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Mentre mezzo mondo pensa al nucleare, noi festeggiamo la dismissione dell’ultimo impianto del settore

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Che bello,  abbiamo dismesso l’ultimo impianto della filiera nucleare in Italia, e , giustamente, festeggiamo. L’impianto di preparazione del combustibile nucleare di Bosco Marengo (AL) ex Agip Nucleare, è stato con successo smantellato completamente, come annunciato in una conferenza stampa.

Bosco Marengo produceva più di 500 tonnellate di combustibile per le centrali nucleari nazionali ed estere. Nel 1989 l’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente, ha acquistato l’impianto, che faceva parte di un gruppo di strutture successivamente trasferite alla Sogin per lo smantellamento nel 2005. Lo smantellamento definitivo di Bosco Marengo è stato autorizzato nel dicembre 2008. Sogin ha ora annunciato che lo smantellamento dell’impianto è stato completato, anche se sul sito rimangono alcuni rifiuti radioattivi che saranno successivamente rimossi.

“Le principali attività svolte hanno riguardato la decontaminazione e lo smantellamento del ciclo di produzione degli elementi di combustibile, il ‘cuore’ dell’impianto durante il suo funzionamento”, ha dichiarato Sogin. “Sono stati smantellati i sistemi ausiliari come il sistema di ventilazione, la vasca di decontaminazione dei materiali e il sistema di trattamento e drenaggio degli effluenti liquidi. Inoltre, negli ultimi anni tutti i rifiuti radioattivi solidi e liquidi presenti sono stati trattati e ridotti di volume”.

L’Agenzia ha sottolineato che circa 500 metri cubi di rifiuti radioattivi presenti nell’impianto, derivanti dalle precedenti attività operative dell’impianto e dalle successive attività di smaltimento, sono ora stoccati in sicurezza in un impianto di stoccaggio temporaneo, in attesa di essere trasferiti al deposito nazionale di rifiuti radioattivi quando questo sarà disponibile. Il deposito temporaneo sarà poi smantellato. Essendo in uno stoccaggio temporaneo, secondo la migliore tradizione italiana, durerà molto a lungo.

Quindi mentre ci tagliano il gas del 50% festeggiamo la dismissione di una struttura per l’energia nucleare. Non possiamo che ammirare la capacità di previsione politica della nostra classe politica e dei nostri media che, in fondo , hanno anestetizzato e rimbecillito un popolo, invece che informarlo. Trenta cinque anni di demagogia e politica demenziale avranno conseguenze di lungo termine.

E, francamente, la legge di Cipolla continua a prevalere…

 


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