi presentata come una misura di tutela della sovranità economica e della stabilità delle catene di approvvigionamento, messe a rischio da una gestione opaca e dalla proprietà cinese (l’azienda appartiene a Wingtech, parzialmente controllata dallo Stato, quindi è come se la società fosse stata comperata dal governo di Pechino).
Il Paradosso: Tecnologia “non eccitante” e la vera posta in gioco
Se le motivazioni del governo appaiono chiare e formali, la situazione diventa meno comprensibile analizzando la natura tecnologica di Nexperia. L’azienda, infatti, non è un campione di innovazione paragonabile a colossi come ASML. Come sottolineato da Peter Baltus, professore di elettronica presso l’Università di Tecnologia di Eindhoven, “Nexperia realizza prodotti molto semplici, basati su una tecnologia ampiamente disponibile. Non è davvero eccitante”.
Nexperia produce chip di base, i cosiddetti “commodities”, utilizzati in applicazioni di massa:
- Sistemi di controllo per automobili
- Elettrodomestici
- Componenti base per l’elettronica di consumo
Allora perché un intervento così duro per una tecnologia non strategica? La spiegazione potrebbe risiedere in un dettaglio inquietante emerso in passato: la presenza di componenti riconducibili a Nexperia all’interno di droni da combattimento russi impiegati nel conflitto ucraino. Sebbene l’azienda abbia sempre sostenuto di non poter controllare l’intera catena di distribuzione, questo precedente ha probabilmente acceso un faro sulla società, trasformandola in un caso di sicurezza nazionale che va ben oltre il valore intrinseco della sua tecnologia.
Ora, tutti gli occhi sono puntati su Pechino. L’intervento olandese rappresenta uno schiaffo diretto agli investimenti cinesi in Europa. La reazione è attesa e potrebbe non essere morbida. Gli analisti temono che la Cina possa applicare il suo famoso proverbio: “uccidi il pollo per spaventare la scimmia”. In questa metafora, i Paesi Bassi, un partner commerciale relativamente piccolo, potrebbero diventare il “pollo” da colpire duramente per inviare un messaggio intimidatorio alla “scimmia”, ovvero gli Stati Uniti e i loro alleati.
Domande e Risposte
- Qual è esattamente la legge usata dal governo olandese? La legge è la “Wet op beschikbaarheid goederen” (Wbg), traducibile come “Legge sulla disponibilità dei beni”. È una normativa concepita durante la Guerra Fredda per permettere allo Stato di assicurare il controllo e la disponibilità di risorse, beni e aziende considerate strategiche in caso di emergenza nazionale o di guerra. Il suo utilizzo in questo contesto segnala che il governo considera la catena di approvvigionamento dei semiconduttori, anche quelli di base, una questione di sicurezza nazionale al pari delle infrastrutture critiche.
- Perché la presenza di chip Nexperia in droni russi è così rilevante? È rilevante perché trasforma un problema di politica industriale in una questione di sicurezza internazionale. Dimostra come anche componenti tecnologici semplici e di largo consumo possano avere un’applicazione militare (“dual-use”) e finire, attraverso catene di distribuzione complesse e poco trasparenti, in teatri di guerra. Questo precedente ha fornito alle agenzie di sicurezza olandesi ed europee una motivazione concreta per considerare Nexperia un potenziale rischio, al di là delle generiche preoccupazioni per la sua proprietà cinese, giustificando un’azione altrimenti percepita come sproporzionata.
- Quali forme potrebbe assumere la ritorsione cinese? La ritorsione di Pechino potrebbe essere selettiva e mirata. Invece di una guerra commerciale su larga scala, la Cina potrebbe colpire specifiche aziende olandesi che hanno forti interessi nel mercato cinese, ad esempio imponendo restrizioni, avviando indagini pretestuose o favorendo i loro concorrenti locali. Un’altra opzione è la restrizione all’esportazione di materie prime critiche in cui la Cina ha una posizione dominante, come le terre rare, necessarie per molte industrie tecnologiche olandesi. L’obiettivo sarebbe danneggiare l’Olanda in modo mirato per scoraggiare azioni simili da parte di altri paesi europei.

You must be logged in to post a comment Login