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New York: il candidato sindaco socialista e le sue “interessanti” amicizie
Il candidato sindaco di New York, il socialista Mamdani, nella bufera: spunta una foto con un Imam “co-cospiratore” del WTC ’93 e padre di terroristi.

I newyorkesi, a quanto pare, sono pronti per una nuova era. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, Zohran Mamdani si avvia a diventare il primo sindaco socialista (o socialdemocratico, se preferite l’eufemismo) di New York. Le probabilità sui mercati delle scommesse politiche, come Polymarket, lo danno vincente con oltre il 90% di possibilità.
Le conseguenze economiche della sua amministrazione se le godranno i cittadini della Grande Mela: aumenti di tasse per i più ricchi e per le grandi aziende sono già in programma, con ovvi trasferimenti dei facoltosi, insieme a idee creative come l’apertura di supermercati gestiti direttamente dal comune. Un esperimento di pianificazione economica che seguiremo con interesse.
Tuttavia, non sono solo le sue ricette economiche a far discutere. Le posizioni di Mamdani sul conflitto in Medio Oriente, con le sue accuse di “genocidio” rivolte a Israele e un’ambiguità di fondo nel condannare Hamas, hanno già sollevato più di un sopracciglio. Ma, come spesso accade, è una fotografia ad aver acceso la vera polemica.
Nei giorni scorsi, Mamdani ha pubblicato con orgoglio sul suo account X (ex Twitter) una foto che lo ritrae sorridente accanto all’Imam Siraj Wahhaj, presso la moschea di Masjid At-Taqwa. Mamdani ha definito l’Imam “uno dei principali leader musulmani della nazione e un pilastro della comunità di Bed-Stuy da quasi mezzo secolo”.
Today at Masjid At-Taqwa, I had the pleasure of meeting with Imam Siraj Wahhaj, one of the nation’s foremost Muslim leaders and a pillar of the Bed-Stuy community for nearly half a century. I was also joined by CM @dr_yusefsalaam of Harlem. A beautiful Jummah. pic.twitter.com/4kcN4CGlUk
— Zohran Kwame Mamdani (@ZohranKMamdani) October 18, 2025
Un “pilastro” con un curriculum di tutto rispetto.
Un “Pilastro” dal Passato Ingombrante
Per chi non lo ricordasse, l’Imam Siraj Wahhaj (padre) non è un nome nuovo alle cronache. Emerse infatti come “co-cospiratore non incriminato” nell’inchiesta sul primo attentato al World Trade Center nel 1993. Non un’accusa da poco.
Ma, come si suol dire, le mele non cadono mai troppo lontano dall’albero, e nel caso della famiglia Wahhaj, sembra che sia caduta un’intera cassetta.
La vera notorietà per la famiglia è arrivata nell’agosto 2018, quando non uno, non due, ma ben tre dei figli dell’Imam (Siraj Ibn Wahhaj, Hujrah Wahhaj e Subhannah Wahhaj) furono arrestati e accusati di terrorismo e abusi su minori.
Il motivo? Gestivano un “campo di addestramento al terrorismo” nel deserto del New Mexico.
L’orrore del campo nel New Mexico
La situazione scoperta dalle autorità andava oltre ogni immaginazione. Ecco un breve riepilogo dei fatti emersi all’epoca:
- Il Ritrovamento: In un accampamento fatiscente, accessibile tramite un tunnel sotterraneo, la polizia trovò 11 bambini denutriti e cinque adulti.
- La Vittima: Sul posto furono rinvenuti i resti del figlio di tre anni di Siraj Ibn Wahhaj, rapito mesi prima alla madre.
- L’Addestramento: I bambini sopravvissuti raccontarono alla polizia di essere stati addestrati per compiere sparatorie nelle scuole. L’obiettivo era colpire istituzioni “corrotte” come ospedali (in particolare il Grady Memorial Hospital di Atlanta), scuole e agenzie governative.
- I Manuali: Sul luogo venne rinvenuto un documento scritto a mano intitolato “Fasi di un attacco terroristico”, che includeva istruzioni su come usare un “punto di strangolamento”, rilevare cecchini e difendere un “rifugio sicuro”.
- Il Martirio: Alcuni degli adulti presenti, secondo le testimonianze, scherzavano sul “morire nel Jihad come martiri”.
Una giustizia “Distratta”
La gestione del caso giudiziario fu, per usare un eufemismo, peculiare.
- Il Giudice: L’allora giudice Sarah Backus decise di rilasciare i sospettati su cauzione con “firma” da 20.000 dollari (in pratica, senza versare contanti).
- La Scadenza: Le accuse contro tre dei cinque sospettati caddero poco dopo perché la procura non riuscì a formalizzare l’incriminazione entro la finestra legale di 10 giorni. Un caso che in Italia avrebbe fatto scandalo.
- Il Bulldozer: Come se non bastasse, poco dopo le indagini, il campo nel deserto fu “misteriosamente” raso al suolo da un bulldozer, cancellando di fatto la scena del crimine.
Sebbene i principali responsabili siano stati infine condannati all’ergastolo anni dopo, la gestione iniziale del caso rimane un esempio di efficienza giudiziaria al contrario.
L’Imam Siraj Wahhaj (padre), l’uomo della foto con Mamdani, all’epoca prese le distanze, sostenendo di aver aiutato lui stesso le autorità a trovare il campo. Una difesa lodevole, che però stona con il fatto che ben tre dei suoi figli fossero gli organizzatori di un covo terrorista dove è morto suo nipote.
Il futuro sindaco di New York, Zohran Mamdani, celebra dunque come “pilastro della comunità” il patriarca di questa famiglia. Una scelta che, tra un supermercato comunale e l’altro, definiremmo quantomeno “interessante”. Chissà come prenderanno questa posizione il Dipartimento di Giustizia e l’FBI.
Domande e Risposte sul Testo
1. Zohran Mamdani è davvero il favorito per diventare sindaco di New York? Sì. Al momento (ottobre 2025), Zohran Mamdani è il candidato ufficiale del Partito Democratico dopo aver vinto a sorpresa le primarie a giugno. Dato che New York è una roccaforte democratica, la vittoria alle primarie lo rende il favorito assoluto per le elezioni generali del 4 novembre. I sondaggi e le piattaforme di scommesse politiche indicano una sua vittoria quasi certa contro i candidati indipendenti (come l’ex governatore Cuomo) e repubblicani.
2. Qual è esattamente il legame dell’Imam Siraj Wahhaj (padre) con l’attentato al WTC del 1993? Siraj Wahhaj fu nominato dai procuratori federali come uno dei 170 “co-cospiratori non incriminati” (unindicted co-conspirator) nell’attentato al World Trade Center del 1993. Questo significa che le prove lo collegavano al gruppo, ma la procura decise di non incriminarlo formalmente. Inoltre, Wahhaj testimoniò come testimone a favore (character witness) per lo sceicco Omar Abdel Rahman, la mente dell’attentato, che fu poi condannato all’ergastolo per cospirazione sediziosa.
3. Che fine hanno fatto i figli dell’Imam responsabili del campo in New Mexico? Dopo una gestione legale inizialmente caotica (con accuse ritirate per vizi di forma), il caso è stato preso in carico a livello federale. Nel 2024, Siraj Ibn Wahhaj (il figlio) e la sua compagna, Jany Leveille, sono stati condannati all’ergastolo da un tribunale federale per reati di terrorismo e per il rapimento del bambino di 3 anni (Abdul-Ghani) che ha portato alla sua morte. Anche le due sorelle di Wahhaj, Hujrah e Subhanah, sono state condannate al carcere a vita.

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