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MPS-ETRURIA: QUELLO CHE LA COMMISSIONE NON INDAGA Francesca Romana Fantetti

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La commissione di inchiesta/insabbiamento sugli scandali bancari Pd presieduta non a caso da Pierferdinando Casini ha fatto in modo che tutto ciò che avrebbe aiutato a mettere un punto certo ed a porre le premesse solide di valide fondamenta e basi per il futuro del nostro Paese, non emergesse.

Ecco cosa avrebbe dovuto accettare e chiedersi e si è guardata vergognosamente dal farlo:

1. In Italia la crisi bancaria del 2011-2012 non ci sarebbe stata se il governo legittimamente eletto dagli italiani Berlusconi non fosse stato defenestrato da Giorgio Napolitano in accordo con i responsabili colpevoli del l’attacco finanziario europeo (la Germania di Merkel tramite Deutsche Bank, la Francia di Hollande, la Bce con lettera firmata dal Presidente Jean Claude Trichet e da Mario Draghi datata 5 agosto 2011, appoggiati tutti dagli Stati Uniti di Hillary Clinton sottosegretario di Barack Obama (informato dei fatti ) contro il debito pubblico italiano, attacco che ha messo a forte rischio ed in grave pericolo le banche detentrici di quote elevate del suddetto debito.

2. La crisi bancaria non ci sarebbe stata se il governo illegittimo Napolitano-Monti, il primo dei ben quattro mai eletti dagli italiani, non avesse più che raddoppiato in un solo colpo la tassazione ed peso fiscale sugli immobili degli italiani. Ció perché, facendo come ha fatto il senatore a vita per imposizione di Napolitano, Mario Monti, il mercato italiano delle case è andato letteralmente a farsi benedire e tale grave crisi ha ridotto drasticamente il valore delle garanzie immobiliari dei crediti.

Il blocco delle operazioni di sviluppo immobiliare – nelle costruzioni, nell’edilizia residenziale e turistica – ha conseguentemente generato gravi sofferenze bancarie. Costretti a ricostituire i risparmi noi tutti, gli italiani, le nostre famiglie hanno dovuto diminuire la domanda di consumi. Come mai la Commissione di Casini non ha, guarda caso, indagato su tali temi?

Altre verità che non sono emerse riguardano gli interventi non attuati da chi avrebbe dovuto per competenza, – per cui oggi deve essere chiamato a risponderne – circa le banche fallite Mps , Etruria, Veneto Banca, Popolare di Vicenza e Carige su cui, differentemente, il terzo governo non eletto Napolitano/Renzi ha “puntato” per fare lucrare, alzandone il valore pochi giorni prima del disastro, a propri fini ed interessi finanziari ed economici Pd, precisamente a vantaggio di Carlo De Benedetti e dei contributori diretti della fondazione Open di Renzi stesso.

Un altro tema che la Commissione volutamente non ha esaminato è il perché nel decreto per banca Etruria e le altre guarda caso non è stata inserita la clausola, consentita dalla direttiva europea sul bail in, in base alla quale i risparmiatori che hanno sottoscritto in buona fede obbligazioni di banche hanno diritto a non perdere il proprio risparmio. Come mai la Commissione non ha sentito i firmatari responsabili di tale azzoppamento e depredamento dei risparmiatori italiani ingannati? L’inserimento di tale clausola dell’investitore in buona fede, che, lo si ripete, la direttiva consente, non ci sarebbe stato il disastro ed il panico cui i responsabili politici hanno dato vita e luogo.

La Commissione in realtà non ha voluto così come non vuole fare alcuna chiarezza, il suo scoop era ed è insabbiare tutto. E chi ha avuto, ha avuto e chi ha dato, ha dato. Ieri un risparmiatore tradito di Veneto Banca ha messo la retromarcia e ha sparato se stesso, tirlupinato e disperato, nullatenente, contro la vetrina della banca a Treviso. La disperazione è tanta, e questi maledetti si fanno beffe, progrediscono in carriera pubblica pagata da noi tutti, e insabbiano. Il quarto governo mai eletto Pd Napolitano/Gentiloni connivente sodale, e d’accordissimo.


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