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MENO BUROCRAZIA (di Dario Polini)

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E’ capitato spesso negli ultimi mesi, se non anni, di sentire politici di maggioranza e opposizione sostenere che per far ripartire l’economia una delle azioni più importanti da attuare è quella di semplificare la burocrazia in Italia. Viviamo in un sistema molto complesso dove le imprese sostengono moltissimi costi per gli adempimenti burocratici/fiscali e dedicano moltissimo tempo nel corso dell’anno all’assolvimento degli stessi. La semplificazione non riguarda solo gli adempimenti fiscali ma tutti i rapporti fra impresa ed enti pubblici dove troviamo molte procedure diverse e complicate, tempi lunghi di evasione delle pratiche, costi alti e difficoltà tecniche. Ma approfondiamo nel dettaglio alcuni adempimenti fiscali a carico delle imprese e in che modo potrebbero essere semplificati.

Fra gli adempimenti che necessitano di più tempo di assolvimento c’è senza dubbio lo spesometro analitico introdotto dall’esercizio fiscale 2017 che prevede ogni tre mesi l’invio telematico di tutte le fatture di acquisto e di vendita (l’adempimento è stato poi nel corso del 2017 modificato in forma semestrale e nel 2018 può essere inviato semestralmente); detto spesometro sarà abolito con l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica fra privati (B2B) che sarà obbligatorio dal primo gennaio 2019.

Riguardo allo spesometro sarebbe opportuno spostare la scadenza semestrale prevista al 30 settembre accorpando tutto l’invio previsto per l’anno 2018 in un’unica data il 28 febbraio in modo da rendere più  agevole il lavoro di operatori del settore e imprese per il periodo autunnale che già è oberato di adempimenti fra cui l’invio delle dichiarazioni dei redditi entro il 31 ottobre , onde evitare che si possa verificare una situazione simile a quella del settembre -ottobre 2017 dove è risultata necessaria la proroga con numerose difficoltà di invio telematico (il Decreto Dignità non ha modificato le scadenze semestrali).

L’introduzione della fatturazione elettronica è sicuramente qualcosa di positivo che riguarda lo sviluppo tecnologico (e il contrasto all’evasione) ma dovrebbe essere maggiormente graduale per dare tempo agli operatori e alle imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, di adeguarsi senza incorrere in grosse difficoltà. E’ auspicabile inizialmente l’introduzione di un sistema a doppio binario o il rinvio per alcune categorie; inoltre è necessario rendere la redazione e l’invio della fattura elettronica meno complicato del sistema attuale e predisporre una procedura semplice e gratuita tramite software efficaci per l’invio senza la necessità per gli operatori ed imprese di rivolgersi a terzi e sostenere altri costi (oltre a quelli che già sono in essere per assolvere gli adempimenti fiscali/ burocratici nel corso dell’anno).

Vediamo ora altre semplificazioni che potrebbero essere attuate:

  • Gli studi di settore sono un adempimento che era già stato abolito a partire dall’esercizio fiscale 2018 ma che è stato prorogato di un anno in attesa dell’introduzione di un nuovo adempimento chiamato ISA (indicatori di compliance) che farebbero il loro esordio a partire dall’esercizio 2019; è ovviamente auspicabile che il nuovo modello sia una semplificazione e che non richieda più dati o più elaborazioni rispetto al modello precedente;
  • Il modello 770 (parte autonomi) e la Certificazione Unica per lavoratori autonomi attualmente sono un adempimento “doppio” che potrebbe essere riunito in un unico modello (magari integrando la CU con i dati relativi al versamento delle ritenute comunicati con il modello 770);
  • Le LIPE (liquidazioni periodiche iva) sono state introdotte dall’esercizio fiscale 2017 per fornire ogni tre mesi all’agenzia delle entrate i dati delle liquidazioni iva mensili e trimestrali in modo da monitorare la situazione dei relativi versamenti iva: essendo un adempimento che ha moltiplicato notevolmente gli invii telematici relativi all’iva (si è passati da una sola dichiarazione annuale a 5 invii annuali) si potrebbe semplificare il modello richiedendo meno dati (magari solo il risultato della liquidazione) e rendere l’invio telematico più agevole.

 


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