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Morto a 37 anni sotto un blocco di marmo con un contratto di sei giorni. Per lui nessuno indosserà “magliette rosse” (di Giuseppe PALMA)

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Non si può, è inaccettabile.

Morire schiacciato sotto un blocco di marmo mentre si sta lavorando sotto il sole cocente di luglio, con un contratto di sei giorni, è una cosa incivile e indegna. E’ accaduto due giorni fa a Marina di Carrara, in Toscana, vittima un operaio di 37 anni, Luca Savio.

Ma nulla accade per caso. I responsabili di questo crimine li conosciamo. La tutela dei diritti fondamentali connessi al lavoro non si sono distrutti da soli, qualcuno lo ha fatto. E questo qualcuno ha un nome e un cognome.

Si inizia con la Riforma Fornero del 2012 (Legge n. Legge 28 giugno 2012, n. 92), la quale ridusse drasticamente le ipotesi in cui un lavoratore illegittimamente licenziato poteva vedersi reintegrare dal giudice nel posto di lavoro.  Un primo passo verso la mortificazione e la sudditanza dei lavoratori. Ma il vero smantellamento avviene col Jobs Act del Pd (cioè di Renzi & Co.), che non solo rende la “tutela reale” (cioè il reintegro nel posto di lavoro) un’ipotesi meramente reiduale (riducendola solo ai licenziamenti discriminatori e nulli, escludendo quelli economici), ma rende il rapporto di lavoro del tutto precario e senza garanzie. Secondo gli indici Istat risultano occupati anche coloro che lavorano un’ora a settimana. Luca Savio, con un contratto di sei giorni, “grazie” al Jobs Act risultava occupato. Credo non occorrano commenti su questo. Mi limito a registrare un passo indietro nei diritti sociali di oltre centovent’anni.

Ma in realtà non c’è nulla di che meravigliarsi. La sinistra post-comunista, da Prodi a Gentiloni, passando da Bersani e Renzi, ha abbandonato la lotta politica a tutela dei diritti sociali per abbracciare esclusivamente gli interessi e gli scopi del capitale internazionale, che hanno nell’euro e nei vincoli esterni europei gli strumenti di garanzia più efficaci. Siamo passati dalla svalutazione della moneta a quella del lavoro, lo scriviamo da anni ormai.

Per approfondire gli aspetti tecnici di questi argomenti, e per dimostrare che quanto asserito sinora corrisponde a verità, leggete pure questi tre miei articoli di qualche anno fa (solo uno di essi è più recente):

a) https://scenarieconomici.it/il-crimine-della-svalutazione-del-lavoro-allo-scopo-di-salvare-leuro-di-giuseppe-palma/

b) https://www.interessenazionale.net/blog/jobs-act-ha-raggiunto-l-obiettivo-svalutare-lavoro-tenere-vita-l-euro-momentaneamente

c) https://scenarieconomici.it/il-rapporto-inscindibile-tra-euro-e-jobs-act-di-giuseppe-palma/

Il resto sono solo chiacchiere e polemiche da bar. I lavoratori sono diventati i nuovi servi della gleba

Luca Savio aveva due anni in meno di me. Lascia la moglie e una figlia piccola. Mi piange il cuore, perché anch’io ho una bambina piccola. Caro Luca, ovunque Tu sia in questo momento, sappi che per te nessuno indosserà “magliette rosse”.

Riposa in pace

Giuseppe PALMA

 

 


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