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Cultura

Misteri della Roma Antica: le sepolture nel “Piombo piegato” di Gabii

Qual è l’origine dei “Sarcofaghi di piombo” di Gabii, risalenti alla tarda Età imperiale romana, in cui tre corpi sono letteralmente avvolti in spessi fogli di piombo piegati? Un mistero che ha 1700 anni

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Pensiamo di sapere quasi tutto di Roma, ma, in realtà, ci sono ancora dei misteri di non facile soluzione, come quello dei “Sarcofaghi piegati di Gabii

Gabii (in latino Gabii) era una città del Latium vetus,cioè dell’area abitata dagli antici Latini situata al XII miglio della via Prenestina, che collegava Roma a Præneste, cioè a meno di 20 km dal nucleo della Roma antica.

Secondo la tradizione romana, Gabii fu fondata dai Latini di Alba Longa. Un’altra tradizione suggerisce che sia stata fondata dai Siculi Galatus e Bins. Comunque si trattava di un centro molto antico, coetaneo di Roma, di cui condivideva le radici etniche.

La leggenda vuole che Romolo e Remo siano stati educati proprio a Gabii, dove impararono a leggere e scrivere, prima di fondare Roma.

Gabii, come tutti i centri del Latium vetus, aveva un rapporto contrastato con Roma, soprattutto agli inizi, quando quella che sarà la capitale dell’Impero non era che un villaggio etrusco-latino fra molti.  In epoca arcaica vi fu una guerra, che si concluse con un trattato noto come Foedus Gabinum, che garantiva uguali diritti ai cittadini delle due città.

La rapida decadenza

Gabii però, al contrario di Roma, inizio a spopolarsi preso. Già ai tempi di Silla dovette essere ricolonizzata. Nel I secolo a.C. ampie aree erano abbandonate ed era avitata solo nella zona vicina alla via Prenestina. Anche se sino al IX secolo esisteva una diocesi di Gabii, il luogo divetòpresto quasi deserto.

Il mistero dei sarcofaghi di piombo

Dal 2009 l’iuniversità del Michigan tenne diverse campagne di scavi a Gabii, il cui foro era stato oggetto di studi sin dal XVIII secolo. Furono identificate numerose tombe, anche antiche, ma quello che che attrasse veramente l’attenzione furono tre sepolture in cui i corpi erano avvolti in lastre di piombo, piane, letteralmente piegate attorno ai corpi

Già in Italia le bare erano rare nelle sepolture della Roma imperiale, ma, quando erano usate, erano soprattutto di legno.

Bare di piombo erano molto rare, perché il piombo era costoso, e in questo caso di questo metallo ve ne era tanto, oltre 150 kg. Quello che è particolare è il tipo di bara: un singolo, grande, foglio di piombo piegato attorno al corpo. Qualcosa di unico, trovato solo in tre sepolture a Gabii e in nessul altro luogo:

Il sollevamento della bara

Chi vi era sepolto? Lo studio era difficile perché il piombo non permetteva una TAC o una radiografia, aprirlo era pericoloso, e anche tagliarlo avrebbe comportato la liberazione di particelle di piombo tossiche. La tomba non presentava un corredo, per cui nulla si sapeva su chi vi fosse sepolto.

Alla fine si riusci a studiarne l’interno, e la patologia scheletrica suggerì che gli individui avvolti in questi fogli di piombo lavorassero come operai, o in agricoltura o nelle cave che si affacciano su Gabii in questo periodo, perché presentavano caratteristiche fisiologiche dei lavoratori fisici.

Queste non sono le uniche tombe di un periodo che si estende dal III al V secolo, ma le altre seguono i criteri delle normali sepolture dell’epoca. Peché queste tre persone sono state inumate in un modo così particolare, anzi unico, tra l’altro complesso e costoso, in un centro abitato quasi abbandonato?

Ecco un bel mistero

 


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