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MUOIA BERLUSCONE CON TUTTI I FILISTEI. ORMAI É CHIARO CHE BERLUSCONI PREFERISCE LA BONINO AD UN MEMBRO DEL SUO PARTITO

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Si usava una volta il detto “Muoia Sansone con tutti i filistei”, riprendendo il racconto biblico del forzuto giudice che preferiva morie con i suoi nemici, piuttosto che continuare a vivere prigioniero. Questa storia è ottima per spiegare la situazione di Forza Italia, insieme a quella, meno tragica, del marito che si evira per fare un dispetto alla moglie.

Sappiamo come sono andate le cose :

18.15: Salvini annuncia che, per la presidenza del Senato, hanno votato la senatrice Bernini, Forza Italia e precedentemente nella terna dei candidati. Romani non è accetto dai Cinque Stelle perchè condannato, anche se per una vicenda minore.

“Per uscire dal pantano, la Lega fa un gesto di responsabilità all’interno del centrodestra perché vogliamo evitare che si perda altro tempo prezioso e vogliamo che il Parlamento cominci a lavorare il prima possibile”, “Non abbiamo chiesto nulla per noi, tanto che pur avendo preso i voti non chiediamo nè la presidenza della Camera nè quella del Senato, però se tutti rimangono fermi sulle loro posizioni qua si fa notte. Quindi abbiamo scelto al Senato di votare un candidato di Forza Italia per vedere se le altre opposizioni, a partire dai 5 stelle, hanno dei pregiudizi solo sul nome o sono disponibili a ragionare per far partire i lavori del Parlamento. È un atto di amore verso il Paese verso il Parlamento e verso il centrodestra. E speriamo che tutti abbiano la stessa responsabilità e facciano, se serve, mezzo passo indietro come abbiamo fatto noi

 

19.30: Risponde Berlusconi:  I voti al Senato ad Anna Maria Bernini, strumentalmente utilizzata, sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l’unità della coalizione di centrodestra e dall’altra smaschera il progetto per un governo Lega-M5S“,

 

21.15 Di Maio Accetta.

21.30 La Bernini Rinuncia :

 

Appare chiaro che a cercare l’autodistruzione, come nel 2013, sia Berlusconi: imponendo un nome inaccettabile a chiunque vuole isolare il Centrodestra che al Senato non ha i numeri per eleggere il Presidente, seconda carica dello Stato. Eppure a Forza Italia questa carica viene offerta e più volte: Di Maio, paradossalmente , non fa una questione di nomi (O profilo simile). Il problema è che proprio Berlusconi preferisce perdere , e portare con se Forza Italia e tutto il centrodestra, piuttosto che concordare questa carica con altri.

A questo punto gli scenari sono due:

  • il centrodestra resta compatto al Senato e verrà eletto un esponente del PD, magari Zanda o la Bonino, come del resto accadde nel 2013 con la sterile opposizione Schifani-Grasso;
  • il centrodestra ragiona (o si spacca) e viene offerto un nome di esponente diverso da Romani e, a questo punto, pure dalla Bernini (e questi tram passano una volta sola nella vita).

In questa situazione , checchè ne dicano gli ultras berlusconiani, ad uscirne molto meglio è Salvini, che, del resto, ha dimostrato veramente di non essere attaccato alle poltrone, ma di cercare un modus vivendi parlamentare. Chi ne esce invece molto male è proprio l’ala dura berlusconiana, che preferisce il suicidio politico ad una carica prestigiosa, ma non completamente sottomessa al Capo. Muoia Berluscone, con tutti i forzitalioti.

A questo punto domani sapremo l’epilogo di questa vicenda, che comunque manda in soffitta il centrodestra a trazione centrista in modo definitivo. In epoca democristiana si sarebbero trovati leader politici disposti alla mediazione, ma in Forza Italia questo è , evidentemente, impossibile: il capo ha fatto terra bruciata, non lasciando delfini o altre figure di una qualche importanza. Per fare un’altra citazione : Après moi le deluge. 

 

 


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