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Minnesota: come il Welfare State americano è diventato il primo finanziatore di Al-Shabaab

Un’inchiesta svela come miliardi di dollari dei contribuenti del Minnesota, drenati da false cliniche e mense fantasma, finiscano nelle casse dei terroristi somali grazie alla cecità della burocrazia.

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C’è un vecchio adagio che dice che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. In Minnesota, a quanto pare, quella strada è stata asfaltata con i dollari dei contribuenti e conduce direttamente in Somalia. Un’inchiesta recente di Ryan Thorpe e Christopher F. Rufo ha scoperchiato un vaso di Pandora che mette in imbarazzo l’amministrazione democratica del governatore Tim Walz: il sistema di assistenza sociale dello stato, uno dei più generosi degli USA, è stato talmente permeabile alle frodi da diventare, secondo fonti dell’antiterrorismo federale, il “maggior finanziatore” del gruppo terrorista Al-Shabaab, il braccio armato e combattente di Al Quaeda in Somalia, autore di una spietata guerriglia.

Un sistema colabrodo: i numeri della frode

Non stiamo parlando di spiccioli o di qualche errore contabile. Stiamo parlando di miliardi di dollari drenati attraverso schemi fraudolenti massicci, facilitati da una burocrazia che, per timore di apparire “insensibile” o razzista, ha rimosso quasi ogni controllo preventivo.

L’indagine evidenzia come diverse reti criminali, composte prevalentemente da membri della comunità somala del Minnesota (la più grande negli USA), abbiano sfruttato programmi destinati ai più deboli per arricchirsi e finanziare attività oltreoceano.

Miliziani di Al Shabaab – fonte Telegram

Ecco i tre principali canali di emorragia finanziaria:

  • Housing Stabilization Services (HSS): Nato per aiutare senzatetto e anziani, è diventato un bancomat. Le stime iniziali prevedevano una spesa di 2,6 milioni l’anno. Nel 2024 la spesa è esplosa a oltre 100 milioni di dollari.
  • Feeding Our Future: Una frode da 250 milioni di dollari basata su pasti mai serviti a bambini inesistenti durante la pandemia. I fondi sono finiti in immobili di lusso in Turchia e Kenya.
  • Servizi per l’Autismo: Forse il caso più eclatante. Le richieste di rimborso per trattamenti dell’autismo sono schizzate alle stelle, con “diagnosi” facilitate e tangenti (kickback) pagate ai genitori per iscrivere i figli a centri fittizi, nati solo per incassare i denari pubblici. In questo caso un’indagine penale è la cura migliore.

Per dare un’idea della progressione geometrica della spesa – e della frode – osserviamo i dati sui rimborsi Medicaid per l’autismo in Minnesota:

AnnoSpesa Rimborsi Autismo ($)Note
20183 MilioniPre-espansione frodi
201954 MilioniInizio del trend
2021183 MilioniAccelerazione
2023399 MilioniBoom incontrollato

In questo lasso di tempo, i fornitori di servizi sono passati da 41 a 328. Un dato statistico inquietante riportato dall’inchiesta: al momento dell’esplosione del caso, un bambino somalo su 16 in Minnesota risultava diagnosticato con autismo, un tasso triplo rispetto alla media statale. Se non fosse una truffa conclamata, sarebbe un interessante caso medico.

La “Hawala” e la connessione con il terrore

Ma dove finiscono questi soldi? Non rimangono tutti in America per comprare auto di lusso. Una parte significativa viene inviata in Somalia attraverso il sistema delle “Hawala“, reti informali di trasferimento di denaro basate sulla fiducia e difficili da tracciare per i canali bancari tradizionali.

Secondo fonti della Joint Terrorism Task Force (JTTF) citate nell’inchiesta:

  1. Nel 2023 la diaspora somala ha inviato in patria 1,7 miliardi di dollari (più dell’intero budget del governo somalo).
  2. Al-Shabaab, il gruppo terrorista affiliato ad Al-Qaida, intercetta questi flussi. O tassando le transazioni o ricevendo direttamente i fondi da simpatizzanti.
  3. Un ex detective ha tracciato flussi dove milioni di dollari di welfare USA finivano direttamente nelle casse dei signori della guerra.

Come ha dichiarato una fonte confidenziale: Il più grande finanziatore di Al-Shabaab è il contribuente del Minnesota.

Il cortocircuito politico

L’aspetto più grottesco della vicenda è la paralisi politica. Secondo l’ex senatore statale David Gaither, la classe politica democratica e i media locali hanno ignorato i segnali d’allarme per anni. Il motivo? Il timore di alienare una base elettorale chiave e la paura di essere accusati di razzismo.

Quando nel 2020 i funzionari statali provarono a chiedere chiarimenti sull’espansione sospetta di “Feeding Our Future”, l’organizzazione rispose con una causa per discriminazione razziale. Risultato: i controlli si fermarono e i bonifici continuarono. È il perfetto esempio di come il politicamente corretto possa diventare lo scudo ideale per la criminalità organizzata, trasformando il welfare state in un involontario sponsor del terrorismo internazionale.

La lezione per noi europei è chiara: un sistema di assistenza privo di controlli rigorosi e guidato dall’ideologia invece che dai numeri non solo fallisce nel suo scopo sociale, ma rischia di finanziare i nemici della società stessa.

Tim Walz , governatore del Minnesota, incapace di fermare le truffe al sistema sociale

Domande e risposte

Come arrivano fisicamente i soldi dal Minnesota ai terroristi in Somalia?

Il denaro viaggia principalmente attraverso il sistema delle “Hawala”. Si tratta di una rete informale di broker di denaro che operano fuori dal sistema bancario tradizionale. I fondi vengono consegnati a un agente in Minnesota e, tramite compensazioni, vengono resi disponibili in Somalia quasi istantaneamente. Le indagini dell’FBI hanno rivelato che Al-Shabaab controlla molti di questi snodi in Africa o impone una “tassa” su ogni transazione, incamerando così milioni di dollari provenienti indirettamente dalle frodi ai sussidi americani.

Perché le autorità non hanno bloccato prima questi flussi di denaro sospetti?

C’è stata una combinazione di inefficienza burocratica e timore politico. I programmi erano stati disegnati con “basse barriere all’ingresso” per facilitare l’accesso ai fondi. Quando i funzionari hanno tentato di indagare sull’esplosione dei costi, le organizzazioni coinvolte hanno immediatamente gridato alla discriminazione razziale e all’islamofobia. Questo ha paralizzato l’azione amministrativa e politica del governo locale democratico, che temeva ripercussioni elettorali e mediatiche, permettendo alle frodi di metastatizzare per anni prima dell’intervento federale.

Sono coinvolti solo gruppi criminali o anche la politica locale?

Sebbene le accuse penali siano rivolte ai frodatori, l’inchiesta sottolinea legami preoccupanti con la politica. Molti dei soggetti coinvolti nelle frodi (come nello scandalo Feeding Our Future) erano donatori attivi o avevano legami pubblici con figure di spicco della politica del Minnesota, inclusi collaboratori del sindaco di Minneapolis e della deputata Ilhan Omar. Questi legami hanno garantito ai truffatori una sorta di “copertura” politica e legittimità che ha reso più difficile per gli auditor statali intervenire tempestivamente.

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