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Moderna: nonostante il Covid manca gli obiettivi e precipita in borsa

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Moderna ha appena reso pubblici i suoi guadagni del terzo trimestre giovedì, mettendo in evidenza l’aver mancato clamorosamente gli obiettivi di utile  rispetto delle aspettative  di Wall Street e degli analisti. La differenza è macroscopica,  oltre $ 1 miliardo, che si aggiunge a una mancata gestione dei flussi di vendita sul mercato.

La notizia ha fatto scendere le azioni di Moderna di oltre il 15% tra segnalazioni di rari effetti collaterali, nuove restrizioni del governo e lotte per la produzione di vaccini. Inoltre la discesa della società americana ha trascinato al ribasso anche la concorrente Pfizer nell’ante mercato.

 

Le entrate trimestrali di Moderna sono state di $ 4,97 miliardi, rispetto alla stima di Wall Street di $ 6,32 miliardi, quindi i vaccini stanno perdendo gran parte del loro potere di vendita.  Le stime di vendita variavano da $ 4,94 miliardi a $ 7,37 miliardi, secondo Bloomberg.  La società non è riuscita a mantenere il boom di fatturato registrato lo scorso anno a causa della creazione del vaccino covid. A

Ecco cosa ha generato  gli utili del terzo trimestre per gentile concessione di Bloomberg:

  • Entrate del vaccino contro il Covid-19 $ 4,81 miliardi, +15% t/t, stima $ 6,27 miliardi
  • Collaborazione rev. 19 milioni di dollari, +56% a/a, stima 19,3 milioni di dollari
  • Entrate delle sovvenzioni $ 140 milioni, -3,9% a/a, stima $ 172,5 milioni
    EPS $7,70 contro perdita/azione 59,00c a/a
  • Spese operative totali $ 1,41 miliardi contro $ 393,0 milioni a/a, stima $ 1,49 miliardi
  • Spese di ricerca e sviluppo $ 521 milioni, +51% a/a, stima $ 478,1 milioni
  • Utile operativo $ 3,56 miliardi contro perdita $ 235,1 milioni a/a
  • Liquidità di cassa e altri crediti  15,35 miliardi di dollari

Inoltre, Moderna afferma di avere $ 17 miliardi di ordini di vaccini già in portafoglio per il 2022 e prevede vendite comprese tra $ 17 miliardi e $ 22 miliardi, mentre si prevede la consegna di vaccini da 700 a 800 milioni per quello che rimane dell’anno fiscale 2021. Però gli investitori a quanto pare hanno ancora seri le domande sulle prospettive a lungo termine delle vendite, che sorgono sia dalla mancanza di campagne di richiamo, che stanno arricchendo Pfizer, sia dai problemi avuti nei Paesi nordici europei.