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MI PRENDO UNA PAUSA DALLE TV di A.M. Rinaldi

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Cari Amici (e non),

ho preso la saggia (almeno per me) decisione di prendermi una “pausa di riflessione mediatica”, ovvero di non apparire per un po’ in televisione. Questa mia autonoma decisione scaturisce dalla convinzione che la sovraesposizione mediatica sia negativa per tutti ad iniziare dal sottoscritto, per l’efficacia dei contenuti che ho divulgato con convinzione e per gli stessi programmi che rischiano di diventare noiosi sempre con gli stessi volti.

Pertanto, dopo la mia partecipazione a Coffee Break su La7 di oggi, apparirò solo nella mattinata di venerdì 13 luglio a Canale Italia perché l’ho promesso già da tempo al vecchio amico conduttore Vito Monaco a cui devo la gratitudine di avermi sempre ospitato quando gli altri mi ignoravano completamente. Ricordo che fino al 2013 frequentavo con una certa regolarità RAI1 per poi essere improvvisamente “bannato”! Evidentemente qualche zelante funzionario mi avrà ritenuto un “pericoloso reazionario” e per compiacere “Chi fuor li maggior tui?” di dantesca memoria, si è prontamente prodigato nel mettere sopra il mio nome una bella croce.

Gli eventi dopo il 4 marzo invece hanno fatto sì che per forza di cose mi richiamassero questa volta un po’ tutti, anche due o tre volte al giorno, praticamente in ogni televisione nazionale (anche sulla prima rete pubblica tedesca!) per ribadire semplici ma fermi concetti economici che erano da sempre scolpiti indelebilmente nella mio DNA e a cui non avevo mai rinunciato fermamente nel credere e nell’incrollabile certezza che la “Sovranità appartiene al Popolo”.

Non vi nascondo di essermi divertito e non sarà sfuggito ai più la mia perenne espressione sorridente di fronte a personaggi che continuavano come dischi rotti nel ripetere sempre gli stessi luoghi comuni come se avessero letto e imparato a memoria tutti lo stesso copione scritto chissà dove e mai aggiornato.

Insomma mi è piaciuto vincere facile e siccome sono sempre stato abituato solo a vincere ma mai a stravincere, reputo che sia il caso di prendermi una salutare pausa ritirandomi come fece Cincinnato. Torno perciò almeno per un po’ nel mio orticello per fare ciò che preferisco: dedicarmi all’insegnamento fra Roma e Pescara per poter dare tutto il supporto possibile ai miei studenti che ho sempre considerato come propri figli, scrivere su Scenarieconomici insieme agli amici autori che per me sono come fratelli e naturalmente dedicarmi alla mia famiglia che alla fine è la vera molla che mi ha fatto decidere di “metterci la faccia” e di scendere in campo.

D’altronde non sono mai stato in cerca di onori o poltrone ma solamente animato dal forte desiderio di dire la mia perché a quasi 64 anni non ho intenzione di arrendermi nel vedere il mio, il nostro amato Paese ridotto in questo modo quando ai miei tempi sono stato protagonista nel vederlo grande e tutto questo solo per dare un futuro dignitoso ai miei figli.

Insomma non un addio ma una semplice e temporanea “pausa di riflessione”, desideroso di ritornare ad essere quello che sono, che sono sempre stato e che non rinuncerò mai di essere. Voglio fortemente ringraziare in ogni caso tutti coloro i quali mi hanno dato l’opportunità di potermi esprimere liberamente in pubblico ad iniziare dai conduttori, registi, autori, tecnici e a tutti i cittadini (vi garantisco che sono veramente tanti!!!) che per strada o con messaggi (ho le email intasate!) mi hanno supportato e sinceramente ringraziato in modo fantastico e commovente per aver finalmente sentito dire tutto quello che in cuor loro avrebbero da tempo voluto ascoltare da qualcuno.

Insomma un immenso e sentito grazie a tutti e per chi vorrà seguirmi ancora potrà sempre accedere a Scenarieconomici che sarà insieme agli amici autori sempre in prima linea!
Arrivederci e ancora grazie,

Antonio

P.S. – Quando accenderò i miei soliti Toscani rivedendo ogni tanto i video più divertenti (e sono tanti!) delle mie partecipazioni, sappiate che sorriderò sempre pensando sempre a voi!


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