“Miracolo europeo”? Ma dove??

Negli USA si è creato un mito circa la gestione positiva della crisi da parte dell’Europa, tanto che molti investitori stanno guardando al vecchio continente, anche per il battage mediatico sul Recovery Fund ed assimilati. Eppure , in realtà,. è solo fumo ed illusione. Vediamo che dice l’analista Bill Blain su questa ipotetica crescita miracolosa.

Il primo è il mito che l’Europa ha avuto un “Buon virus” , nel senso che ha gestito meglio la crisi.. Ma questa gestione “competente” del virus pone il vecchio continente nella posizione giusta per beneficiare di una più forte ripresa? Il fatto che, almeno in pura teoria, l’Italia dovrebbe avere la fetta maggiore di questi 750 miliardi del Recovery Fund coerente con questa ripresa ? La realtà è che l’Europa era in una crisi economica permanente molto prima ancora che si parlasse di Wuhan. Non c’è nulla di magico in Europa, e se vediamo una ripresa è solo perchè la caduta è stata molto peggiore rispetto ad altri paesi nel mondo.

Un secondo problema per l’Europa è il potere del comportamento umano. Alcuni comportamenti umani su cui si basava parte consistente dell’economia europea, come il turismo, sono stati azzerati. 11% del PIL spagnolo ed il 12 di quello italiano dipendono dal turismo. Se l’italia può parzialmente, ma molto parzialmente, contare su un flusso di turisti attraverso le Alpi, la Spagna è molto più isolata e non raggiungibile senza mezzi aerei. L’operatore tedesco TUI ha cancellato tutti i voli verso la Spagna. Come possiamo pensare che questo non finirà in un colossale disastro che si protrarrà per anni?

Il terzo problema è che la base dell’economia è stata devastata. Servizi personali, dai parrucchieri alla ristorazione a tanti altri servizi sono stati letteralmente cancellati ed azzerati. questo subito non si vede nei grandi numeri, ma si farà sentire su tutto il sistema economico europeo, con pesanti ricadute anche sulle azioni ed obbligazioni di società quotate, da quelle di produzione di beni di consumo a quelle di servizi, come le banche.

Alla fine anche l’europa sarà un deserto borsistico. Si tratta solo di aspettare.