Negli USA ci sono stati con un livello di povertà del 18%

Nel 2022, il tasso di povertà ufficiale degli Stati Uniti era dell’11,5%, con un totale di 37,9 milioni di persone in povertà.

Questa mappa, realizzata da Kayla Zhu di Visual Capitalist, visualizza la media triennale dei tassi di povertà per Stato americano dal 2020 al 2022.

I tassi di povertà sono calcolati utilizzando la misura ufficiale della povertà, che definisce la povertà confrontando il reddito annuo al lordo delle imposte con una specifica soglia nazionale aggiustata per le dimensioni della famiglia. I dati provengono dall’Ufficio del censimento degli Stati Uniti e sono aggiornati a settembre 2023.

Gli Stati Uniti meridionali sono generalmente più poveri I tassi di povertà degli Stati Uniti sono relativamente più alti al Sud.

Molti degli Stati con i tassi di povertà più elevati, tra cui il Nuovo Messico (18,2%), il Mississippi (17,8%), la Louisiana (16,9%), l’Arkansas (15,9%) e il Kentucky (15,8%), sono caratterizzati da ampie aree rurali, storicamente più povere delle aree urbane.

Gli stati con maggiore tasso di povertà

Molti di questi Stati del Sud hanno anche bassi livelli di istruzione e partecipazione alla forza lavoro, che contribuiscono a rallentare la crescita economica e a ridurre i livelli di reddito personale.

Nove dei 15 Stati con il PIL per lavoratore più basso si trovano nel Sud e Stati come il Kentucky e l’Arkansas sono tra quelli con il più basso rapporto occupazione/popolazione in prima età.

A livello di contea, circa una contea su cinque nel Sud ha sperimentato la “povertà persistente”, mantenendo un tasso di povertà superiore al 20% per tre decenni. Oltre l’80% di tutte le contee con povertà persistente negli Stati Uniti si trova nel Sud.

Quindi la domanda sorge spontanea: come mai ci sono così tanti poveri, se la Bidenomics ha avuto così effetto?