Economia
Negli USA 25 stati fanno causa contro l’EPA per le nuove norme sulle centrali elettriche
Gli stati governati dal GOP fanno causa contro lo stato federale che impone elle norme sulla cattura di carbonio alle centrali a carbone e a gas naturale, rendendo insicura la fornitura energetica
Ben 25 Stati americani governati dai repubblicani hanno fatto causa giovedì all’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA), contestando le rigide regole dell’Amministrazione sulle emissioni delle centrali elettriche.
I procuratori generali degli Stati hanno intentato una causa presso la Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Circuito del Distretto di Columbia, riferisce Reuters.
Alla fine di aprile, l’EPA ha annunciato nuove regole definitive sulla riduzione delle emissioni delle centrali elettriche, che obbligheranno le centrali elettriche a carbone che prevedono di contunuare a funzionare a lungo termine e tutte le nuove centrali a gas naturale di mettere in atto dei sistemi di cattura di carbonio.
L’EPA ha escluso le centrali elettriche a gas esistenti dal nuovo regolamento che imporrebbe l’installazione di sistemi di cattura del carbonio sulle ciminiere per ridurre le emissioni. Questa è stata una delle questioni più controverse durante il processo di elaborazione delle regole.
Mentre le centrali a gas naturale esistenti saranno esentate dalle regole finali, le nuove centrali a gas, così come le centrali a carbone che funzioneranno a lungo termine, dovranno controllare il 90% del loro inquinamento da carbonio, secondo la regola dell’EPA. Sarebbe la prima volta in cui l’ente federale americano pone dei limiti alle emissioni di carbonio nella produzione elettrica.
Le associazioni del settore hanno criticato le regole finali, con la National Mining Association (NMA) che ha affermato che sono “irresponsabili”.
L’Amministrazione Biden “ha rifiutato di tenere conto delle prove inconfutabili che la domanda di elettricità è in aumento, ha ignorato gli avvertimenti di affidabilità convalidati dagli esperti di rete relativi alla chiusura delle centrali a carbone e ha ignorato il fatto fondamentale che non esiste un sostituto adeguato pronto a rimpiazzare la capacità di generazione dispacciabile, estremamente necessaria, che il carbone fornisce una volta chiuso”, ha dichiarato Rich Nolan, Presidente e CEO della NMA.
Dustin Meyer, Vicepresidente senior di Politica, Economia e Regolamentazione dell’American Petroleum Institute (API), ha commentato,
“Continuiamo a temere che la regola finale dell’EPA non consideri adeguatamente l’affidabilità della rete e la necessità di nuovi impianti a gas naturale per mantenere tale affidabilità”.
Ricordiamo che proprio nei giorni scorsi vi sono state delle oscillazioni fortissime nei prezzi dell’energia elettrica in Texas, legate proprio all’introduzione di fondi rinnovabili non stabili.
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