Attualità
NEANCHE ALLE COLONIE SI CONCEDONO 48 ORE
Neanche alle colonie si concedono ultimatum di 48 ore per “Giustificare” i proprio atti. Neanche ai regimi più soggetti, più umiliati, più sottomessi. Ma il maestrino Moscovicè si permette di chiedere al “Cher Giovanni”, insieme al consigliere circoscrizionale della Magliana Dombrovskis (perchè questa è la sua legittimazione democratica dal punto di vista dei voti) di chiedere al ministro Tria di giustificare il perchè il debito italiano non sarebbe sceso come vorrebbe l’Europa.
Premesso che le previsioni europee di crescita zero sono sbagliate, premesso che è in atto un rallentamento economico mondiale con il quale basterebbe consigliare al francese di leggersi il Financial Times, premesso che una politica restrittiva, come dimostrato dai vari governi Monti, avrebbe comportato un miglioramento del rapporto debito PIL, proprio il tono con cui queste richieste vengono mosse risulta fastidioso, arrogante e, francamente, inaccettabile in una relazione fra uguali.
Il mandato politico delle ultime elezioni europee è forte e chiaramente viene ad essere messo il gioco dalla commissione con questa lettera. La volontà è chiara: umiliare il vincitore Salvini, costringerlo a chinarsi per giocarsi, alla Tsipras, il mandato popolare guadagnato.
Ora la palla passa al governo ed alla maggioranza politica che lo sostiene. Probabilmente Moscovici e l’assessore del quartiere Magliana ( definizione abbondante, in quanto il suo partito non ha preso neanche 100 mila volti alle ultime elezioni lituane) si aspettano la solita corsa al servilismo. Se non fosse che Moscovici è stato scelto come testimonial dal PD si potrebbe puntare ad un governo di unità nazionale, come suggerisce Giulio Sapelli, per rispondere in modo adeguato. Pur questo non essendo possibile speriamo che si possa rispondere a tono.
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