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Moody’s approva in bianco il Job Act e chiede più tempo per le riforme: la spaccatura tra USA ed Berlino sta prendendo corpo, la sfida all’Europa sembra ora possibile

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Moody’s, la più strategica e vicina all’amministrazione USA delle aziende di rating, incedibilmente approva in bianco il Job Act mantenendo il rating stabile e soprattutto invocando più tempo per le riforme del Governo italiano. Questo è un atteggiamento davvero inatteso e soprattutto in aperto contrasto con l’approccio rigorista tedesco appoggiato fino a ieri l’altro.

Questo evento apre nuovi fronti: sarà interessante vedere come i nostri giocatori di poker locali sapranno utilizzare detto inatteso supporto. La strada, sembra, è quella di andare contro ai dettami e regole europee, una sfida aperta all’austerity ed all’Europa.

 

E’ ancora presto per capire cosa ci sia dietro ma certamente questo evento apre nuovi scenari: se la Germania dovesse accettare la vision di Moody’s l’Europa austera sarebbe finita in quanto si avallerebbe una rottura delle regole comunitarie. Se invece A. Merkel dovesse andare in direzione opposta a quanto preconizzato d Moody’s si aprirebbe un conflitto tra USA ed Europa, aprendo pur anche la strada al referendum sull’Euro. Sarà interessante vedere la posizione di S&P’s, normalmente più smussata, ma che certamente non andrà in direzione opposta al collega statunitense.

Vedremo, la partita si fa interessante. E non smetto di ricordare che il referendum sull’euro sbandierato da Grillo, tempismo perfetto, sebbene senza alcun valore legale (non si può fare alcun referendum su trattati europei approvati) certamente avrebbe un’enorme valenza politica e soprattutto sociale, si inizierebbe a riconoscere che l’euro, questo euro può essere dannoso oltre che utile solo alla Germania.

Mitt Dolcino


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