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Nasce Qivalis: 10 colossi bancari (tra cui UniCredit e Sella) lanciano la sfida della Stablecoin europea. Obiettivo 2026

Nasce Qivalis: la risposta di 10 banche europee alle crypto USA. Arriva la stablecoin vigilata che punta al 2026.

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Le grandi banche del Vecchio Continente non stanno più a guardare. Con l’ingresso di BNP Paribas, il consorzio per l’euro digitale privato diventa una joint-venture operativa con sede ad Amsterdam. Ufficialmente “senza scopo di lucro”, ma con una potenza di fuoco promozionale che promette scintille.

L’era della finanza digitale europea compie un passo decisivo, e questa volta non si tratta di startup nate in un garage, ma dell’aristocrazia bancaria che serra i ranghi. Si chiama Qivalis la nuova creatura nata dalla joint-venture di dieci tra i principali istituti finanziari europei. L’obiettivo? Lanciare una stablecoin ancorata all’euro (EUR), pienamente conforme alla normativa MiCA (Markets in Crypto-Assets), capace di restituire all’Europa una sovranità nei pagamenti digitali che oggi sembra appannaggio di operatori d’oltreoceano.

Dopo l’annuncio iniziale di settembre, il progetto ha accelerato: è stata costituita la società con sede ad Amsterdam e sono state avviate le pratiche per ottenere l’autorizzazione come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) sotto la vigile supervisione della DNB (Banca Centrale Olandese).

I protagonisti del consorzio

La forza d’urto di Qivalis è data dai nomi che compongono il suo azionariato. Non parliamo di piccoli attori, ma di istituzioni sistemiche. Al nucleo originale di nove banche si è aggiunto, il 1° dicembre, il gigante francese BNP Paribas, completando una squadra che copre gran parte dell’Eurozona:

  • Italia: Banca Sella, UniCredit

  • Francia: BNP Paribas

  • Germania: DekaBank

  • Olanda/Belgio: ING, KBC

  • Spagna: CaixaBank

  • Nord Europa/Austria: Danske Bank, SEB, Raiffeisen Bank International

Una governance di “peso” per rassicurare i mercati

Per guidare una nave del genere in acque regolatorie complesse, Qivalis ha scelto profili di altissimo livello, mescolando esperienza bancaria tradizionale e competenza nel mondo crypto.

RuoloNomeBackground
CEOJan-Oliver SellEx Managing Director di Coinbase Germany (dove ottenne la prima licenza crypto della BaFin) e manager in Binance.
PresidenteSir Howard DaviesGià Presidente della Financial Services Authority britannica, ex Vice Governatore della Bank of England e Presidente di NatWest.
CFOFloris LugtEx Lead Digital Assets di ING, esperto di gestione della tesoreria e rischi finanziari.

La scelta di Amsterdam e la supervisione olandese non sono casuali: si cerca un ambiente regolatorio rigoroso ma pragmatico, essenziale per costruire quella fiducia che spesso manca nel “Far West” delle criptovalute.

Il modello di business: “Coprire i costi” (e dominare il mercato)

Qui la faccenda si fa tecnicamente interessante e merita una lettura tra le righe. Qivalis opererà come una utility: l’obiettivo dichiarato non è la massimizzazione del profitto tout court, ma la copertura dei costi.

Perché questa scelta? Semplice: la direttiva europea MiCA vieta espressamente di distribuire interessi ai detentori di stablecoin. In altre parole, se comprate la moneta di Qivalis, non riceverete rendimento. Tuttavia, Qivalis incasserà eccome gli interessi sulle enormi riserve (titoli di stato, depositi liquidi) che deterrà a garanzia della moneta emessa.

Se i tassi rimangono in territorio positivo, anche solo “coprire i costi” con i rendimenti su miliardi di euro di riserve significa avere a disposizione budget faraonici. Non potendo distribuire utili agli utenti, questi fondi finiranno verosimilmente in infrastruttura tecnologica e, soprattutto, in massicce campagne promozionali. Prepariamoci dunque a vedere Qivalis ovunque: le banche hanno trovato il modo di finanziare la loro espansione digitale usando la liquidità stessa del sistema.

A cosa servirà?

Jan-Oliver Sell è stato chiaro: non è solo questione di comodità, ma di autonomia monetaria. La stablecoin permetterà:

  • Pagamenti transfrontalieri quasi istantanei (24/7), superando i limiti dei bonifici tradizionali.

  • Gestione efficiente della liquidità per le aziende (Supply Chain).

  • Regolamento di asset digitali e titoli su blockchain.

  • La moneta sarà “Elettronica”, ma, nello stesso tempo, di prorpietà diretta del cittadino

Prospettive

Il lancio è previsto per la seconda metà del 2026. Fino ad allora, il consorzio lavorerà per ottenere le licenze e affinare la tecnologia. “Non stiamo semplicemente costruendo reti di pagamento”, ha chiosato Sir Howard Davies, “stiamo garantendo che gli standard europei siano parte del futuro del denaro digitale”.

Resta da vedere se questa iniziativa riuscirà a scardinare il predominio delle stablecoin in dollari (come USDT o USDC) o se rimarrà uno strumento “istituzionale” per i regolamenti interbancari e industriali. Di certo, le banche europee hanno deciso di non farsi mangiare il pranzo dalle Big Tech americane senza combattere.

Questa Stablecoin vorrebbe fare concorrenza a Tether e ai gruppi americani che lanceranno stablecoin

Domande e risposte

Perché le banche europee creano una loro criptovaluta invece di usare quelle esistenti?

Le banche cercano “autonomia monetaria” e conformità normativa. Le stablecoin attuali (spesso legate al dollaro) sono emesse da società private extra-UE, talvolta con riserve poco trasparenti. Qivalis, essendo vigilata dalla Banca Centrale Olandese e conforme al regolamento MiCA, offre una garanzia di stabilità e sicurezza istituzionale necessaria per l’adozione di massa da parte di imprese e consumatori europei, evitando rischi legali o di controparte.

Posso guadagnare interessi detenendo la stablecoin di Qivalis?

No. La normativa europea MiCA (Markets in Crypto-Assets) vieta esplicitamente agli emittenti di stablecoin di riconoscere interessi ai possessori dei token. Questo serve a evitare che le stablecoin vengano usate come strumenti di investimento concorrenti ai depositi bancari. La moneta serve esclusivamente come mezzo di pagamento digitale rapido, programmabile e sicuro, non come forma di risparmio remunerato.

Quando sarà disponibile questa nuova moneta digitale?

Il lancio commerciale è previsto per la seconda metà del 2026. Attualmente, la società Qivalis è in fase di costituzione e sta lavorando per ottenere l’autorizzazione come Istituto di Moneta Elettronica presso la Banca Centrale Olandese. I prossimi mesi saranno dedicati alla preparazione tecnologica e al dialogo con i regolatori per assicurare che tutto sia pronto e conforme per la data stabilita.

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