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Nel Frattempo da Berlino: l’Europa del “Progetto Saturno” per mettere fuorigioco l’Italia democratica.

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In Germania fra Brexit e Gilet Gialli, oltre ad aver offerto asilo a Petain  Macron asilo nel cuore della crisi interna ed avergli offerto la propria copertura, si va a disegnare in futuro dell’Europa a trazione tedesca. Lo Spiegel ha disegnato in modo preciso l’Europa “Modello Saturno”. Il nome deriva dal fatto che il modello studia 3 anelli concentrici attorno al centro, implicitamente tedesco. Vediamo come sono :

  • Anello Esterno – Paesi che sono integrati completamente o parzialmente nel mercato europeo comune come , ad esempio, il Regno Unito post Brexit o la Norvegia, una zona chiamata “Area di prosperità e di collaborazione”
  • Anello Medio – Paesi più o meno con il livello di integrazione attuale e con qualche fondo di sviluppo e di compensazione . Più o meno il modello attuale di integrazione, ma , probabilmente, senza elementi politici. Non è ben chiaro come sia dal punto di vista monetario, anzi proprio non è chiaro nulla.
  • Anello interno – Paesi avviati al superstato con parlamento “Vero” (così viene indicato dal giornale) in comune , letto a voto capitatico, Rischi condivisi da unione monetaria e fiscale completa, servizio militare a scambio di aree, come nell’Italia post unitaria (ricordate Totò ed i “Tre anni di militare a Cuneo”)  , Erasmus obbligatorio, difesa comune. “Stati federali Europei”.

In realtà abbiamo già avuto tentativi di superstato europeo simile, corrispondente all’Impero Carolingio ed al Sacro Impero Germanico nella sua visione più ampia. L’esperienza non è stata molto positiva, nè in termini di cultura, nè in termini di stabilità politica, e ricordiamo che il Sacro Romano Impero era, per lo meno, unificato dalla Cristianitas. Eppure fu una costruzione fragile. Il modello è , ovviamente, quello svizzero, ma si ignora che la costruzione elvetica ha nella sua specificità la sua forza: la Svizzera si è addensata in 500 anni di lotte comune verso l’esterno, A Marignano, la guerra del Sonderbur, la quasi guerra per Neuchatel. Una storia limitate nel territorio, ma non per questo meno drammatica. Inoltre la Svizzera si chiuse al proprio interno sino alla metà del XX secolo. Insomma un percorso lungo e difficile, riuscirà a farlo il costrutto europeo?  Poi un parlamento “capitario” sarebbe un parlamento “Germanico”. Considerando un nucleo centrale franco germanico più satelliti avremmo 73-74 milioni di francofoni verso 90-95 milioni di germanofoni, e le altre minoranze sarebbero assolutamente minoritarie. Peggio ancora se entrasse la cosiddetta “Lega Anseatica”, cioè i paesi baltici: in qusto caso non solo il peso francese sarebbe ancora più diluito, ma si troverebbe in netto contrasto con i legami tradizionali che uniscono Parigi a Mosca.

E come si porrebbe l’Italia? Nel cerchio interno? Ne dubito, sembra una creazione del “Club privato” Franco – tedesco con aggiunte del BeNeLux. Nel “secondo cerchio”? Sicuramente cercheranno di farci entrare li, ma ha senso come posizione? Non crediamo proprio, perchè avremmo tutti gli svantaggi dell’appartenenza e nessuno dei vantaggi. Meglio indipendenti che vassalli. Pensateci in questi momenti così confusi.

 

 


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