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MERKEL, LA PACCHISTA: FISSA OBIETTIVI CLIMATICI INCREDIBILI, SENZA NESSUN PIANO

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Noi pensiamo che i tedeschi non vadano neanche al bar senza un piano. Del resto loro sono i professionisti, quelli seri, quelli che hanno sempre una soluzione pronta. Ulrich Anders un giorno si e l’altro pure ci decanta la qualità dell’engineering  d’oltralpe , come il famoso Aeroporto di Berlino o l’Opera di Colonia. Ora la Merkel non può essere estranea a queste qualità, anche se un articolo sul quotidiano tedesco Welt pone qualche dubbio.

L’avanzata dei verdi in Germani pone sul piatto un tema ecologico che le forze politiche si trovano a dover affrontare, Merkel e CDU compresa. La soluzione della cancelliera è stata semplice: l”obiettivo di ridurre dell’80% le emissioni di CO2 tedesche entro il 2050 è stato portato al 100%. Quindi nel 2050 la Germania sarà una nazione CO2 free, e tutte le sue attività energetiche deriveranno da fonti rinnovabili o, comunque, senza emissione di anidride carbonica.

C’è però un problema: già non esistevano politiche chiare che potessero guidare la riduzione all’80%, ora si porta il limite al 100% e , ugualmente, non esistono politiche industriali ed energetiche tali da rendere credibile e sensato il limite enunciato. Già i limiti previsti per il 2017 sono stati spostati al 2020, ma, nonostante questo si pensano questi nuovi limiti che vogliono essere imposti a livello Europeo in sede di Consiglio Europeo per la neutralità del Clima. Peccato che solo per la Germania un’operazione del genere verrebbe a costare 2300 miliardi di euro e la Merkel non dice come, o chi, dovrebbe pagarli.

Quindi i casi sono due :

  • come per i precedenti programmi climatici tedeschi si tratta del solito clamoroso pacco, enunciato magari per prepararsi un seggio in commissione in nome dell’ecologia;
  • oppure ha qualche metodo segreto per scaricare costi industriali ed economici sui terzi.

Ricordiamo che la Germania ha una fetta important di energia prodotta dal carbone, di cui la metà dalla povera ed inquinante lignite. Sull’installato siamo al 22%

Se invece analizziamo quella effettivamente utiizzata abbiamo il risultato per cui il carbone ancora genera il 34% dell’energia tedesca

Sarebbe interessante sapere come la signora Merkel vuole realizzare i propri obiettivi, oppure siamo di fronte al solito pacco politico tedesco. Attenzione che però potrebbe volerlo dare agli altri, il pacco, imponendo dei vincoli ecologici assurdi.


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