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A MORTE I CONTANTI, VIVA I CONTANTI. C’è correlazione fra la lotta ai contanti e la lotta all’evasione fiscale?

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Di Costantino Rover alias Moonyard Gardener, Patrizio Calzolai e la partecipazione di Nino Galloni – aggiornato il 27/05/116

Sulla mia pagina Facebook intitolata L’Economia Spiegata Facile una lettrice, dopo un’accenno di perifrasi ed un virgolettato, mi chiede, a volo d’uccello:

Avrei una domanda. Voi che gestite questa pagina, approvate questo?

“La mozione n. 350, illustrata dal sen. Molinari (M5S), impegna il Governo a favorire la distribuzione agli esercizi commerciali di terminali POS evoluti, anche tramite la modalità del comodato gratuito, e ad adottare misure premiali che incentivino i consumatori all’utilizzo di sistemi di pagamento elettronici, al fine di proseguire nella progressiva eliminazione dell’uso del contante.”

Disegno di legge per la diffusione dei POS

Ci troviamo di fronte alla proposta trasversale per l’incentivo all’uso della moneta elettronica (a scapito dell’uso del contante).

Di primo acchito rilevo che si tratta di una proposta del M5S, ma poi leggendo il testo del link risulta che a proporre l’eliminazione dei soldi contanti sono un po’ tutti ad esclusione di Fratelli d’Italia se non vado errando.

Ora, che questa baggianata dell’eliminazione del contante ogni tanto venga tirata fuori dal nemico che tutto vede ed a tutto provvede (che tra l’altro credevo l’avesse accantonata), posso anche capirla e la trovo talmente patetica che mai mi sono messo seriamente a cercare di smontarla; ma che ci si cimenti anche chi non perde occasione di sbandierare ai quattro venti di voler tutelare gli interessi dei propri elettori e del Paese intero lo disapprovo totalmente.

Ma prendendola con più calma dobbiamo, anziché arrabbiarci, tentare di dare un contributo affinché una voce veritiera possa emergere e magari far cambiare idea sull’argomento.

Ed infatti eccoti sbucare fuori questa proposta a marchio M5S conferibile alla coppia d’assi FuksiaMolinari (Molinari è quello che un anno e mezzo fa non sapeva nemmeno l’ammontare del debito pubblico e per farci su un ragionamento disse l’ipotetica cifra di “300 soldi” e poi uscito dal M5S (respiro di sollievo)verso lidi a lui più congeniali).

Discussione su LEX

 

Si legge che questa proposta è atta ad incentivare l’uso del denaro elettronico con il fine di colpire l’evasione fiscale: 

“DISPOSIZIONI PER RIDURRE L’UTILIZZO DI MEZZI DI PAGAMENTO NON TRACCIABILI” … e “I motivi alla base della riduzione del contante sono: SEMPLIFICAZIONE, TRACCIABILITA’ E TRASPARENZA, LOTTA ALL’EVASIONE, LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO”.

 

UNA PROPOSTA A STELLE E STRISCIATE

A parte il fatto che non mi risulta trattarsi di un punto di alcun programma M5S, né che sia stata richiesta a gran voce DALLARRRRRRETEEEEEE e che anzi LARRRRREEEETE  avesse espresso parere contrario*

Sondaggio M5S sul tema del denaro contante

 

quindi mi chiedo dove sia l’urgenza di un’esponente del Mov. di fronte alla situazione di deflazione galoppante attuale (che peraltro statisticamente la micro evasione fiscale combatte), oppure alla disoccupazione o l’attacco alla Costituzione, mi chiedo da dove provenga tale idea visto che a tempo debito la medesima proposta di un attivista venne discussa sulla piattaforma e smontata sia dal sottoscritto che dalla maggior parte degli utenti che ebbero a commentarla.

 

BRUTTO, SPORCO E CATTIVO

La lotta al contante è un sequel che ha come sottofondo un mantra preconfezionato dalla finanza per la quale il contante è solo un costo pazzesco. Ecco così che fra una proposta di legge ed una discussione nel talk show travestite con buone intenzioni, si spiana la strada alla fregatura.

Molto spesso ci sentiamo dire che la colpa di tutto sta nel contante: dall’evasione fiscale al mercato della droga, dalla prostituzione alla mazzetta al politico.

Ma è veramente così? Oppure è semplicemente una scusa?

In questo pezzo, come tutte le volte che mi accingo ad affrontare argomenti tecnici, mi sono avvalso dell’aiuto di quelle persone qualificate che dovrebbero sedere agli scranni o nelle quinte del teatro politico e non fungere da spettatori o peggio ignorati. Consiglierei il primo partito per voti di fare lo stesso di quando in quando.

Ecco così che alle mie impressioni e semplici congetture si somma la visione a tutto tondo di esperti di finanza e di macro politica che spero possano costruire un ragionamento – che già di per sé è cosa originale a confronto del perenne e cristallizzato simulacro di opinione diffuso nelle scatole craniche ambulanti sulla terra ferma – ed essere spunto per una discussione e magari la creazione di autentica opinione.

Il primo simulacro di opinione da ascrivere a quanto sopra è: “Il contante deve essere eliminato perché rozzo e barbaro strumento superato e vetusto” che fa rima tra le altre con “il denaro è sporco” e ancora: “possibile che esistano ancora i soldi DI CARTA da tenere in tasca e che passano di mano in mano?”. Insomma continuiamo pure a dare un valore morale agli oggetti, specie quando sono semplici misuratori virtuali.

Non credevo che tali conclusioni mi sarebbero giunte direttamente da persone in carne ed ossa eppure – ebbene si – è successo anche a me. Prodigi dell’ascolto di Radio 24 e della ripetizione dei suoi mantra: questa si che è una mentalità medievale.

Ora senza dover fare un elenco troppo lungo mi vengono in mente un sacco di altre cose che, stante le forti motivazioni di fondo appena ascoltate, dovrebbero fare quella fine assai prima del tanto vituperato cash. Quante cose obsolete e rudimentali potremmo eliminare già da domani?

Vado in ordine sparso:

– lo scontrino fiscale;

– lo stuzzicadenti;

– l’automobile;

– la bussola;

– la scrittura a mano;

– l’orologio da polso;

– il braille;

– la carta igienica;

– le tasse;

– ecc. ecc.

 

Ma prima di procedere al reset, fermi tutti. Iniziate a considerare un subdolo e latente paio di buone ragioni della loro esistenza che non avete mai considerato fino a questo momento: SONO FUNZIONALI, SONO UTILI, SERVONO!

L’idea di eliminare il contante o anche soltanto di ostacolarne l’uso dovrebbe prevedere PRIMA le corrispondenti tutele a favore del suo scopo e non il contrario. La recente esperienza di aver creduto di fare un affare ad entrare nella moneta unica prima che fossero attuate le necessarie misure sociali, fiscali e politiche ci ha messi di fronte alla tattile realtà che sia stato l’Euro ad entrare dentro di noi. Ma se agli italiani “gli piace” non significa che sia necessaria una ragione, tanto meno ridicola, per “farlo”.

GLI ALTRI COSA FANNO?

Non per prendere esempio, ci mancherebbe che il sottoscritto, con quanto ci viene IMPOSTO COME ESEMPIO volesse fare il bravo bambino ubbidiente, ma nel resto dell’Europa come viene trattato il contante?
Ecco un articolo che vi svela come già oggi i cittadini italiani siano i più bistrattati.

Ecco una breve panoramica:

Spagna 2.500 Euro

Francia 3.000 Euro che però riducono l’uso a 1.500 Euro per gli stipendi e a 500 Euro per l’acquisto di metalli.

Grecia 1.500 Euro dal 1° aprile del 2011

Danimarca 13.400 Euro

Belgio e Slovenia 15.000 Euro

Germania ed Olanda che, invece, non hanno alcuna limitazione all’uso del contante. I cittadini residenti in questi Stati, nei loro acquisti in Italia, non dovrebbero sottostare ad alcuna limitazione secondo l’articolo del maxi-emendamento al Dl competitività. Come faremmo quindi con Olandesi e Tedeschi visto che saremmo obbligati a fornirgliene a volontà?

E PER GLI EXTRACOMUNITARI PRESENTI SUL SUOLO ITALICO? – Nella primavera del 2012 è stata prevista una deroga alla soglia dei 999,99 euro di pagamento in contante per i cittadini stranieri ed extracomunitari che nei commercianti, negli esercenti e nelle agenzie di viaggio possono effettuare pagamenti in contanti fino a 15.000,00 Euro.

E per vedere la tendenza media eccovi i grafici definitivo sul contante in Europa che dimostra – fonte BCE – come il calo del circolante sia solo possibile solo capovolgendolo…

grafici sul contante

 

 

COME CHIEDERE L’ELEMOSINA CON IL POS.

Una delle prime evidenze che dovrebbe emergere ma che evidentemente ha un peso specifico troppo elevato per raggiungere il pelo del buon senso è che senza lavoro non c’è reddito (nel 99% dei casi) e pertanto – in condizioni estreme – non c’è nemmeno denaro.

Ora, ai casi estremi di povertà, non certo infrequenti si arriva per scelta oppure per “vocazione” che vale a dire che su una strada ci arrivi o perché decidi di uscire dalla società (e ne hai il pieno diritto) o perché è la società che ti ci spedisce.

Ebbene se un tempo allungare la mano non era sufficiente e si poteva anche arrivare alla fatidica frase “La borsa o la vita!” cosa accadrebbe se nella borsa sapessimo benissimo che non c’è nulla che ci potrebbe togliere la fame?

Io credo che la priorità di un politico eletto dal popolo – almeno quello – con la disoccupazione oltre il 13% e che volesse eliminare il contante, dovrebbe essere la piena occupazione.

Perché senza un reddito per tutti o crei dei lager per clochard oppure dissemini il territorio nazionale di accalappia barboni pronti ad essere adottati da una famiglia entro una settimana, pena la sua soppressione.

Immaginatevi la scena:

Barbone: “Sono mesi che cerco lavoro, non trovo nulla e non ho da dar da mangiare ai miei figli.”

Distinto signore: “Sono stato educato ai valori della solidarietà; sono una persona sensibile ai bisogni di chi è meno fortunato di me: favorisca il POS che l’aiuto volentieri… per quello che posso.”

Barbone: “Grazie signore, quanto può darmi?… sa devo digitare la cifra sul terminale.”

Distinto signore: “Va bene 2 €?”

Barbone: “2 €? Si figuri con quelli non ci pago neppure le spese di transazione! E poi devo pure pagarci le tasse! Minimo 10 € o non se ne fa nulla! Non posso mendicare e anche rimetterci! Non ha letto le avvertenze scritte sul cartello che ho al collo?”

Distinto signore: “Mi perdoni non ci avevo fatto caso. Va bene 10 €.”

Barbone: “Grazie signore…ops ci dev’essere un problema di connessione con la mia banca… mi farebbe il favore di passare più tardi. Le sarei infinitamente grato!”

 

 

UN POS E… UN CONTO CORRENTE A TESTA

Altro caso piuttosto diffuso è la compravendita dell’usato. Devi vendere una bicicletta al tuo vicino? O la metti su internet (ma se il problema è l’evasione ci paghi le tasse) oppure fai strisciare… e la banca incassa la commissione (e ci paghi lo stesso le tasse).

E se togli la monetina come raccogli le offerte per la tua onlus di quartiere (o al banchetto per il partitino a 5 stelle) per strada? Vai, striscia per i 2 Euri alle primarie del PD (se il cavo ti arriva fino alla presa di corrente.

E poi, senza girarci tanto attorno, per poter utilizzare la moneta elettronica è necessario obbligare ognuno ad aprire un conto corrente bancario personale. Obbligatemi ad avere un conto corrente e vi denuncio al tribunale per la difesa dei diritti umani.

 

 

LA FALSA SCUSA DELL’EVASIONE FISCALE

Ma suvvia lo sappiamo tutti che il vero obiettivo è la lotta all’evasione fiscale – “già!” come piace intercalare a me – perché la mala va avanti e indietro con la barca a remi tra Italia ed Isole Cayman a depositare biglietti da 100 Euro, che poi lì li spende che è una meraviglia o mal che vada se la fa sempre a remi il tragitto inverso dopo essere tornato “a prelevare”.

Ma allora poniamoci direttamente la domanda: chi è che evade o elude le tasse in Italia? Ed ecco la risposta ricavata dal Kit di sopravvivenza economica creata da Economia 5 Stelle:

50% I grossi gruppi e corporations come Apple, Google, Facebook, Starbucks (che di contante fanno un uso diffuso vero?) ecc. che pagano le tasse in Paesi dove più gli conviene. A volte dichiarano perfino perdite***. Vi ricorda qualcosa la delocalizzazione fiscale della FIAT in Olanda ed Inghilterra?

Per info telefonare a Junker, presidente della Commissione europea****.

40% La criminalità organizzata.

ELUSIONE FISCALE – Il capitolo IMU vede esente la CHIESA che grazie a Mario Monti – noto per essere fervente membro della CEI come altri ministri del suo governo – non paga legalmente importi per OLTRE MEZZA MANOVRA FINANZIARIA: 24 MILIARDI OGNI ANNO.

Banche private? Potevano mancare all’appello? Solo dichiarando fra le passività (sulle quali non pagano le tasse) le case e gli immobili a cui fanno pagare un mutuo a famiglie e privati (risultando un reale passivo per loro) le banche la sfangano per 800 Miliardi.

Insomma come al solito per chi fa le proposte di legge è sempre una questione di SCELTA di priorità.

Seguono tabelle riassuntive su evasione ed elusione(V*).

ELUSIONE FISCALE:

Elusione fiscale

 

EVASIONE FISCALE:

Evasione fiscale

 

Ah già, finalmente combatteremo l’evasione dei piccoli artigiani, ovvero quella ad esempio di idraulici, elettricisti e muratori immancabilmente dotati di POS e di dreno che li segue a cantieri, perché, giustamente se su 122 Euro di fattura (IVA inclusa) il cliente riesce a recuperarne 1,22 e anche evidente che per far si che egli non perda questa ghiotta occasione ci sia un terzo che verifichi che tale lavoro è stato commissionato e svolto.

Insomma servirebbe un’intelligence che manco il Mossad… Forse che l’evasione si possa combattere con una equa fiscalità?

 

UNA SEMPLICE QUESTIONE DI LOGICA

Iniziamo a pensare al di là della propaganda e facciamo un ragionamento elementare: anche se tutto il mondo eliminasse il contante, tuttavia non potrebbe eliminare e controllare la circolazione di oro, argento, metalli preziosi e diamanti ed altri valori come le monete complementari, pertanto sarebbe abbastanza facile pensare che alcuni mercati come quello della droga o l’evasione fiscale potrebbero orientarsi verso quei valori molto facilmente, idem per l’evasione fiscale e sul cosiddetto nero. Dovremmo insomma assicurarci che lo Stato diventi proprietario assoluto di oro, argento, metalli, diamanti e minerali vari, il che e’ tecnicamente impossibile.

Altra questione è la località degli effetti di cui stiamo allegramente disquisendo, e cioè: stando alla proposta di legge in oggetto il contante sparirebbe o si ridurrebbe soltanto in Italia.

Beh su questo c’è veramente da sorridere poiché trovandosi l’Italia in un’area comunitaria che adotta la stessa moneta non si capisce come potrebbe vietarne o anche solo influenzarne la circolazione, non solo a livello normativo, ma a maggior ragione stante il fatto che l’Italia confina (ma và) con detti Paesi e che quindi non sarebbe affatto così difficile “fare bancomat” all’estero, per non parlare degli enormi disagi negli spostamenti o per quegli acquisti che nei Paesi membri non sarebbero possibili senza cash già in tasca. (VI* e VII*)

Ma a livello fiscale, la prospettiva di successo su evasione ed elusione e’ veramente così sicura? Elusione e evasione potrebbero essere combattute?

Anche questo è alquanto discutibile.

Molti Stati hanno una tassazione progressive e uno stato sociale, pertanto, nessuno ci assicura che dei disperati senza lavoro non possano cedere la propria carta di debito al proprietario della ditta (o capo bastone di qualche racket locale) e ricevere ‘uno stipendio falso’ per un falso contratto a tempo determinato.

Il vantaggio che il finto datore di lavoro trarrebbe sarebbe quello di fare risultare delle assunzioni che gli darebbero degli enormi sgravi fiscali, traendone così degli agi da elusione fiscale fino a quando il disperato non raggiunga la scadenza del contratto con relativo “assegno” di disoccupazione (anche questo soggetto a ricatto visto che sarebbe grazie al finto contratto che il ‘dipendente’ riceverebbe detto reddito da disoccupato).

 

Tuttavia per il periodo del contratto, il padrone usufruirebbe del contratto in essere per pagare una tassazione minore in cambio del sostentamento del malcapitato (cibo e bollette) il che vuol dire che in alcune parti della nostra Italia verrebbe legittimato solo il controllo delle clientele mafiose.

Insomma perché si possa giungere all’eliminazione del denaro contante devono sussistere le seguenti condizioni:

– deve essere eliminato su scala globale;

– deve sussistere l’assenza o controllo assoluto di monete alternative;

– possibilità’ di censire  e controllare tutte le monete alternative;

– flat tax (con la tassazione uguale per tutti scompare la tendenza all’evasione);

– stato di piena occupazione reale;

– controllo assoluto dello Stato sulla base monetaria e sui preziosi.

Chiaramente ci si rende conto di come siano condizioni difficilmente verificabili tutte insieme. Come la mettiamo poi con la mancanza di banche pubbliche e della impossibilità dello Stato Italiano di effettuare politiche monetarie adeguate perché adotta già l’Euro senza alcun alone di sovranità?

La domanda vera è: perché allora l’eliminazione del contante viene sbandierata come la panacea di tutti i mali?

Semplice: perché per le banche il contante è un rischio ed un costo! Nel momento stesso in cui una transazione costa al commerciante un 2% e un POS costa (o lo diamo gratis a tutti gli italiani sobbarcandone il costo allo Stato?), allora svolgendosi migliaia di transazioni al giorno, chiaramente a guadagnarci sarebbero esclusivamente le banche e questo avverrebbe senza il minimo rischio.

Come? Facciamo un calcolo spannometrico: di ogni banconota di taglio medio registriamo due passaggi di mano al giorno per un totale approssimativo di 600 passaggi all’anno GRATIS, cosa resterebbe se transitasse per via telematica?

Se su ogni operazione da 100 Euro la banca trattiene 2 Euro di percentuale fissa ogni 600 transazioni la banca s’è intascata 1.200 Euro di soldi REALI nostri (applicati dal negoziante sul prezzo finale.

Tanto per rendere più suggestiva l’idea ci siamo divertiti ad ipotizzare se i 100 Euro fossero sempre la stessa “banconota elettronica” cosa ne resterebbe dopo 100 passaggi a colpi di detrazioni in media del 2% (VIII*) a transazione. Segue tabella.

Tabella 3

 

LA SOLUZIONE GENIALE

Cosa facciamo allora? Eureka! Proibiamo per legge il costo delle transazioni! A voi la scelta su cui farli ricadere magari maggiorati su una o più voci qualsiasi dei costi del vostro conto corrente OBBLIGATORIO.

E nel caso di POS e transazioni gratuite? Non sarebbero le banche ma i commercialisti ad ingrassarsi.

Si però anche il POS ce lo danno “AGGRATISE” e pure ai negozianti. Insomma CE LO REGALA LO STATO! Si e allo Stato chi glieli regala? A proposito ed i costi di collegamento… rete, manutenzione ed operatori? Chi li paga?

 E l’evasione? Chiaramente verrebbe colpita l’evasione di sopravvivenza, ma l’altra – quella vera – rimarrebbe tranquillamente in piedi.

Cari signori miracolati dall’urna, preoccupatevi di risollevare il Paese e di dare occupazione, scuola e cultura ai cittadini affinché possiamo tutti veleggiare su un oceano di benessere.

RICORDATEVI CHE I SOLDI CONTANTI SONO L’UNICA PARTE DEL REDDITO DI UNA PERSONA SULLA QUALE ESSA ABBIA IL COMPLETO CONTROLLO. Questa a casa mia si definirebbe la principale forma di sovranità e di libertà. Se ti controllano i soldi sei messo peggio che non avere il collare imbottito di esplosivo come accadeva in un celebre film.

Quindi stiamo in campana!

E per concludere il parere di un esperto ed amico che, interpellato su questo tema ha risposto gentilmente come segue:

L’eliminazione del contante è il parente povero della riserva bancaria al 100% o del ritorno all’oro: CAMBIARE MA IN PEGGIO TORNARE AL TROGLODITICO SENZA CONSIDERARE AUSPICABILI EVOLUZIONI IN MEGLIO DELLA SPECIE.” (altro che medioevo ndr.) Nino Galloni

 

Ed infine quelle dei due redattori:

L’eliminazione del contante porta a quadruplicare i prezzi delle materie prime e dei metalli che diventerebbero nuove monete alternative” Patrizio Calzolai

 

Scusate la poco elegante parafrasi fantozziana –“La lotta al contante è una cagata pazzesca” Costantino Rover

 

—————

fonti:

proposte di legge: http://www.senato.it/3818?seduta_assemblea=456 e https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/edit_entry.php?id=121&lex_id=0 

* http://www.beppegrillo.it/risultati_contante.html

** https://www.youtube.com/watch?v=mS0jYC9rs1c

*** http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/21/grecia-starbucks-trasforma-incassi-in-perdite-al-fisco-neanche-caffe/565565/

**** http://www.ilgiornale.it/news/politica/juncker-dava-casa-agli-evasori-fiscali-1065712.html

V* http://www.corriere.it/economia/08_settembre_20/evasione_fiscale_ac39d4b0-8701-11dd-bd39-00144f02aabc.shtml

VI* http://www.pasqualemarinelli.com/index2.php?subaction=showcomments&id=1379334208&ucat=9

VII* http://www.pasqualemarinelli.com/index.php?subaction=showcomments&id=1357218721&archive=&start_from=&ucat=3&include_id=101

VIII* http://www.businessoggi.com/fare-business/accettare-pagamenti-po-va-benema-quanto-ti-costa

http://www.linkiesta.it/bancomat

http://gestoricarburanti.it/redazione/editoriali/articoli-della-redazione/4045-alcune-banche-non-rispettano-la-legge-sulla-gratuita-delle-commissioni-moneta-elettronica

 http://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/11951-uso-contante-si-cambia.html

Una grazie particolare ad Alessandro Ballardin ed a Giancarlo Michelotti per la gentile collaborazione.

Autore: Costantino Rover

 


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