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La mossa geniale del Cavaliere: avallare Salvini come erede politico e quindi supportare una lista fortemente antieuro in vista del 2015, in barba al PD

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Non c’è che dire, la mossa ha spiazzato tutti: il Cavaliere supporta Salvini come suo successore politico. Ossia supporta gli antieuro dichiarati, i più antieuro che ci sono in circolazione visto che in questo senso l’M5S sembra poco più di una vacua illusione.

Certamente nel patto del Nazareno ci deve essere scritto, o quanto meno viene certamente implicato, che non si può andare contro a quest’Europa della moneta unica che tanto successo ha dato alla Germania ed al PD. Dunque che Forza Italia oggi vada contro questa Europa, beh, anche questa è in termini stretti una pia illusione. Ma attenzione, se ad andare contro l’Euro fosse la Lega…..? Nessuno avrebbe da eccepire, o meglio il PD avrebbe molto da eccepire e quindi ci sarebbe comunque un negoziato ma non potrebbe farci nulla. Magari alla fine si arriverebbe ad abrogare la legge Severino o ad avere la grazia da Napolitano in uscita, che so….

Io che sono antieuro avendo fatto i compiti a casa (i conti intendo), io che credo che sia nell’interesse della cittadinanza italiana che lavora – non quella che vive di rendita, capito PD e Presidente della Repubblica, a cui sono strettamente tenuto al rispetto per la carica, a termini di legge – vedo nella Lega il movimento patriottico NON nazionalista – sempre all’attenzione del Presidente della Repubblica – che con la sua proposta può evitare all’Italia non solo la miseria da debito perenne ma soprattutto un regime neofascista finalizzato al pagamento del debito (per altro troppo spesso dimenticando che a livello pratico oltre la metà del debito attuale è stata contratta in lire e quindi ci sarebbe molto da discutere sul fatto di rimborsare tale frazione di debito in euro). Quella che viviamo oggi è una sorta di guerra, porterà tanta miseria come il post prima guerra mondiale. Dopo si arrivò al fascismo se non sbaglio, dunque non mi parrebbe tanto strano se capitasse qualcosa di simile anche questa volta. In realtà oggi mi aspetto più una forma di stalinismo, nel senso terrorizzare la gente, spremerla fino al midollo (quelli che restano, le aziende che non se ne vogliono andare) – ve la ricordate la persecuzione dei Kulaki? -.

Ho fatto una verifica questo fine settimana sulla differenza tra utile lordo ed utile netto di alcune aziende quotate e non: effettivamente l’aliquota di tassazione sbandierata dai media non torna mai, è sempre molto più alta, della serie per le PMI quanto asserisce la CGIA di Mestre è corretto (si arriva fino al 70% di tassazione). Mi sono però voluto calare nella parte dell’imprenditore e capire il perchè: la differenza sta soprattutto nelle detrazioni, se le aziende italiane potessero applicare le detrazione come fanno i loro pari europei l’aliquota teorica sbandierata dai media sarebbe corretta, andando a convergere con quella della CGIA sopra citata. Invece no, solo per citare un esempio [non l’unico] qui in Italia fino a quest’anno dall’IRES non si poteva nemmeno dedurre una componente fondamentale come il costo del lavoro, follia! E se un’azienda volesse delocalizzare gli interpelli per trasferimento di residenza non sono permessi [altrimenti scapperebbero tutti da quest’infermo fiscale, si infermo come il Paese!], meglio tenere tutti nell’incertezza così poi si può fare un bell’accertamento e spingere all’adesione (Dolce Gabbana non lo ha fatto, sono stati sputtanati come nessuno ma alla fine hanno vinto; Giorgio Armani ha deciso di pagare senza sputtanarsi anche se molto probabilmente aveva ragione). Dunque, se non è regime fiscal fascista questo…. Pensate solo, se ad imbattersi nelle grinfie del meccanismo è un piccolo imprenditore è letteralmente fregato…

Dunque, andiamo avanti con questa alleanza di centro destra targata Lega-FI, alleanza che proporrà flat tax al 15% e uscita dall’Euro: qualcuno è contrario?

Mitt Dolcino


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