Attualità
Nevada, primo stato USA che chiede un “Sovrapprezzo” sanitario ai non vaccinati
Giovedì scorso il Nevada è diventato il primo stato USA a imporre un pagamento supplementare di previdenza sanitaria ai lavoratori che non hanno ricevuto un vaccino contro il COVID-19, anche se il sovrapprezzo non entrerà in vigore fino alla metà del prossimo anno.
La misura riguarda i lavoratori pubblici, e deriva dal fatto che tutti, tranne due, membri del Public Employees’ Benefit Program Board (PEBP) dello stato hanno votato approvando un supplemento di $ 55 al mese sui lavoratori non vaccinati.
La proposta approvata prevede anche un supplemento di $ 175 al mese per i coniugi, i partner e le persone a carico dei lavoratori di età pari o superiore a 18 anni. Un grave peso che potrebbe però essere rivisto da qui all’entrata in vigore della norma, il primo luglio 2022.
In teoria questi soldi aiuteranno a compensare i costi dei test COVID-19 offerti ai lavoratori non vaccinati, ha affermato Laura Rich, dirigente del consiglio di amministrazione. Ricordiamo che il Nevada è una amministrazione democratica dal 2019.
I costi dei test fino a settembre sono stati stimati in $ 3,3 milioni e sono stati scaricati sui lavoratori. Il consiglio non ha analizzato il costo dei ricoveri per COVID-19 per la proposta perché ciò avrebbe reso il supplemento per coniugi e persone a carico “significativamente più alto”. Le norme statali vietano di aumentare ulteriormente la sovrattassa sui lavoratori sulla base dei rischi.
Magari presto i lavoratori obesi, fumatori e con dipendenze saranno costretti a pagare dei sovrapprezzi. Un modo elegante per togliere la copertura sanitaria universale, pubblica o privata.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.