Difesa
Missili nucleari Sentinel: i silos sono troppo costosi. Meglio la soluzione “Mobile”?
Sentinel: L’ICBM USA Affonda nei Costi dei Silos. La Soluzione “Mobile” (e più Economica) per Battere Cina e Russia, questa la conclusione dei think tank USA
- Il rapporto del GAO mette a nudo i rischi di una transizione nucleare che non decolla, tra costi esorbitanti per i silos e la necessità di una risposta rapida all’espansione cinese. Forse gli USA devono cambiare strada.
La stabilità globale, si sa, ha un prezzo. E se si parla di deterrenza nucleare, negli Stati Uniti, quel prezzo sembra lievitare a dismisura. Il recente rapporto del Government Accountability Office (GAO) ha infatti acceso un faro sulla travagliata transizione dell’Air Force dagli obsoleti missili balistici intercontinentali (ICBM) Minuteman al loro successore di nuova generazione, il Sentinel.
L’allarme lanciato dal GAO è chiaro: affidarsi ciecamente al piano attuale per gli ICBM basati su silo, a fronte della rapida espansione degli arsenali di avversari come la Cina, potrebbe lasciare il prossimo Presidente con una forza di deterrenza troppo esigua e vulnerabile. La gamba terrestre della “triade nucleare” USA, fondamentale per proiettare la potenza convenzionale senza temere un attacco nucleare paralizzante in patria, è ormai fuori tempo massimo.
Il dettaglio che fa “Volare” i costi: i silos
Il progetto Sentinel, il cui costo iniziale stimato era di $78 miliardi, ha registrato un cost overun, uno sfondamento del budget, dell’81%. Il motivo principale non risiede tanto nel missile in sé, quanto nelle sue fondamenta.
- Il piano iniziale (e ingenuo?): L’idea era quella di riutilizzare, con un po’ di make-up, i silos dell’era della Guerra Fredda del Minuteman. Una mossa che sulla carta doveva far risparmiare.
- La cruda realtà: L’Air Force ha dovuto ammettere che le vecchie piattaforme di lancio sono in condizioni tali da non poter supportare il Sentinel fino alla fine degli anni ’70 del nostro secolo, cioè per altri 40 anni.
- La conclusione costosa: Sono necessari silos completamente nuovi, facendo lievitare vertiginosamente il costo totale del programma.
L’opzione su gomma: meno silo, più mobilità
Di fronte a questo salasso infrastrutturale, la proposta che torna in auge è quella di valutare seriamente una versione “road-mobile” (su strada) del missile Sentinel. Sembra quasi un ritorno al futuro, ma l’analisi economica è cambiata radicalmente.
I missili cinesi e russi sono già mobili su strada, da decenni. Ad esempio il RT-2PM2 Topol-M, il principale corripsondente russo del Sentinel, è lanciabile sia da silo corazzato, sia da piattaforma mobile.
Questo permette una grande flessibilità strategica per il missile, che, quando si muove su strada, è sotto forma di erettore-lanciatore e seguito da alcuni veicoli di supporto, e può essere lanciato in tempi relativamente brevi.
La Cina, a sua volta, ha rivelato il proprio erettore-lanciatore per il missile DF-61 proprio alla recente Parata per la Vittoria:
Sembra che questa quindi sia la soluzione preferita dagli avversari degli USA, perché meno costosa e meno vulnerabile: la loro posizione è sconosciuta. Risulta ideale quando vi sono ampi spazi, poco abitati, dove far correre questi mezzi senza che siano troppo notati. Ottimale per la Russia, ma anche per la Cina, che ha aree desertiche nella sua parte occidentale.
Per gli USA, più abitati, sarebbe un poco più complicato, anche se Arizona, New Mexico, Utah e Nevada potrebbero permetterne il dislocamento. Le aree in cui questi lanciatori dovrebbero muoversi comunque necessiterebbero di qualche forma di controllo di sicurezza e questo ha dei costi, non è gratis.
L’alternativa di estendere ulteriormente la vita operativa del Minuteman, per quanto allettante sulla carta per i falchi dell’austerity, è stata sconsigliata: i missili sono attivi dal 1970 (dovevano ritirarsi negli anni ’80) e il rischio di guasti e fallimenti legati all’età è ormai troppo elevato, come sottolineato dallo stesso ex capo del Comando Strategico, l’Amm. (in pensione) Charles Richard. L’infrastruttura di comando e i silos stessi mostrano chiari segni di decadimento.
La Conclusione (Senza Sconti)
La Cina accelera sul nucleare, e la Russia è impegnata nel suo sport preferito del nuclear blackmail. Gli Stati Uniti non possono permettersi di trovarsi con un deficit di deterrenza. L’unica strada prudente è andare avanti con il Sentinel.
Ma se è vero che la sicurezza nazionale non ammette sconti, è altrettanto vero che il conto deve essere gestibile. In un’ottica keynesiana (applicata alla difesa, ça va sans dire), è il momento di adattare i piani per spendere meglio e più velocemente: un mix di Sentinel in silos nuovi (dove inevitabile) e su lanciatori mobili (dove più efficiente) potrebbe tagliare la burocrazia dei cost overruns e garantire una forza ICBM robusta, efficace e (relativamente) più economica nel lungo termine.
Q&A per il Lettore
1. Perché la modernizzazione degli ICBM (Minuteman Sentinel) è così cruciale per gli USA? La modernizzazione è vitale perché il Minuteman III, risalente al 1970, è obsoleto e a rischio di guasto. L’ICBM è la “gamba” terrestre della triade nucleare (missili, sottomarini e bombardieri), e la sua funzione principale è la deterrenza: garantisce che un eventuale attacco nucleare al territorio USA innescherebbe una risposta catastrofica. Mantenere una deterrenza credibile è ciò che consente a Washington di proiettare liberamente la sua potenza militare convenzionale in tutto il mondo.
2. Qual è il problema principale che sta facendo lievitare i costi del programma Sentinel? Il problema principale risiede nell’infrastruttura di lancio. Inizialmente l’Air Force intendeva riutilizzare i vecchi silos del Minuteman, ma ha scoperto che le strutture sono troppo degradate per supportare il nuovo missile fino al 2070. La necessità di costruire interamente nuovi silos per il Sentinel ha innescato un aumento dei costi di programma dell’81% rispetto alle stime iniziali e sta causando forti ritardi nella transizione.
3. In che modo l’opzione “road-mobile” (su strada) potrebbe risolvere i problemi di costo e ritardo? L’adozione di una versione su lanciatore mobile del Sentinel, dispiegata su camion corazzati, permetterebbe di bypassare i tempi lunghi e i costi esorbitanti della costruzione dei nuovi silos fissi. Inoltre, un sistema mobile rafforzerebbe la deterrenza, rendendo i missili un bersaglio non fisso, complicando notevolmente i piani di attacco di un avversario. In sintesi, è una soluzione più rapida, teoricamente più economica (rispetto ai nuovi silos) e strategico-difensiva superiore.
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