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Economia

MONTE PASCHI ACCELERA LA VENDITA DEGLI NPL …. SCAVANDOSI UNA TOMBA BELLA PROFONDA

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Una volta la saggezza popolare cercava di elogiare il comportamento ragionato nei confronti di quello frettoloso e superficiale : “La gatta frettolosa ha fatto i gattini cechi”, “Chi va forte va alla morte” etc.

Il mondo bancario moderno invece si bea della velocità, soprattutto quando a pagarne i danni sono gli altri.

Prendiamo il caso MPS: secondo il sito Bloomberg la banca sta valutando di vendere 28 miliardi di NPL (sofferenze +dubbia esigibilità) in un unico enorme blocco, invece che in più tranche e dopo un solo mese di analisi. . Quindi,  successivamente a questa vendita, si potrebbe formare il nuovo business plan con l’intervento dello stato e l’approvazione delle commissione europea.

Naturalmente quando le cose si fanno in modo affrettato si pagano, ed il ritorno degli NPL, più che alla media delle BCC (23,5%) o di incasso delle sofferenze dell’ABI, 42%, rischia di avvicinarsi a quello ottenuto da Unicredit, 14%. Si tratta di una perdita monstre pari a circa 7 miliardi di euro, altro che i 5 previsti di ricapitalizzazione iniziale. Non sappiamo neppure se gli 8,8 miliardi delle ultime valutazioni sarebbero sufficienti, anzi attendiamo con trepidazioni i dati di bilancio.

Ci permettiamo però di mettere in luce alcune osservazioni:

a) paga sempre Pantalone , leggasi lo Stato e gli Azionisti. E’ giusto che questi diano un premio esorbitante agli speculatori ? Non sarebbe giusto che lo Stato , il prossimo azionista, e gli attuali detentori di titoli dicano la loro su questa follia ?

b) se MPS ha già messo in calcolo queste perdite non si tratta più di una situazione da ricapitalizzazione preventiva, ma da un vero e proprio Bail In. La Commissione Europea sarà anche lei parte di questa commedia e farà finta di nulla ? La Banca è ormai insolvente, almeno seguendo le indicazioni proprio del suo management.  Proseguiamo in questa presa in giro della “Capitalizzazione preventiva”?

c) Fare un lotto enorme , da prendere o lasciare in un così breve tempo, espone non ad una trattativa equilibrata, ma all’affarismo di qualche grosso speculatore. Chi è responsabile per le perdite che si creeranno? 

Insomma una vera e propria stoltezza, non un risanamento bancario ma una campagna degna  di Brancaleone da Norcia che regalerà miliardi ai soliti speculatori. Nel frattempo, naturalmente il Governo dorme, quasi come se a pagare il conto , alla fine , fosse qualcun altro. 

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